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Giappone, mancano le donne: a rischio la natalità e la sopravvivenza di intere municipalità

Entro il 2050 la percentuale di popolazione femminile in età fertile (tra i 20 e i 39 anni) si prevede che si dimezzi, con conseguente calo a picco delle nascite

25 aprile 2024
Donne giapponesi

Donne giapponesi

In Giappone mancano le donne. Non è uno scherzo, ma un dato di fatto, tanto che in meno di 30 anni circa il 40% delle municipalità giapponesi potrebbe scomparire a causa del calo sempre più accentuato della popolazione femminile in età fertile.

Calano le donne e crollano le nascite 

Lo rivela uno studio dell'Istituto nazionale nipponico di ricerca sulla popolazione e la protezione sociale, in cui si segnala che in 744 dei 1.729 comuni giapponesi si prevede che la percentuale di donne tra i 20 e i 39 anni diminuisca di oltre il 50% tra il 2020 e il 2050. Una tale flessione, prosegue il rapporto, porterebbe a un forte – quanto inevitabile – calo delle nascite, provocando un'inarrestabile diminuzione del numero di cittadini e l'eventuale scomparsa delle stesse municipalità.

Secondo la ricerca dell’ente, la maggior parte di quelle che avranno i cali più drastici stimati delle donne in età fertile sono i villaggi e le città in aree rurali; i ricercatori, però, avvertono anche del fatto che la tendenza alla diminuzione della natalità su scala nazionale non è mutata, sebbene rispetto al precedente rapporto del 2014 si sia registrato un miglioramento dovuto alla crescita dei residenti stranieri.

I dati ufficiali indicano che nel 2023 in Giappone il numero dei nuovi nati è sceso del 5,1%, al minimo storico rispetto all'anno precedente, a quota 758.630. Un fattore che considerati i decessi ha provocato una riduzione della popolazione di quasi 832mila unità, il margine più ampio mai registrato. L'Istituto nazionale di ricerca, nel 2023, ha stimato che il numero di nascite si sarebbe assestato sotto i 760mila a partire dal 2035. Una dinamica che invece è stata anticipata di oltre 10 anni.