Bebe Vio derubata, l'appello social: "Tenete tutto ma ridatemi la tesi"

La campionessa di scherma paralimpica, 26 anni, si trovava a Roma per il funerale del nonno quando un ladro ha portato via la sua borsa contenente il pc con l'elaborato

di MARIANNA GRAZI -
29 aprile 2023
bebe vio tesi

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Derubata Bebe Vio. La campionessa di scherma paralimpica è stata vittima di un furto mentre si trovava al ristorante: le è stata portata via una borsa con il pc dov'è contenuto l'elaborato redatto in vista della prossima laurea e anche alcuni appunti importanti. La 26enne ha lanciato quindi un appello sui social perché le venga restituita.
 
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Un post condiviso da Beatrice Maria Vio Grandis (@bebe_vio)

"Se tu sei il ladro e stai guardando, ti prego, mi puoi inviare la cartella con gli appunti e la tesi? Tieniti tutto, ma ti prego ridammi queste cose perché sono in crisi nera e io mi devo laureare. Ti prego!". È la stessa Beatrice Maria, per tutti Bebe, a spiegare l'accaduto: "L'altro ieri sera mi è stata rubata la borsa in un ristorante di Roma".

Il funerale del nonno e il furto

L'amara ciliegina sulla torta di una giornata già difficile per la campionessa paralimpica, mondiale ed europea di fioretto, che si trovava nella Capitale per partecipare ai funerali di suo nonno Giorgio, "il l mio fan numero 1 e custode ufficiale delle medaglie e dei premi fin da quando ero piccola", aveva ricordato qualche giorno fa su Instagram.
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Bebe con nonno Giorgio, recentemente scomparso (Instagram)

Dopo il danno è arrivata anche la beffa: un ladro o un gruppo di malviventi nella notte tra giovedì e venerdì ha portato via dalla sua auto - parcheggiata in viale Parioli mentre si trovava nel locale -, un borsone con all'interno diversi apparecchi elettronici, tra cui il pc, le cuffie AirPods e gli AirTag, legati a un mazzo di chiavi e connessi tramite bluetooth allo smartphone. Con l'aiuto della polizia e grazie a un segnale inviato da questi dispositivi al suo cellulare, Vio ha provato a rintracciare la borsa ma né quella né gli altri oggetti personali sono stati trovati. "Questi dispositivi possono essere precisi fino ad un certo punto, instabili comunque e soggetti ad un possibile errore", ha spiegato un investigatore.

L'appello sui social di Bebe Vio

Niente da fare, invece, per la borsa. La giovane sta per laurearsi e nel pc erano presenti anche tutti gli appunti di 4 mesi di lezione utili per la discussione. Il furto si è verificato a pochi metri da piazza Santiago del Cile. "Non mi importa granché di tutto quello che è stato rubato - scrive nel post sui social -. Dentro, però, avevo il mio computer con i file della tesi di laurea che devo consegnare a giorni. A te, che ora hai il computer, ti prego di farmelo riavere o almeno di inviarmi in forma anonima i file con la mia tesi, alla mail 𝗶𝗻𝗳𝗼@𝗮𝗿𝘁𝟰𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁.𝗼𝗿𝗴. Trovi tutto sul desktop del computer nella cartella JCU. Nonostante tutto, te ne sarei immensamente grata".
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Bebe Vio è campionessa in carica di fioretto alle Paralimpiadi, ai Mondiali e ai campionati Europei (Instagram)

La richiesta: "Mi devo laureare, restituiscimi almeno il file"

In un video sulle piattaforme Bebe Vio si rivolge direttamente al ladro, in un appello accorato perché le venga perlomeno rimandato il file con il lavoro di mesi per la laurea in Comunicazione e Relazioni Internazionali sulla storia e la disabilità presso l'università americana John Cabot. La studentessa avrebbe dovuto consegnare l'elaborato venerdì mattina ma, visto l'accaduto, l'università le ha concesso una settimana di tempo per riscriverla. Tuttavia la sportiva non si arrende e spera di recuperare l'originale. "Questa è la faccia disperata di una persona a cui hanno rubato la borsa l'altro giorno - esordisce l'azzurra tesserata Fiamme Oro -. Tra l'altro grazie a tutti perché ero appena tornata dal funerale di mio nonno, quindi è stato molto piacevole finire la giornata con un furto... Ma non me ne frega niente della borsa, né di tutto ciò che c'è dentro. Potete tenervi tutto", conclude quasi disperata la campionessa, appellandosi infine al buonsenso dei malviventi perché le inviino il file il prima possibile.