Come si toglie il sorriso a un bambino? Nessuno o niente pare esserci riuscito con il piccolo Mustafa, 6 anni, siriano, nato senza alcun arto a causa dei bombardamenti e della guerra in Siria. Al contrario, lo sguardo vivace, la risata, la gioia di vivere tipica di un bimbo di 6 anni sono rimasti indelebili su di lui. Come indelebile è la presenza e l’amore del padre Munzir El Nezzel, 35 anni, anche lui rimasto mutilato per le bombe, che nella foto simbolo scattata dal fotografo turco Mehmet Aslan sorregge in aria con presa salda il suo piccolo Mustafa. [video width="854" height="480" mp4="https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/01/bambino2.mp4"][/video] Adesso quella gioia di vivere è atterrata da noi, perché Mustafa, Munzir, la madre Zeynep e le altre due sorelline, Nur e Sacide, sono arrivati ieri sera in Italia. Partita da Istanbul, la famiglia El Nezzel è atterrata ieri a Roma e si è diretta subito a Siena in una casa messa a disposizione dalla Caritas dell’Arcidiocesi di Siena. Qui dovrà osservare la quarantena di 10 giorni prevista dalle norme anti-Covid. Poi Mustafa e Munzir partiranno per il Centro Protesi Vigorso di Budrio, a Bologna, dove potranno sottoporsi a cure mediche di lungo termine, grazie al sostegno della raccolta fondi del “Siena Awards Festival” che attraverso la piattaforma Gofundme è riuscita a raccogliere in poco tempo circa 100mila euro.
Esprime “profonda soddisfazione” per l’arrivo della famiglia siriana il ministero degli Esteri. Il Siena Awards ringrazia le migliaia di persone rimaste profondamente colpite dalla foto di Mehmet Aslan e tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi, ancora aperta sulla piattaforma Gofundme. "È un sogno che si avvera, è un sogno in cui credevamo. Siamo orgogliosi che questa iniziativa sia partita dall'Italia. Una foto può fare la differenza", dichiara su Rai Radio1 Luca Venturi, fondatore del "Siena International Photo Awards". Profondamente soddisfatto dell'esito della vicenda anche il sindaco di Siena Luigi De Mossi: "Per entrambi, padre e figlio, ci sarà la speranza di tornare a nuova vita". Infine, anche il fotografo Mehmet Aslan commenta l'arrivo della famiglia El Nezzel in Italia: "Un sogno che si avvera", dichiara gioioso. E alla domanda dell'Agi del perché, secondo lui, la sua foto abbia vinto un concorso in cui partecipavano tanti altri grandi artisti, Aslan non ha dubbi: "Siamo in un'epoca in cui la differenza tra verità e fake news si è purtroppo ridotta. Foto, video e notizie sono fatte più per stupire che per comunicare. Questa foto ha vinto perché, purtroppo, è tremendamente vera e reale".