Allarme infertilità: secondo l'Oms ne soffre una persona su sei

Nel nuovo rapporto emerge che il problema colpisce circa il 17,5% della popolazione mondiale adulta, ma non c'è "discriminazione" tra Paesi ad alto e basso reddito

di CAMILLA PRATO -
5 aprile 2023
ecografia-fertilità

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Circa una persona su sei, nel mondo, è affetta da infertilità. A rivelarlo sono le ultime stime dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo un nuovo rapporto pubblicato il 4 aprile: nel corso della vita il problema colpisce circa il 17,5% della popolazione mondiale adulta e c'è quindi la "necessità urgente" di accrescere l'accesso a cure adeguate, a prezzi accessibili e di alta qualità, per coloro che ne hanno bisogno.

L'infertilità non discrimina

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità

Partendo dall'analisi dei dati raccolti in precedenti studi, dal 1990 al 2021, le nuove stime vanno invece a fornire informazioni sulla prevalenza del fenomeno, che varia poco da regione a regione. Non c'entra, quindi, il reddito medio nazionale: che sia alto, medio e basso poco importa, i dati indicano che si tratta di "un importante problema di salute in tutti i Paesi e in tutte le regioni del mondo". Volendo comunque stilare una sorta di graduatoria, la maggioranza di persone infertili è stimata al 17,8% negli Stati ad alto reddito e al 16,5% in quelli a basso e medio reddito. Ecco spiegata quindi la dichiarazione di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, secondo cui "Il rapporto indica un fatto importante: l'infertilità non discrimina". "L'enorme percentuale di persone colpite mostra la necessità di ampliare l'accesso alle cure per la fertilità - spiega - e di garantire che questo problema non sia più messo da parte nella ricerca e nella politica sanitaria, in modo che siano disponibili modi sicuri, efficaci e convenienti per ottenere la genitorialità per coloro che lo desiderano".

Infertilità: effetti e cure

L'Organizzazione Mondiale della Sanità considera l'infertilità una malattia del sistema riproduttivo maschile o femminile, definita come l'incapacità di ottenere una gravidanza dopo 12/24 mesi di regolari rapporti sessuali mirati non protetti. L'infertilità in Italia riguarda circa il 15% delle coppie mentre, nel mondo, circa il 10-12%. Cosa può causare infertilità? Il fumo, l'obesità o l'eccessiva magrezza, diverse sostanze ambientali, come i derivati delle plastiche e degli idrocarburi, la sedentarietà e perfino l'eccessiva attività fisica sono alcuni tra i principali fattori di rischio modificabili, capaci di influenzare la salute sessuale e riproduttiva di un individuo. Oltre all'incapacità di avere figli, l'infertilità può portare a gravi disagi, stigma e difficoltà finanziarie, influenzando il benessere mentale e psicosociale delle persone colpite. Nonostante l'entità del problema, le soluzioni per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell'infertilità, comprese le tecnologie di riproduzione assistita come la fecondazione in vitro, rimangono sotto finanziate e spesso inaccessibili a molti a causa dei costi elevati, dello stigma sociale e della disponibilità limitata, sottolinea l'agenzia specializzata dell'Onu.

Il logo dell'Oms (Ansa)

Nella maggior parte dei Paesi, i trattamenti per la fertilità sono in gran parte pagati direttamente dai pazienti e spesso comportano spese esorbitanti. Le persone nei paesi più poveri spendono una percentuale maggiore del loro reddito in cure per la fertilità rispetto alle persone nei paesi più ricchi. I costi elevati spesso impediscono alle persone di accedere ai trattamenti per l'infertilità o possono spingerle verso la povertà, afferma l'Oms. Il rapporto evidenzia anche una persistente mancanza di dati in molti paesi e in alcune regioni. L'Oms chiede quindi che siano disponibili a livello nazionale più dati sull'infertilità, disaggregati per età e cause: comprendere l'entità dell'infertilità è infatti "fondamentale per lo sviluppo di interventi appropriati, per monitorare l'accesso a cure per la fertilità di qualità e per mitigare i fattori di rischio e le conseguenze dell'infertilità".