Senatrice aborigena contesta Re Carlo: “Ridateci le nostre terre”

Lidia Thorpe, già nota alle cronache per aver prestato giuramento nel 2022 dichiarando di essere “fedele al colonizzatore, Sua Maestà la Regina”, è tornata a contestare la monarchia britannica

21 ottobre 2024
La senatrice aborigena Lidia Thorpe protesta contro Re Carlo III

La senatrice aborigena Lidia Thorpe protesta contro Re Carlo III

Ridateci le nostre terre, restituiteci ciò che ci avete rubato!”. Un grido di protesta contro la monarchia colonizzatrice, che percorre secoli di storia di oppressione, schiavitù e razzia di terreni e beni.

La senatrice aborigena Lidia Thorpe ha sfidato re Carlo III durante la sua visita al Parlamento australiano, gridando slogan anticoloniali dopo un discorso del monarca inglese, 75 anni, agli eletti e ai funzionari del Paese.

La parlamentare indipendente, indossando un tipico mantello di pelliccia, ha denunciato davanti al pubblico quello che ha definito il genocidio degli indigeni australiani durante l'era della colonizzazione europea dell’isola.

L'Australia è stata una colonia britannica per più di un secolo, durante il quale migliaia di aborigeni furono uccisi e intere comunità furono sfollate. Il Paese ottenne l'indipendenza de facto nel 1901, ma non divenne mai una repubblica a tutti gli effetti: Re Carlo è ancora il capo dello Stato, come lo era stata la madre Elisabetta II e i suoi avi prima di lei. L'Australia ha respinto con un referendum nel 1999 una modifica della Costituzione che mirava a trasformarla in una Repubblica. Nessuna riforma in questo senso è più all'ordine del giorno. Nel 2023, gli australiani hanno respinto, in un altro referendum, le misure per riconoscere gli australiani indigeni nella Costituzione e creare un'Assemblea consultiva indigena.

Proprio per onorare questo ruolo Carlo III sta effettuando una visita di nove giorni in Australia e a Samoa, nel suo primo grande tour all'estero dopo la diagnosi di cancro all'inizio di quest'anno. Una visita osteggiata e contestata già prima della partenza, quando erano circolate voci su possibili proteste e contestazioni al sovrano britannico se avesse deciso di andare. Attese che non sono state tradite, anche perché la stessa Lidia Thorpe è nota per le sue ‘acrobazie politiche’ e la feroce opposizione alla monarchia. Quando fu eletta nel 2022, durante la cerimonia di insediamento al Senato australiano alzò il pugno destro giurando con riluttanza di servire la regina Elisabetta II, l'allora Capo di stato dell'Australia. “Giuro solennemente e sinceramente che sarò fedele al colonizzatore, Sua Maestà la Regina Elisabetta II”, ha detto prima di essere rimproverata.