Arbitra di basket vittima di violenza verbale, l'invito della Federazione: "Tifa e taci"

"Devi fare la fine di Giulia Cecchettin" è la frase violenta che il padre di un giocatore ha riservato per la giovane arbitra di una partita di basket under 17. Il comitato regionale Veneto risponde così

di CHIARA CARAVELLI -
7 dicembre 2023
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"Devi fare la fine di quella di Vigonovo". Il riferimento è a Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni uccisa l’11 novembre scorso dall’ex fidanzato Filippo Turetta e poi abbandonata in un canalone vicino al lago di Barcis. La frase in questione, preceduta da altre offese, è stata pronunciata domenica scorsa durante una partita di basket under 17 in una piccola frazione in provincia di Padova, proprio a pochi chilometri da Vigonovo. arbitra-basket-insulti-padova

La violenza tra gli spalti

La gara, Pallacanestro Camin contro Cittadella Brenta Gunners, era arbitrata da una ragazza, coetanea dei giocatori. Ed è proprio a lei che il padre di uno dei giovani cestisti del Cittadella Gunners ha rivolto quella frase. L’episodio, vergognoso e inaccettabile, è stato reso noto solo ieri, giorno in cui nella Basilica di Santa Giustina a Padova si sono celebrati i funerali di Giulia Cecchettin. Sui social l’indignazione è stata forte e in tanti hanno riconosciuto in quella frase la violenza verbale. Spesso siamo abituati a valutare le parole come meno gravi rispetto a comportamenti fisicamente violenti, ma non è così. La violenza verbale è violenza e chi dice il contrario si rende complice di questi episodi. Episodi del genere vanno arginati perché sono pericolosi, ma soprattutto sono lo specchio della società nella quale viviamo. Non basta più ripetere ossessivamente che la violenza sulle donne è sbagliata, che questo o l’altro comportamento non devono esistere. Bisogna fare qualcosa, perché le origini della violenza di genere stanno proprio nella comunicazione, nelle parole di un padre che si accanisce in modo violento contro una ragazza di 17 anni, augurandole di fare la fine di una di 22 che è stata uccisa con più di venti coltellate e poi abbandonata. Non è violenza questa? Lo è, eccome. Cori razzisti e offese sono il pane quotidiano di tifosi e tifoserie di ogni sport. Chi sta sugli spalti o in tribuna si sente legittimato a pronunciare frasi violente, senza aver timore delle conseguenze, che sono sempre minime o che vengono pagate da altri. Spesso, sono infatti le società sportive a dover risarcire Federazioni e arbitri per le offese dei propri tifosi.

Le reazioni in difesa dell'arbitra

Sul caso della giovane arbitra c’è stato l’intervento immediato della Fip (Federazione italiana pallacanestro) che "stigmatizza e condanna con fermezza tali comportamenti, intollerabili e ingiustificabili" sottolineando che "gli organi di giustizia competenti della Federazione stanno adottando i dovuti provvedimenti disciplinari". Un commento è arrivato anche dal presidente del Comitato regionale della Fip Veneto, Roberto Nardi: "Quanto accaduto – le sue parole – durante la partita è intollerabile e vergognoso. Come regione stiamo ancora vivendo il dolore di quanto accaduto alla povera Giulia Cecchettin ed è inammissibile che in un palazzetto per una partita di Settore Giovanile un adulto si permetta di insultate e minacciare una ragazza minorenne che era l’arbitro della partita. Alla condanna per un gesto increscioso, come movimento valuteremo tutte le possibili azioni da intraprendere perché l’autore di questo terribile episodio possa ricevere un’adeguata sanzione per il suo comportamento. A nome del Comitato Regionale Veneto, vogliamo inoltre esprimere la più totale solidarietà alla ragazza: società, dirigenti, atleti, atlete, arbitri e ufficiali di campo ti sono vicine in questo momento come un’unica grande squadra che ti avvolge nel suo abbraccio".

La campagna: "Tifa e taci"

Il Comitato regionale Veneto in occasione delle gare che si disputeranno nelle prossime due settimane ha deciso di mandare un segnale forte in risposta ai recenti fatti di cronaca.
A partire dalle gare di questo fine settimana e proseguendo fino a quelle del 16-17 dicembre, su tutti i campi e in tutte le categorie verrà lanciato il progetto “Lascia il Segno! Tifa e Taci – Anche le parole sono violenza”. Allenatori, giocatori, arbitri e spettatori saranno chiamati a disegnare un segno rosso sul viso, come segnale di solidarietà alla giovane arbitra incivilmente offesa a Padova.
Ferma la condanna anche del presidente del Comitato Italiano Arbitri regionale, Antonio Florian: "Prima di tutto – afferma – voglio esprimere la vicinanza di tutto il mondo arbitrale, anche a nome del Commissioner Lamonica, alla nostra giovane arbitra di Padova. In un momento così delicato a livello sociale, questo episodio ci impone di condannare con la massima severità quanto accaduto, in modo particolare perché parliamo di offese pesanti da parte di una persona adulta verso una minorenne. Gli arbitri prima di avere un ruolo in campo, sono persone e come tali è fondamentale un senso di rispetto. Valuteremo assieme a tutte le parti in causa quale soluzione intraprendere al fine di tutelare sia il movimento arbitrale che la stessa ragazza a cui va tutto il nostro affetto e sostegno". La squadra del Cittadella Brenta Gunners ha voluto scusarsi con un post su Facebook: "Vogliamo rendere note – si legge – le più profonde e sentite scuse all'arbitra della gara. Ci scusiamo anche con tutte le persone che, assistendo a questi comportamenti inaccettabili, si sono sentite coinvolte e colpite. Crediamo fermamente nei valori educativi di rispetto e unità che lo sport può e deve promuovere. Prendiamo posizione contro qualsiasi atteggiamento che non sposi questi principi: noi Gunners ci dissociamo profondamente. L'incidente che ha coinvolto il ‘tifoso’, se tale si può definire, è un caso isolato nella storia del tifo Gunners e non rappresenta in alcun modo il nostro modo di supportare i giocatori e di vedere la pallacanestro. Stiamo già intraprendendo azioni immediate e provvedimenti esemplari per affrontare la situazione e garantire che simili episodi non abbiano spazio nei nostri eventi futuri".