Femminismo, è morta Elena Gianini Belotti: è stata la prima a parlare di sessismo nell'educazione

Autrice del libro 'Dalla parte delle bambine', la scrittrice aveva 93 anni: il suo saggio del 1973, una rivoluzione nella pedagogia, è stato un manifesto per generazioni

di LETIZIA CINI
25 dicembre 2022

Elena Gianini Belotti era nata a Roma il 2 dicembre 1929 da genitori di origine bergamasca, ha lavorato a lungo nel campo dell’assistenza all’infanzia.

Addio a Elena Gianini Belotti, aveva 93 anni. Grande protagonista del femminismo italiano: pedagogista, saggista e scrittrice, la prima a parlare del sessismo nell’educazione con il suo famoso libro Dalla parte delle bambine, è morta a Roma nella notte di Natale all’età di 93 anni. Insegnante per molti anni alla Scuola Assistenti Infanzia Montessori, Gianini Belotti nel 1960 partecipò alla fondazione del Centro Nascita Montessori di Roma, assumendone la direzione che conservò fino al 1980: fu il primo in Italia ad occuparsi della preparazione delle future madri al parto e alla cura del bambino nei primi mesi di vita. Nel Centro le gestanti venivano preparate psicologicamente e praticamente al compito di madri rispettose dell’individualità del bambino. Dal lavoro negli asili nidi con i bambini al di sotto dei 3 anni e dall’osservazione dei loro comportamenti precoci, diversificati secondo il genere, è nato il suo primo libro Dalla parte delle bambine, pubblicato da Feltrinelli nel 1973, che, come la stessa autrice sottolinea, analizza “l’influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita”, ovvero “come la società vuole che diventiamo donne, fin dalla nascita, o meglio, fin da quando siamo nel grembo materno. Questo testo, che individuava ed analizzava in maniera pionieristica i condizionamenti sociali, culturali cui vengono sottoposti maschi e femmine, ha avuto 57 edizioni per oltre 600.000 copie e traduzioni in 15 lingue, tanto da diventare un testo ‘rivoluzionario’ per l’epoca: nè l’autrice nè l’editore si immaginavano un successo così straordinario. “Rispetto al modello di madre idealizzata, forse le donne stanno diventando pessime madri - scriveva - . Ma per la prima volta nella storia stanno diventando autentiche e reali, perché prima di essere madri vogliono essere persone“. E ancora: “Il maschio spacca tutto è accettato, la femmina no. La sua aggressività, la sua curiosità, la sua vitalità spaventano e così vengono messe in atto tutte le tecniche possibili per indurla a modificare il suo comportamento”.

I suoi libri

Elena Gianini Belotti era nata il 2 dicembre 1929

Elena Gianini Belotti era nata il 2 dicembre 1929

Sull’onda del successo di “Dalla parte delle bambine, Elena Gianini Belotti iniziò a collaborare con diversi giornali e riviste, tra cui “Paese sera” e “Noi Donne” e si dedicò alla scrittura di numerose opere, tra saggi e romanzi, ed approfondendo lo studio sulla maternità nella letteratura contemporanea. Tra i suoi libri Che razza di ragazza (Savelli, 1979), Prima le donne e i bambini (Rizzoli, 1980), Non di sola madre (Rizzoli, 1983); Educazione dalla nascita (con Grazia Honegger Fresco, Emme Edizioni, 1983). Il fiore dell’ibisco (Rizzoli, 1985, Premio Napoli) ) è il suo primo romanzo in cui afferma che “i talenti delle donne vanno smarriti nella fatica quotidiana di pensare, organizzare”. Seguono Amore e pregiudizio. Il tabù dell’età nei rapporti sentimentali (Mondadori, 1988); Adagio un poco mosso (Feltrinelli, 1993), una raccolta di sette racconti su “vecchie signore solitarie”; Pimpì oselì (Feltrinelli, 1995), in cui racconta uno scorcio dell’Italia degli anni Trenta, nel periodo fascista, visto con gli occhi di una bambina; Apri le porte all’alba (Feltrinelli, 1999); Voli (Feltrinelli, 2001; Premio speciale della giuria del Premio Rapallo); Prima della quiete. Storia di Italia Donati (Rizzoli, 2003, Premio Grinzane Cavour, Premio Viadana, Premio Maiori), che racconta la storia di una maestra toscana che si suicida a causa delle persecuzioni verbali degli abitanti del luogo in cui vive; Pane amaro. Un immigrato italiano in America (Rizzoli, 2006), romanzo sul diario di suo padre che nel 1913 emigrò in America in cerca di lavoro; Cortocircuito (Rizzoli, 2008); L’ultimo Natale”(Nottetempo, 2012); “Onda lunga” (Nottetempo, 2013).

Ancora dalla parte delle bambine

Elena Gianini Belotti era nata il 2 dicembre 1929 ed era di origine bergamasca

Elena Gianini Belotti era nata il 2 dicembre 1929 ed era nata a Roma da genitori di origine bergamasca

Ha inoltre scritto la prefazione a Ancora dalla parte delle bambine di Loredana Lipperini (Feltrinelli, 2007), aggiornamento dei temi trattati 35 anni prima da Elena Gianini Belotti. Nata il 2 dicembre 1929 a Roma da genitori di origine bergamasca, Gianini Belotti trascorse l’infanzia e l’adolescenza in parte a Roma e in parte nella provincia di Bergamo, dove la madre era insegnante di scuola elementare. Ha vissuto poi tra Roma e Trequanda, nella campagna senese. - Dattilografa in un magazzino di articoli industriali, a sedici anni, cominciò a scrivere racconti che vennero pubblicati sulle riviste femminili del tempo. Più tardi, l’interesse per i meccanismi dello sviluppo infantile la spinse a diplomarsi alla Scuola Assistenti Infanzia Montessori, allora privata, dove rimane ad insegnare per molti anni la pratica montessoriana dell’osservazione e degli interventi educativi con i bambini. Nel 1960 la svolta della sua vita con la fondazione del Centro Nascita Montessori. L’idea di partenza era di trasformare in azioni concrete le indicazioni teoriche montessoriane sulla precocissima vita psichica del neonato, allora considerato un essere inerte, insensibile, cieco e sordo agli stimoli affettivi e ambientali. Era indispensabile rivedere le modalità del parto e della nascita, intrusive e violente e noncuranti delle necessità della madre e del bambino, e rielaborare, con attenzione e delicatezza, le cure e gli interventi più adeguati, scaturiti dall’osservazione empirica del comportamento neonatale nei primi mesi di vita.

Dai metodi contraccettivi ai corsi di preparazione al parto

A questo scopo con la direzione di Elena Gianini Belotti venne curata la preparazione specifica di assistenti specializzate, iniziarono per le gestanti i corsi di preparazione al parto con il training autogeno e quelli alla cura del neonato, nei quali vennero coinvolti anche i padri, ammessi in sala parto. Vennero organizzati i primi incontri sui metodi contraccettivi e sull’educazione sessuale, consulenze a domicilio sui problemi infantili nei primi tre anni di vita. Più tardi, il Centro Nascita ha assunto la gestione di alcuni asili nido aziendali. Per Elena Gianini Belotti è stato un lavoro appassionante, molto utile per la sua formazione e anche per la sua successiva attività letteraria. La sua passione le consentì peraltro di avviare per il Centro Nascita la raccolta sistematica di testi, saggi, letteratura attorno all’infanzia, nucleo dell’attuale biblioteca che si avvale di oltre 3.000 volumi.

Da 'Prima le donne e i bambini' di Elena Gianini Belotti

Elena Gianini Belotti in Quirinale viene nominata Grande ufficiale nel 2010

Elena Gianini Belotti in Quirinale viene nominata Grande ufficiale nel 2010

Quello che ci siamo sentiti dire da bambini: stai fermo, muoviti, fai piano, sbrigati, non toccare, stai attento, hai fatto la cacca, mangia tutto, lavati i denti, non ti sporcare, ti sei sporcato, stai zitto, parla t’ho detto, chiedi scusa, saluta, vieni qui, non starmi sempre intorno, vai a giocare, non disturbare, non correre, non sudare, attento che cadi, te l’avevo detto che cadevi, peggio per te, non stai mai attento, non sei capace, sei troppo piccolo, ormai sei grande, vai a letto, alzati, farai tardi, copriti, non stare al sole, stai al sole, non si parla con la bocca piena. Quello che avremmo voluto sentirci dire da bambini: ti amo, sono felice di averti, parliamo un po’ di te, troviamo un po’ di tempo per noi, come ti senti, sei triste, hai paura, perché non ne hai voglia, sei dolce, sei morbido e soffice, sei tenero, raccontami, che cosa hai provato, sei felice, mi piace quando ridi, puoi piangere se vuoi, sei scontento, cosa ti fa soffrire, che cosa ti ha fatto arrabbiare, ho fiducia in te, mi piaci, io ti piaccio, quando non ti piaccio, ti ascolto, sei innamorato, cosa ne pensi, mi piace stare con te, ho voglia di parlarti, ho voglia di ascoltarti, mi piaci come sei, è bello stare insieme”.

Dicono di lei

"Donne come Elena Gianini Belotti non scompaiono alla loro morte, il loro lascito è molto più di una eredità, è genealogia, è il tessuto connettivo del nostro pensiero e del nostro agire - scrive la psicologa e psicoterapeuta italo inglese, è esperta di linguaggi e comunicazione di genere Judith Pinnock - . L’abbiamo letta e amata soprattutto con Dalla parte delle bambine, ma ogni suo scritto è una pietra miliare per imparare a smascherare i tranelli del patriarcato e per improntare le relazioni a una pedagogia basata sul rispetto e il riconoscimento reciproco, come nel brano scelto per onorarla che vi invito a tenere come guida per come rivolgerci ai bambini e agli adulti".