Vandalizzati i simboli della comunità Lgbtq+ a La Community 27: “È intimidazione omofobica”

La denuncia del presidente dell’Arcigay Rimini, Marco Tonti, e della vicesindaca Chiara Bellini, che invitano a rispondere a questo attacco partecipando al Pride del 4 agosto

26 luglio 2024
Lo stabilimento balneare La Community 27 di Rimini

Lo stabilimento balneare La Community 27 di Rimini

È un “ennesimo vile attacco ai simboli della comunità LGBTQI+”: così Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini, ha definito quanto avvenuto allo stabilimento balneare “La community 27” di Rimini, noto punto di riferimento per le persone della comunità Lgbtq+ che avevamo raccontato anche sulle nostre pagine con l’intervista al titolare Stefano Mazzotti.

Al lido sono state stracciate le bandiere e le cabine sono state imbrattate con insulti omofobi. “Nemmeno i nostri simboli possono stare serenamente lasciati in pace, figuratevi quello che succede alle persone”, ha aggiunto Tonti. “Il gestore Stefano Mazzotti ha voluto rendere molto chiara la sua intenzione riempiendo a ‘gran pavese’ di bandiere rainbow la sua spiaggia”, ha sottolineato. “Non chiamatelo vandalismo, non chiamatela bravata, è una vera e sincera intimidazione omofobica”, ha affermato il presidente dell’Arcigay lorcale che, in vista del Rimini Summer Pride del 4 agosto, ha invitato tutti gli stabilimenti balneari lungo il percorso del corteo a esporre le bandiere rainbow in segno di solidarietà e rispetto verso il collega Mazzotti e il suo lido. La spiaggia ospiterà anche gli eventi della Pride Week, collegati con il Summer Pride, dal 31 luglio al 3 agosto.

La "risposta migliore" è aderire in massa al prossimo Pride anche secondo la vicesindaca di Rimini Chiara Bellini, che ha commentato sui social l'atto di vandalismo al bagno "rainbow" della Community 27, tra bandiere strappate e scritte sui muri, cui si aggiungono le minacce social. "Faccio davvero fatica a comprendere le ragioni dell'odio e dell'accanimento verso chi, ogni giorno, deve già combattere numerose battaglie per il riconoscimento dei propri diritti", sottolinea. E conclude definendo il corteo Lgbtq+ di inizio agosto "la nostra festa, il nostro orgoglio per l'affermazione dei nostri diritti".