In un Paese dove anche uscire di casa o parlare sono diventati un lusso, anche la salute fisica, oltre a quella mentale, è messa ora in pericolo: In Afghanistan le donne che stanno seguendo corsi per diventare ostetriche e infermiere hanno dichiarato alla BBC di aver ricevuto l'ordine di non tornare a lezione. Così si chiude di fatto l'ultima via di accesso all'istruzione femminile.
Cinque istituti diversi in tutto lo stato hanno confermato all’emittente britannica che i Talebani avevano ordinato loro di chiudere fino a nuovo ordine, con video condivisi online che mostrano le studentesse in lacrime dopo aver appreso la notizia. Al momento, come riporta la stessa BBC, non è stato confermato ufficialmente l'ordine al ministero della Sanità del governo. Tuttavia, la chiusura sembra essere in linea con la più ampia politica adottata dal gruppo al potere sull'istruzione femminile, che dall'agosto 2021 non consente alle ragazze adolescenti di accedere alla scuola secondaria e superiore. I Talebani hanno ripetutamente promesso che sarebbero state riammesse in classe una volta risolte “una serie di questioni”, tra cui la garanzia che il “programma di studi fosse in linea con la legge islamica”.
Ma le porte delle scuole, da marzo 2022, sono rimaste chiuse per migliaia di ragazze. Una delle poche strade ancora percorribili per le donne in cerca di formazione era quella dei college di perfezionamento del Paese, dove potevano imparare a diventare appunto infermiere o ostetriche, professioni mediche che possono ancora intraprendere nonostante le pesanti restrizioni imposte a quasi tutte le carriere. Si tratta di ruoli fondamentali, dato che i medici maschi non possono curare le donne a meno che non sia presente un tutore.
Resta da vedere cosa significhi questo per l'assistenza sanitaria alle donne: l'anno scorso, le Nazioni Unite hanno dichiarato che l'Afghanistan ha bisogno di altre 18mila ostetriche per soddisfare le esigenze della popolazione. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), inoltre, il Paese ha già uno dei peggiori tassi di mortalità materna al mondo, con un rapporto pubblicato l'anno scorso che rilevava la morte di 620 donne ogni 100.000 nati vivi.
Solo tre mesi fa, alcuni giornalisti della BBC hanno avuto accesso a uno di questi centri di formazione per ostetriche gestito dai Talebani, dove più di una dozzina di ventenni stavano imparando a far nascere i bambini: queste apparivano davvero felici di aver avuto la possibilità di imparare. “La mia famiglia è molto orgogliosa di me. Ho lasciato i miei figli a casa per venire qui, ma loro sanno che sto servendo il Paese”, aveva raccontato Safia, una delle studentesse.
Con il nuovo ordine non è chiaro cosa possa accadere a lei, le sue compagne e ad altre 17.000 giovni che si stima stiano frequentando college di questo tipo. È vero che non è stato fatto alcun annuncio ufficiale, ma due fonti del Ministero della Salute hanno confermato il divieto in via ufficiosa.
“Stare qui a piangere non servirà a nulla”, dice una donna a un gruppo di studentesse in un video pubblicato sul sito locale. “I funzionari del Vizio e della Virtù [che fanno rispettare le regole talebane] sono qui vicino e non voglio che accada nulla di male a nessuna di voi”. Altre hanno invece protestato pacificamente uscendo dalle aule, cantando mentre si fanno strada nei corridoi. “Anche se siamo alla fine del semestre, gli esami non sono ancora stati fatti e non ci è stato dato il permesso di farli”, ha detto una giovane allieva. Mentre una compagna ha raccontato: “Ci hanno anche detto di non stare nel cortile perché i talebani potevano arrivare da un momento all'altro e poteva succedere qualcosa. Tutti erano terrorizzati. Per molte di noi frequentare le lezioni era un piccolo barlume di speranza dopo lunghi periodi di disoccupazione, depressione e isolamento a casa”.
Una speranza che ora sembra destinata a spegnersi fino a nuovo ordine.