Ci sono tutti i comportamenti preoccupanti, i cosiddetti segnali, che Filippo Turetta aveva messo in atto dopo la fine della loro relazione, nell’estate del 2023. Ci sono tutti nella lista che Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato, aveva annotato sul suo diario. “Vuole che gli scriva molte volte al giorno – scriveva la ragazza –; non accetta le uscite con le mie amiche; ha idee strane riguardo al farsi giustizia da soli per i tradimenti, la tortura, robe così”.
E ancora: "L'ho lasciato, spero di rimanere fedele alla mia scelta. Non perché io odi Filippo, tutto il contrario, ma perché ho capito che non siamo fatti l'uno per l'altra e io lo ferisco a fare un tira e molla insensato che non voglio neanche io. Adesso faccio una lista di cose che non andavano perché devo autoconvincermi di aver fatto la cosa giusta, anche se mi manca e sto morendo dentro al pensiero di farlo soffrire”.
Leggere queste parole, a un anno dalla morte di Giulia, rende tutto ancor più difficile di quanto già non lo sia. Nel suo elenco, la giovane studentessa prossima alla laurea scriveva: "Abbiamo litigato per il fatto che non lo avessi fatto venire al compleanno di mia sorella. Ha sostenuto più volte che fosse mio dovere aiutarlo a studiare; si lamentava quando mettevo meno cuori del solito nei messaggi e necessita che gli scriva molte volte al giorno”. Comportamenti ossessivi e violenti da parte di Filippo Turetta che non accettava un allontanamento da parte di Giulia, perché lei, come spesso è stato sottolineato, era cosa sua. “Ha idee strane – scriveva Cecchettin nel suo diario – riguardo al farsi giustizia da soli per i tradimenti, la tortura e cose simili. Non accettava le mie uscite con la Bea e con la Kiki (le amiche, ndr) e credo non accetterebbe mai una mia vacanza in solitario con i maschi del gruppo. Tendenzialmente i tuoi spazi non esistono, lui deve sapere tutto, anche quello che dici di lui alle amiche o allo psicologo. Durante le litigate dice cattiverie pesanti e quando l'ho lasciato ha fatto molte minacce per farmi cambiare idea. C'è stato un periodo in cui dopo la buonanotte mi mandava sticker finché non vedeva che non ricevevo più messaggi per controllare che fossi davvero andata a dormire. Tutto quello che gli dici per lui è una promessa e prova a vincolarti così; prendeva come un affronto il fatto che volessi tornare a casa in autobus dalla fermata più vicina e non in stazione”.
Ma l’ossessione di Turetta per Giulia non era finita qui: "Una volta – scrive la ragazza nella sua lista – si è arrabbiato perché scesa dal bus volevo fare 5 minuti a piedi da sola mentre lui era da un'altra parte senza aspettarlo”. Cecchettin ha anche poi affrontato nel suo diario la questione dei rapporti intimi, sottolineando come Turetta diventava “pressante” davanti ai no “e si potrebbe scocciare male”. Un elenco che finisce con tre parole che si fanno veramente fatica ad accettare dopo ciò che è successo quel maledetto 11 novembre del 2023: Giulia al termine della lista scriveva “era il mio amore”.