Assorbenti compostabili in università a Pisa: no a tabù e tampon tax, sì alla sostenibilità

L’iniziativa in via sperimentale in tre poli didattici, il Piagge, il San Rossore 1938 e il Fibonacci, prevede l’installazione di distributori gratuiti di questi prodotti, “al 100% di cotone organico, senza profumi, non contengono plastica o microplastiche”

di Redazione Luce!
21 marzo 2024

Assorbenti compostabili in Università a Pisa

Hanno un impatto sull’ambiente decisamente minore di quelli sintetici e saranno messi a disposizione gratuitamente all’interno dell'Università, all’inizio in via sperimentale: si tratta degli assorbenti compostabili, che l’ateneo di Pisa ha deciso di mettere a disposizione della propria comunità grazie ad alcuni distributori posizionati in questa fase in tre poli didattici cittadini.

Atenei pisani contro la Tampon tax

Un modo per ribadire anche la vicinanza delle istituzioni universitarie a tutte le studentesse e al personale di genere femminile che orbita all’interno delle strutture pisane contro l’ipotesi avanzata dal governo di rialzare l’IVA sui prodotti igienici femminili, dal 5 al 10% (la cosiddetta Tampon Tax), mettendo in campo un’iniziativa simile a quella adottata da tanti altri atenei e scuole, in modo spontaneo o organizzato, da studenti e studentesse.

Perché avere le mestruazioni, parlarne senza timore, avere accesso agli assorbenti nei bagni universitari, deve diventare una normalità, visto che il tabù sul ciclo è ancora troppo diffuso, e cresce anche il rischio di povertà mestruale, anche se spesso taciuto per vergogna. 

E se lo Stato non fa fronte a questo tipo di spese essenziali per le proprie cittadine, almeno a quelle più giovani ci pensano (per fortuna) altre organizzazioni. 

Abbattere il tabù sulle mestruazioni

Elisa Giuliani
Elisa Giuliani

“L’accesso ai prodotti mestruali negli spazi universitari è una questione di riconoscimento di un aspetto fisiologico che può riguardare tutti gli aspetti della vita (economici, culturali, della salute) ed è necessario normalizzare questa dimensione della vita delle donne e facendo sentire le donne a loro agio nei luoghi di studio e di lavoro”, spiega la delegata del rettore alle pari opportunità, Renata Pepicelli. 

La sperimentazione, promossa dalla commissione per lo sviluppo sostenibile di Ateneo in collaborazione con il comitato unico di garanzia, è stata presentata questa mattina al Polo Piagge, uno dei tre che ospita (insieme al San Rossore 1938 e Fibonacci) il distributore di assorbenti compostabili. La scelta dell'ateneo, si legge in una nota comune, “è accompagnata da una campagna per superare lo stigma e il tabù delle mestruazioni in un'ottica di sostenibilità”.

L’attenzione alla sostenibilità 

“Gli assorbenti che saranno a disposizione in ateneo sono 100% di cotone organico, senza profumi, compostabili, non contengono plastica o microplastiche, sono senza cloro e ipoallergenici – sottolinea Elisa Giuliani, prorettrice per la Sostenibilità e l'Agenda 2030 – e i distributori saranno messi negli antibagni e sono gratuiti. Speriamo che la nostra comunità universitaria ne faccia un uso responsabile e consapevole”.

Assorbenti compostabili in cotone
Assorbenti compostabili in cotone

“Crediamo molto in questa iniziativa – aggiungono Danila Scalzo e Margherita Capitani, rappresentanti della comunità studentesca della Commissione di sostenibilità – perché i prodotti mestruali monouso adesivi sono mediamente composti per il 90% di plastica e l'utilizzo di un assorbente convenzionale equivale a immettere nell'ambiente circa 2 grammi di plastica non biodegradabile, circa quanto 4 sacchetti della spesa”.