Don Mignani, il parroco che sfila al Pride di Milano con collarino ecclesiastico

Il prete era stato sospeso l'anno scorso dalla Diocesi di La Spezia per le sue posizioni pro famiglie arcobaleno, eutanasia e aborto

di ILARIA VALLERINI -
24 giugno 2023
Don Giulio Mignani sfila al Pride di Milano

Don Giulio Mignani sfila al Pride di Milano

Don Mignani sfila al Pride di Milano , in testa al corteo lo striscione "RiconosciMi, parità e diritti". Uno slogan che parla da solo in un periodo di acceso dibattito proprio intorno ai diritti della comunità Lgbtqi+ e in particolare delle famiglie arcobaleno. A spuntare tra le file arcobaleno è il collarino bianco dell'ecclesiastico Don Giulio Mignani, il prete della cittadina ligure di Bonassola, sospeso l'anno scorso dalla Diocesi di La Spezia a causa delle sue posizioni pro famiglie arcobaleno, eutanasia e aborto.   Tutti veri e propri tabù per la Chiesa, ma Don Mignani non demorde nella sua battaglia e allora diventa simbolo del rinnovamento. Nonostante la sospensione, nonostante tutto.

Don Mignani: "Rappresento una fetta di fedeli"

''Io però rimango un prete'', dice sfilando al Pride con collarino ecclesiastico. ''Normalmente non mi vesto da prete, ma quando vado alle manifestazioni ci tengo ad avere il collarino'', perché anche se ''certamente non rappresento la gerarchia'' ecclesiastica, ''sento di rappresentare comunque una fetta dei fedeli che mi chiamano per ringraziarmi e si sentono rappresentati dalle mie posizioni". E non ha paura di dichiarare che "una fetta di cattolici desidera un rinnovamento della Chiesa'', spiega Don Mignani.

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Il prete pro famiglie arcobaleno, adozioni e eutanasia

"Diritti dei bambini in pericolo"

In particolare in questo ''periodo in cui, penso a Padova, vengono messi in pericolo i diritti dei bambini". La Procura di Padova, infatti, ha chiesto di recente ad una coppia di donne omosessuali di rettificare l'atto di nascita della propria figlia attraverso la cancellazione del nome della madre non biologica. 

Don Migliani, sensibile anche a questo tema, entra a gamba tesa nel dibattito sul riconoscimento dei bambini delle famiglie arcobaleno, nonostante i voti,  dichiarando che: "i figli hanno bisogno che chi li ha voluti e li ama venga riconosciuto come genitore c'è un vuoto legislativo, che venga colmato a favore dei bambini. Vengano riconosciuti i diritti come a tutte le altre famiglie'', esorta don Giulio.

Il prete sospeso si dice anche ''personalmente favorevole alla gestazione per altri solidale'' e lunedì scorso era in piazza a Roma per protestare contro la legge che inquadra la maternità surrogata come reato universale. 

''La gestazione per altri è un argomento complesso - dice il Don -, ma la complessità non va evitata vietando, ma semmai regolamentata a garanzia per tutte le persone coinvolte'', dice. 

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La manifestazione per i diritti lgbtqi+ in Lombardia

Chi è Don Giulio

Il casus belli? Nel 2021 Don Giulio Mignani in occasione della domenica delle Palme si rifiuta di benedire le palme e i ramoscelli di ulivo. "Nella chiesa infatti, avevo ricordato, si benedice di tutto (non solo le palme ma a volte, purtroppo, sono state benedette anche le armi e intere guerre) - aveva raccontato  -, però non si può benedire l’amore vero e sincero di due persone perché omosessuali. E avevo ulteriormente commentato dicendo che, ancora più grave, era il fatto che si continuasse a chiamare “peccato” questo loro amore. Questo è stato l’evento scatenante. Per le mie posizioni ci sono state delle lamentele anche tra i fedeli, ma poi ho incontrato degli altri fedeli che mi hanno convinto a restare, mi hanno detto che senza di me si sarebbero sentiti più soli, che ero il prete che volevano, così mi sono risolto a rimanere”. "Continuerò a non sottrarmi al dibattito e al confronto sia riguardo ai temi che hanno portato alla mia sospensione -aveva aggiunto -. Ho infatti accettato in più occasioni l’invito che mi è stato rivolto a partecipare ad incontri pubblici, a confrontarmi con singole persone o con gruppi oppure a rilasciare interviste". E anche questa volta ha mantenuto la parola. Nonostante la complessità della situazione: "ma la complessità non va assolutamente per nessun motivo eliminata ma accolta".