“B.Liver”, il brano manifesto per l’inclusione nella giornata internazionale della disabilità

Realizzato dai giovani di Fondazione Bullone insieme al cantautore e presidente di Vox Generation Alex Fusaro, è una canzone corale che raccoglie le storie di questi ragazzi e ragazze

di MAURIZIO COSTANZO
3 dicembre 2024
copertina canzone

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La musica come strumento inclusivo per le persone con disabilità, per superare le barriere, riconoscere il valore della diversità e costruire insieme un futuro più inclusivo. Questo l’obiettivo del brano musicale “B.Liver” nato dalla collaborazione tra i giovani della community di Fondazione Bullone insieme ad Alex Fusaro, docente, cantautore e presidente di Vox Generation.

“B.Liver” brano corale di speranza e inclusione 

"B.Liver” non è solo una canzone, ma un manifesto di trasformazione personale e sociale. È disponibile su tutte le piattaforme (Spotify, iTunes, Apple Music, TikTok, Amazon Music, Deezer, Tidal e molte altre), è accompagnata da un videoclip, ed è stata lanciata non a caso in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità.

Bullone è una Fondazione che accompagna ragazzi che stanno attraversando un periodo di malattia, o affetti da patologie croniche, coinvolgendoli in diverse attività, professionali e di svago: progetti di comunicazione, formazione e co-branding per promuovere l’inclusione, la responsabilità sociale. Attraverso un percorso col cantautore Fusaro ha dato vita a una questo brano in cui i ragazzi hanno messo dentro le loro storie di malattia, ma anche e soprattutto di inclusione e speranza. Ecco perché “B.Liver” è una canzone corale che, per superare barriere e pregiudizi, vuole ispirare un cambiamento di prospettiva nella società.

C’è un posto in questa società, che accoglie le mille diversità?” così cantano i ragazzi con esperienze di patologie importanti, che hanno collaborato attivamente alla creazione del brano: dalla scelta delle parole alla registrazione in studio come veri professionisti. Ogni fase del progetto ha rappresentato per loro un’occasione di espressione autentica e un percorso di crescita che gli ha permesso di condividere le proprie storie trasformandole in un messaggio universale di forza e speranza. Alex Fusaro ha guidato la community dei B.Liver in questa avventura creativa, offrendo loro gli strumenti per trasformare emozioni e pensieri in arte.

La musica come strumento di espressione e trasformazione

Fondazione Bullone, da sempre impegnata nell'accompagnare i giovani alla riscoperta della propria identità oltre la malattia, organizza attività culturali, formative e professionalizzanti, valorizzando le risorse e i talenti di ciascuno. In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, questo progetto ha come protagonista la musica come strumento di espressione e trasformazione, nella convinzione che uno sguardo diverso possa contaminare la società con il pensiero dei B.Liver, per cambiare punto di vista e generare nuova consapevolezza.

“Dall'incontro con Alex Fusaro – ha dichiarato Bill Niada, presidente di Fondazione Bullone – e grazie al suo entusiasmo e alla sua generosità si è realizzata un’opera emozionante e piena di senso, dove i ragazzi e i loro pensieri sono diventati delle meravigliose note che riescono a rendere dolci e coinvolgenti le loro difficili storie di vita. L’intero processo di messa in opera della canzone è stato un lavoro di gruppo importante, un modo per esprimersi ed essere ascoltati, così come riconoscersi. Una trasformazione che ha dato voce, attraverso la musica, a delle persone che, spesso, una voce non hanno”.

“Il brano B.Liver – ha commentato Alex Fusaro, presidente di Vox Generation – vuole essere la prova che la musica può diffondere messaggi positivi e inclusivi perché nella società c’è tanto bisogno di canzoni che portino avanti una comunicazione costruttiva. Sono orgoglioso della collaborazione con Fondazione Bullone e i loro ragazzi, i B.Liver. Grazie a un laboratorio di songwriting, hanno trasformato le loro esperienze e difficoltà in poesia. L’auspicio è che questa canzone diventi un inno di inclusione sociale che valorizzi le diversità e sensibilizzi tutti i cittadini grazie al linguaggio della musica”.

Il progetto ha rappresentato per i ragazzi non solo un’esperienza di gruppo emozionante, ma anche un’occasione di crescita individuale: essere protagonisti, sentirsi ascoltati e rappresentati, vedere le proprie storie trasformate in musica in una canzone in cui tutti possono riconoscersi. L’esperienza dei ragazzi all’interno della Fondazione genera infatti un cambio di paradigma che va oltre il pregiudizio e i tabù verso uno sviluppo sociale, ambientale ed economico sostenibile.