Anna nasce a bordo di un Frecciabianca diretto a Torino: "È stato straordinario"

Una bimba è venuta alla luce a bordo del treno in una fermata fuoriprogramma ad Arquata Scrivia. Ad aiutare la mamma un'oss pisana in collegamento telefonico con una collega ostetrica

di MARIANNA GRAZI -
4 luglio 2023
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Sulla porta dello scompartimento del Frecciabianca andrebbe appeso un fiocco rosa. Perché quello avvenuto ad Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, lunedì 3 luglio, a bordo di un convoglio di Trenitalia, società capofila del gruppo Fs è un parto eccezionale. I ferrovieri e le Ferrovie dello Stato Italiane – oggi guidate da Luigi Ferraris - sono, da sempre, come una grande famiglia, ma a volte la norma si trasforma in evento straordinario, quando invece che in casa o in ospedale, bambini e bambine decidono di venire alla luce... a bordo del treno. La mamma della bimba, di nazionalità straniera, che viaggiava sul mezzo partito da Roma e diretto a Torino, è entrata in travaglio poco dopo la stazione di Genova e la capotreno Loredana Ferreri è stata immediatamente avvertita di quello che stava accadendo. Qualcosa di impensabile e speciale.

L'equipe per il parto in treno

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Il Frecciabianca 8606 di Trenitalia ha fatto una fermata fuoriprogramma ad Arquata Scrivia

E così il vagone su cui si trovava la donna, in avanzato stato di gravidanza e in procinto di far nascere la figlia Anna, si è trasformato in una vera e propria sala parto. A correrle in soccorso un'equipe improvvisata, che si è però dimostrata pronta ad affrontare lo straordinario evento. "Ciao Daniela, sono su un treno e c'è una donna in travaglio, mi aiuti a farla partorire?", è iniziata più o meno così la telefonata che ha contribuito a far nascere la bambina: a un capo del telefono Isabella Carnero, operatrice sanitaria dell'Ospedale di Pisa, in viaggio per andare a trovare la mamma, dall'altro Daniela Sanfilippo, collega ostetrica a casa in un giorno di riposo. Oltre alla capotreno, anche il caposervizi Andrea Luschi è stato coinvolto e intorno alle 12, dopo appena 40 minuti di travaglio, la bimba è nata, tra la sorpresa e la gioia di tutti i passeggeri. E poco importa se nel capoluogo piemontese, inevitabilmente, il Frecciabianca è arrivato con circa mezz'ora di ritardo. Una nuova vita è qualcosa per cui vale la pena aspettare.

Il fuoriprogramma

Quando la neo mamma ha iniziato ad avere forti contrazioni è stato immediatamente chiaro che quel viaggio avrebbe previsto un fuoriprogramma. La capotreno Ferreri è stata subito avvertita e insieme a Luschi si sono dati da fare per far sì che quella nascita avvenisse senza problemi, per la mamma e per la piccola.
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A bordo del treno c'era la oss pisana Isabella Carnero che ha videochamato un'amica ostetrica per farsi aiutare con il parto della signora

Il convoglio ha così effettuato una fermata straordinaria nella stazione di Arquata Scrivia ed è subito partita la ricerca di un medico o personale sanitario in grado di gestire la situazione. La fortuna ha voluto che a bordo ci fosse la oss pisana che, dopo aver capito che il parto era imminente, si è messa in contatto con la collega ostetrica. L'idea si è dimostrata vincente. "La prima cosa che ho pensato, quando ho risposto alla chiamata, è stata a uno scherzo - racconta Daniela Sanfilippo - poi quando ho capito che era tutto vero mi sono resa conto che la soluzione della videochiamata, proposta dai dipendenti di Trenitalia, fosse la migliore".

Il parto in videochiamata

Il caposervizi all'inquadratura, con il compito di far vedere bene tutto ciò che succedeva; la capotreno a supportare emotivamente e fattivamente la mamma; l'ostetrica da casa a coordinare le operazioni e l'operatrice sanitaria ad aiutare nella gestione del parto. Un piano studiato nei minimi dettagli, nonostante l'urgenza. "Il personale di Trenitalia è stato perfetto, ha collaborato in ogni manovra, così come i viaggiatori - racconta Isabella - la mamma si è sentita protetta mentre stava dando alla luce la sua seconda figlia. Ho capito, inoltre, che tutte le stelle si erano allineate quando, chiedendo degli asciugamani, una viaggiatrice di 86 anni ha aperto la sua valigia e me li ha dati. Erano profumati, puliti e perfino stirati. Una roba di altri tempi".
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Una passeggera del Frecciabianca ha dato i propri asciugamani al personale che stava aiutando la signora a partorire

Ma l'incredibile è diventato realtà, quando la piccola Anna ha aperto gli occhi per la prima volta, trovandosi circondata da quella strana compagnia che la guardava commossa. L'emozione, infatti, è stata generale. "Si è trattato di una giornata di lavoro davvero particolare e, ovviamente, senza precedenti - racconta la capotreno Ferreri - e tutto è andato per il meglio. Sono felice di aver contribuito a questo bel momento. Lavoro in Trenitalia dal '95, e questo penso resterà il giorno più adrenalinico e bello della mia carriera professionale". Mamma e figlia sono state trasportate poi all'Ospedale San Giacomo di Novi Ligure dalla Croce Verde, arrivata a parto avvenuto, e il treno ha potuto riprendere la sua corsa, con un ritardo più che giustificato.