Colonnello in divisa SS su Facebook: “Sono fascista, se mi dessero spazio farei sparire gli Lgbt”

Il post e i commenti sono stati poi cancellati, ma l’ex comandante dell’aeronautica Giovanni Fuochi non si pente: “Colleziono uniformi, e volevo dire ‘sveglia’ agli italiani come Vannacci”

26 luglio 2024
Il post del generale Fuochi su Facebook

Il post del generale Fuochi su Facebook, vestito come un ufficiale delle SS

Una foto con una divisa nazista, come un ufficiale delle SS. Un look curato di tutto punto: giacca grigia, fascia rossa con svastica nera sul braccio, croce di ferro al taschino. E nel post di Facebook dove il colonnello Giovanni Fuochi giovedì 25 luglio ha postato lo scatto, il messaggio: “Sinistrorsi vi aspetto”.

Non solo, perché ovviamente non basta presentarsi agghindato come un soldato del Terzo Reich, ispirandosi a un altro generale dalle idee ben poco democratiche – sì parliamo proprio di Roberto Vannacci –, serve anche chiarire che quello non è stato uno scherzo o un errore, ma è il frutto di una mentalità ben precisa. L'ufficiale dell'Aeronautica in pensione ha infatti risposto a vari interventi sotto la foto: “Devi vedere l'intera uniforme: stivali e pistola Luger L8 compresa”, ha scritto ad un utente; ma soprattutto il più sconcertante è: “Se mi dessero un pò di spazio vedresti come spariscono gli Lgbt e coglioni vari” e “sono fascista e ne sono orgoglioso, chi si professa democratico è di gran lunga più intollerante di me”. 

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Vere e proprie dichiarazioni d’intenti che poi, con il post, sono state cancellate, non prima però di far scattare la polemica. Si tratta a ben vedere dell’ennesima uscita fuori dalle righe non di una persona qualsiasi ma di un uomo che ha avuto un ruolo pubblico ben preciso, tra le nostre forze armate, ed è quindi ancora più grave un comportamento così superficiale e nostalgico. Fuochi, che è piacentino ed è stato candidato come indipendente nelle liste di Fratelli d’Italia alle amministrative del 2022, raccogliendo la bellezza di 41 voti, ha prestato servizio alla base dell'Aeronautica di San Damiano dal 1998 al 2001, mentre già nel 1983 controllava il traffico aereo al 3/o Stormo e nel 1986 era nella segreteria di comando della Scuola di guerra aerea. Nel 1996 è stato ufficiale addetto al Generale comandante della prima Regione Aerea. Quando l'aeroporto di San Damiano è diventato Distaccamento, l'Aeronautica ha nominato Fuochi comandante della base.

“Colleziono uniformi e volevo dire ‘sveglia’ un po’ come Vannacci”, si è giustificato poi il colonnello, rispondendo al quotidiano Libertà di Piacenza che gli chiedeva spiegazioni sulla divisa. Fuochi h voluto precisare poi che “ne ho un'altra, è di un colonnello scozzese della Royal Air Force, stanno l'una accanto all'altra”. E alla successiva domanda sul perché esibire – perché quel post su Facebook non può definirsi altrimenti – proprio quella nazista ha risposto “riconosco la legittimità del turbamento e mi dispiace. Ho voluto buttare il sasso nello stagno. Non sono un nostalgico e non ho nemmeno l'età per combattere certe cose. Mi duole però vedere l'Italia inginocchiata davanti a certe cose che a me non piacciono”. Peccato che questo malumore rispetto a “certe cose” – che chissà quali sono, forse il movimento Lgbt tanto osteggiato anche dal collega Vannacci? – sia avvenuto pubblicamente indossando simboli di un passato che sarebbe meglio condannare, non sfoggiare...

L’ex aviere sostiene di essere dispiaciuto per il turbamento causato, ma dopo la cancellazione del post ha pubblicato un messaggio sarcastico (“Ci vogliono tutti sudditi”) segno che non ci sta a farsi criticare per queste sue manifestazioni fasciste, che non è affatto dispiaciuto di aver pubblicato il suo post in divisa SS ma piuttosto di averlo poi dovuto eliminare. 

"Trovo vergognoso il post ma anche il like apposto in calce dalla consigliera comunale di Fratelli d'Italia, Sara Soresi – commenta la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi –. La Resistenza è incisa nella Medaglia d'oro al Valor Militare che a Piacenza venne conferita per il sacrificio di tanti suoi figli nel complesso e doloroso cammino verso la Liberazione, che nel 2024 ci sia ancora qualcuno che incita all'odio vuole proprio dire ignorare gli insegnamenti della storia e questo lo ribadisco lo trovo vergognoso”.