Il
mondo del lavoro è in crisi da tempo. Tanti, troppi giovani faticano a trovare un impiego. Ma ci sono persone che incontrano più difficoltà di altri a trovare un posto di lavoro e uno stipendio: sono coloro che provengono da contesti di marginalità, che hanno dei trascorsi difficili, ragazzi con alle spalle situazioni familiari particolari e problematiche, che sono stati in riformatorio o hanno subito
violenze, o anche ragazze madri. Per tutti loro che vivono situazioni di emarginazione, le possibilità che siano assunti sono molto scarse. A porre rimedio a questa difficile situazione e a venirgli incontro è stato
Ugo Bressanello che nel 2005 rinunciò alla sua carriera nel mondo della finanza e delle telecomunicazioni, per dare vita, insieme a sua moglie Petra e a degli amici, la Onlus ‘
Domus de Luna’.
Gli obiettivi
Buoni e Cattivi, in Sardegna la Locanda dove il lavoro è strumento di riscatto
La fondazione senza fini di lucro è stata costituita per dare una chance a chi vive in situazioni di
disagio familiare e degrado sociale. Nel concreto, Ugo Bressanello ha pensato di realizzare strutture per accogliere le giovani vittime di situazioni difficili, ragazzi e ragazze altrimenti esclusi da tutto, che hanno un disperato bisogno di aiuto e che meritano un futuro diverso. Ha aperto le porte a un gruppo di persone che desiderano una vita nuova e migliore, ragazze madri che puntano a sostenersi e a far crescere dignitosamente i loro bambini.
La mission di Ugo Bressanello
Ugo Bressanello da quel momento si impegna fortemente per assicurare a tutti questi giovani assistenza sanitaria e legale e sostegno psicologico. E quel che più conta per la loro autonomia, mette in piedi percorsi che possano aprire le porte del difficile mondo del lavoro. E così, con quest’obiettivo, poco dopo apre i battenti a Cagliari della “
Locanda dei Buoni e Cattivi”, dove queste persone trovano riparo al loro disagio e possono lavorare.
Buoni e Cattivi, in Sardegna la Locanda dove il lavoro è strumento di riscatto
La Cooperativa dei Buoni e Cattivi è un progetto di impresa sociale della Fondazione Domus de Luna Onlus e fin dalla sua costituzione, in questo prezioso luogo di rinascita, ragazzi e ragazze lavorano fianco a fianco alla Locanda, aiutandosi vicendevolmente, e dopo essere stati formati, vengono avviati al lavoro, e con questo, al riscatto di un passato difficile.
Locandieri d'eccezione
Qui i ragazzi ricambiano la fiducia accordatagli dimostrando tutto il loro valore e le loro qualità, che sono state riconosciute e pluripremiate. I ‘locandieri’ – che lavorano al ristorante, al circolo Buoni e Cattivi all’interno del Tennis Club di Monte Urpinu e al Bed&Breakfast ricavato da una villa degli anni ’60 – hanno collezionato negli anni tutta una serie di importanti riconoscimenti da parte, tra gli altri, di Guida Michelin, Slow Food, Gambero Rosso, Touring Club, Accademia Italiana della Cucina. Grande soddisfazione per tutti quando è arrivato anche l’ambito premio come miglior progetto di
impresa sociale in Italia.
Le attività
Tutti i giorni i ragazzi fanno il pane e la pasta con la semola di grano duro che prendono a Settimo San Pietro dove usano ancora la macina in pietra e i setacci in legno
Tutti i giorni i ragazzi fanno il pane e la pasta con la semola di grano duro che prendono a Settimo San Pietro dove usano ancora la macina in pietra e i setacci in legno. La cucina che propongono è un viaggio attraverso i sapori coi prodotti freschi e genuini che provengono dalla terra e dal mare della Sardegna, utilizzano frutta e la verdura dei coltivatori diretti, il formaggio biologico, l’olio della comunità La Collina, i legumi coltivati dall’Associazione Libera nei terreni confiscati alle mafie, il riso di San Vero Milis. Il segreto del successo della
Locanda dei Buoni e Cattivi sta nell’aver combinato il gusto con l’etica, nell’assicurare crescita professionale a ragazze e ragazzi di cui nessuno avrebbe riconosciuto il valore, e nel bastare a se stessa col lavoro e il sostentamento economico. Per tutte queste ragioni rappresenta un modello economico ‘altro’ e alto, che si basa sui valori della solidarietà e del rispetto dell’ambiente, rappresentando una vera e propria ‘bibbia’ del settore e anche una risorsa per tutto il territorio.