Armita Garawand è stata dichiarata in stato di "morte cerebrale". La ragazza di 16 anni ricoverata in rianimazione da quasi 3 settimane dopo essere stata aggredita da agenti donna della polizia a Teheran, pur fisicamente ancora viva, non ha più possibilità di risvegliarsi dal coma: lo riferiscono i media iraniani. Secondo le informazioni che filtrano dall'ospedale Fajr di Teheran, dove è ricoverata, la giovane è in coma irreversibile Sembra inoltre che il regime iraniano stia facendo di tutto per tenere in vita la ragazza, in modo da evitare proteste come quelle esplose in seguito alla morte di Mahsa Amini, anch'essa finita nel mirino della polizia morale per non aver indossato l'hijab nel modo considerato corretto.
Incidente o aggressione?
La vicenda della giovane iraniana era stata rivelata lo scorso 3 ottobre dall'organizzazione di difesa dei diritti dei curdi Hengaw, che ha accusato le agenti di averla colpita duramente perché non rispettava le rigide norme religiose sull'abbigliamento femminile. La ragazza era infatti in compagnia di amici e, secondo alcune testimonianze, mentre era a bordo della metropolitana non indossava il velo. Una chiara violazione della legge che impone alle cittadine di coprire il capo nei luoghi pubblici. Ma come per il caso di Amini, anche per l'adolescente non ci sono certezze su come sia finita in ospedale. In un video una donna afferma di averla "uccisa" perché "se lo meritava".Le autorità, come riportato dall'agenzia Irna, dicono invece che la ragazza sia stata vittima di un incidente. La versione dei media statali è che la giovane abbia avuto un calo di pressione che l'avrebbe fatta sbattere contro un lato della carrozza del treno. I suoi genitori sostengono questa versione, temendo rappresaglie da parte del regime se ne avessero fornito una diversa. La 16enne viveva a Teheran con la famiglia ma era originaria di Kermanshah, una città a circa 500 chilometri dalla capitale iraniana, nell'Iran occidentale a maggioranza curda. Ai familiari sono stati sequestrati immediatamente i cellulari dalle forze di sicurezza e la mamma della 16enne era stata arrestata fuori dall'ospedale dove aveva cercato di entrare per far visita alla figlia."We killed Armita, we had the right to kill her," she says. They don't even deny it and they feel so proud. These #IRGCterrorists thugs put #ArmitaGaravand in #hospital and Armita is still in a coma.
pic.twitter.com/hSCMZqHv99 — Abel (@abelbalb) October 17, 2023