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Home » Attualità » A Lecce un albero ricorderà Pierluigi, il gatto ucciso a calci in pieno centro

A Lecce un albero ricorderà Pierluigi, il gatto ucciso a calci in pieno centro

Con quest’iniziativa simbolica i residenti della zona hanno scelto di onorare la memoria del micio, amico di tutti e benvoluto: la bestiola era stato seviziato da un uomo di origini slave, poi fermato e condotto in psichiatria

Lucia Lapi
21 Marzo 2022
L'uomo che nei giorni scorsi ha ucciso a calci un gattino nel centro storico di Lecce

L'uomo che nei giorni scorsi ha ucciso a calci un gattino nel centro storico di Lecce

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Pierluigi, il gattino morto nei giorni scorsi dopo essere stato preso a calci da un uomo di 29 anni, poi bloccato dalla polizia locale, sarà un albero pieno di vita, nel cuore di piazzetta Fanfulla a Lecce. Attaccata all’albero, la foto del micio. La bestiola era stata aggredita da un uomo di origini slave, poi condotto presso il reparto di psichiatria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Lo stesso si è reso responsabile, qualche giorno dopo, di una violenta aggressione a calci e pugni a un medico e a un infermiere in servizio. Il video che riprendeva le fasi dell’uccisione del micio era diventato virale scatenando lo sdegno dell’intera comunità.
L’uccisione del povero gattino, mascotte del centro storico di Lecce, aveva scatenato anche l’ indignazione per il sindaco Carlo Salvemini che aveva garantito: “La polizia locale lo troverà”. E così è stato. Nel pomeriggio di lunedì 14 marzo è stato fermato dagli agenti della polizia locale di Lecce il presunto responsabile dell’uccisione dell’animale. Si tratta di cittadino sloveno senza fissa dimora che avrebbe ammesso le proprie responsabilità. La polizia locale ha richiesto la valutazione di un eventuale trattamento sanitario obbligatorio.
“Ringrazio – ha detto il sindaco – gli agenti che hanno effettuato le indagini per la celerità con cui hanno risolto il caso che ha impressionato e indignato tutta la città”.

 Lecce, piantato un albero in ricordo di Perluigi, il gatto ucciso in centro a calci

Lecce, piantato un albero in ricordo di Perluigi, il gatto ucciso in centro a calci

Il fatto è successo domenica 13 marzo ed è diventato immediatamente di dominio pubblico grazie alla nitida ripresa, poi diffusa, delle immagini di un impianto privato di videosorveglianza. Nel video si vede un uomo che stana il gatto e lo fa scappare dal luogo dove si è rifugiato, sotto una automobile parcheggiata in Corte dei Guarini. Poi lo insegue e lo tramortisce con un forte calcio. Il primo di una lunga serie. Lo colpisce a lungo, tirandogli addosso un oggetto che ha in mano e saltandogli sopra con un piede. La violenza è cieca, assoluta. Si ferma solo quando si accorge che il povero animale non si muove più.
Il gatto aveva un nome: Pierluigi. Sia pur randagio, il micio era coccolato dai residenti che lo chiamavano affettuosamente così. “Era curato e ben nutrito – assicurano i residenti del quartiere – . Non si comprende perché l’uomo, che non sapeva sicuramente di essere ripreso, abbia infierito così su quella povera creatura“.

Lecce, piantato un albero in ricordo di Pierluigi, il gatto ucciso in centro a calci

L’indignazione degli animalisti

Gli animalisti avevano subito annunciano denunce, ma è stato il primo cittadino, Carlo Salvemini, a prendere una posizione nettissima: “Sono come tutti impressionato, sdegnato, avvilito dalla violenza delle immagini di videosorveglianza che mostrano l’uccisione gratuita, immotivata, crudele, di un gatto nel nostro centro storico le parole del primo cittadino – . Atti così brutali non appartengono alla comunità leccese, rispettosa degli animali e dell’ambiente, ricca di un tessuto associativo che in collaborazione con il Comune e la Asl assicura assistenza e cura ai felini liberi sul territorio”.
“Pierluigi non dava fastidio a nessuno, era il classico gatto di quartiere che si faceva volere bene da chiunque – raccontano gli abitanti della zona sui social -. Chi lo ha ammazzato è stato ripreso dalle telecamere vicine come da quelle del centro e sarà punito”.

È stato piantato un albero in piazzetta Fanfulla in memoria di Pierluigi, il gatto massacrato in cestro storico a Lecce
È stato piantato un albero in piazzetta Fanfulla in memoria di Pierluigi, il gatto massacrato in cestro storico a Lecce

Nel video – che non pubblichiamo qui perché contiene immagini forti – si vede un giovane in abiti causal e cappellino, con una birra in mano, dare prima la caccia al gatto sotto a un auto, poi scaraventarsi sulla povera bestiola senza pietà. Il gattino viene colpito anche con un pallone prima di soccombere sotto i calci dell’uomo.

Un albero lo ricorderà

È stato piantato un albero in piazzetta Fanfulla in memoria di Perluigi: adesso i residenti della zona, con quest’iniziativa simbolica, hanno scelto di onorare la memoria di quel gattino, amico di tutti.
“Il vuoto lasciato da quella povera creatura resta – dicono – questo albero rappresenta la vita che resiste, come quella del nostro amico a quattro zampe. Resiste nel cuore di chi lo amava e continuerà a conservarne un affettuoso ricordo”.

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L'indignazione degli animalisti

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È stato piantato un albero in piazzetta Fanfulla in memoria di Pierluigi, il gatto massacrato in cestro storico a Lecce
È stato piantato un albero in piazzetta Fanfulla in memoria di Pierluigi, il gatto massacrato in cestro storico a Lecce
Nel video - che non pubblichiamo qui perché contiene immagini forti - si vede un giovane in abiti causal e cappellino, con una birra in mano, dare prima la caccia al gatto sotto a un auto, poi scaraventarsi sulla povera bestiola senza pietà. Il gattino viene colpito anche con un pallone prima di soccombere sotto i calci dell’uomo.

Un albero lo ricorderà

È stato piantato un albero in piazzetta Fanfulla in memoria di Perluigi: adesso i residenti della zona, con quest’iniziativa simbolica, hanno scelto di onorare la memoria di quel gattino, amico di tutti. "Il vuoto lasciato da quella povera creatura resta – dicono – questo albero rappresenta la vita che resiste, come quella del nostro amico a quattro zampe. Resiste nel cuore di chi lo amava e continuerà a conservarne un affettuoso ricordo".
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