Arrampicatore pulisce dai rifiuti il K2 in onore del padre morto

Si chiama Sajid Sadpara il giovane guardiano di una delle vette più alte del mondo. Solo nel 2022 sono stati portati via 1600 kg di spazzatura

di EDOARDO MARTINI -
13 agosto 2023
Sajid Sadpara, l'arrampicatore che pulisce le vette del K2 in onore del padre morto (Ansa)

Sajid Sadpara, l'arrampicatore che pulisce le vette del K2 in onore del padre morto (Ansa)

Avete presente le vette dell'Himalaya con la neve, con il sole che sorge e con le verdi praterie in basso? Ecco che questo contesto così immacolato rischia di svanire a causa dei vari alpinisti che tentano la scalata lasciandosi però indietro tantissimi rifiuti.
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La spazzatura lasciata sulla montagna (Ansa)

Il problema dei rifiuti

Corde rotte, attrezzature inservibili e usurate, bombole di ossigeno esaurito, scarponi, lattine, sono solo alcuni dei tanti oggetti lasciati sulla montagna. Nelle zone attorno ai campi base, i cumuli di articoli lasciati sono sempre più grandi, deturpano e compromettono l'ambiente e offendono anche quello che per molti è considerato un luogo sacro, soprattutto per coloro che hanno perso i loro cari nel corso della spedizione e i corpi sono rimasti sepolti tra i ghiacci. A circa 5.150 metri, al campo base del K2, nell'Himalaya pachistano, Sajid Sadpara con altri ambientalisti, si sforza di ripulire la seconda vetta più alta del mondo, in omaggio anche a suo padre, Ali Sadpara, che ha perso la vita nel 2021 nel tentativo di scalare una delle vette più ambite e tra le più inaccessibili. "È la nostra montagna", dice il 25enne, valutando l'entità del compito che lo attende. "Noi siamo i suoi guardiani".

Il K2 come luogo di pace mentale

Due anni fa il ragazzo stava tentando una perversa salita invernale sul K2 insieme a suo padre e due stranieri quando un'improvvisa malattia lo ha costretto a tornare indietro. I tre uomini invece hanno proseguito la scalata, ma successivamente sono stati trovati morti sotto un mare di ghiaccio sul tratto finale prima della vetta. Sajid andò a recuperare il corpo di suo padre seppellendolo in una tomba improvvisata vicino al Campo Quattro, l'ultima sosta prima della cima. Per non dimenticare il punto esatto ha segnato le coordinate sul GPS prima che la montagna facesse il resto. Proprio per questo il K2 è diventato per lui un luogo di pace mentale, dove andare a venerare suo padre defunto: "Se vediamo qualche spazzatura la sensazione è totalmente diversa. La pulizia di questo luogo è qualcosa che ti deve venire personalmente dal cuore".
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Nel 2022 sono stati portati via 1600 kg di oggetti inutili (Ansa)

I troppi visitatori

Con il turismo di montagna commercializzato, che trasporta un numero crescente di visitatori in vetta, l'Everest sta anche diventando noto per le vaste macchie di spazzatura. L'anno scorso il K2 ha assistito a un record di circa 150 visitatori suscitando molta preoccupazione soprattutto a causa dei vari scalatori che lasciano tracce di rifiuti mentre raggiungono le viste più incontaminate del mondo. Come spiega l'arrampicatore norvegese Kristin Harila: "Ci sono due montagne dove la spazzatura è un problema e sono il K2 e l'Everest. Non è la mia spazzatura o la tua spazzatura, è la nostra spazzatura". Per l'ecologo del CKNP Yasir Abbas, il problema principale sono le aziende commerciali che promuovano le scalate fornendo attrezzature a chiunque. "Se più persone vanno a scalare ci saranno per forza più rifiuti", ha spiegato l'uomo, che ha anche supervisionato una campagna che ha portato via 1.600 kg di rifiuti dalla montagna nel 2022. Poi ha aggiunto: "Quello che porti su poi lo devi portare via. Le persone che stanno pulendo il K2 stanno rischiando la vita per l'ambiente".
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"Il K2 è più di una semplice montagna", il tributo al padre del giovane arrampicatore (Ansa)

Il tributo al padre

Rischio messo in evidenza anche dall'alpinista Mingma David Sherpa: "Qui sul K2 se commetti qualche errore cadi. Se cadi rischi di morire". Il 33enne ha anche guidato una squadra nepalese con la Fondazione Nimsdai riuscendo ad eliminare circa 200 chilogrammi di rifiuti. Infine il giovane Sajid ha voluto lanciare un tributo a quella che per lui è la montagna più bella: "Se guardiamo il K2 da lontano non vediamo la spazzatura. Il problema è quando lo scaliamo. Nonostante questo però per me resta molto di più di una semplice montagna".