Il Toscana Pride a Lucca? Dagli indizi social sembra proprio di sì. Per gli utenti è quella che ne ha più bisogno

L’annuncio ufficiale è previsto per lunedì, ma l’indovinello lanciato su Instagram dagli organizzatori lascia poco spazio all’immaginazione. La città murata potrebbe essere la tappa scelta per l’annuale appuntamento Lgbtq+. Manca ancora una data

di TERESA SCARCELLA
3 maggio 2024
Una passata edizione del Toscana Pride, a Siena

Una passata edizione del Toscana Pride, a Siena

Il Toscana Pride a Lucca? Sembra proprio di sì, gli indizi ci sono tutti. Gli organizzatori non confermano né smentiscono le indiscrezioni, per mantenere un alone di mistero che verrà squarciato fra due giorni. L’annuncio ufficiale è previsto per lunedì, quando si saprà anche la data precisa. Nel frattempo i social si scatenano sotto l’ultimo post su Instagram del Toscana Pride, dove gli organizzatori si divertono a far crescere la curiosità proponendo un indovinello: “Dove sarà il Toscana Pride?”

Per qualcuno, però, è stato fin troppo facile risolverlo: nella locandina troneggia una sinuosa pantera (animale guida lucchese), con alle spalle una città murata, ricca di torri. Non serve altro per far dire: è Lucca. 

E se questo non bastasse, il post precedente pubblicato sempre dal solito profilo qualche giorno fa, poneva un altro quesito: “Quale città toscana ha bisogno di Pride?”. Anche in questo caso la risposta degli utenti è stata un coro unanime: Lucca. E’ la città che avrebbe più bisogno di una boccata d’aria che sa di diritti e di inclusione. Il motivo è di facile intuizione e probabilmente gli organizzatori li hanno ascoltati.

La città, da giugno 2022 amministrata dal centrodestra, è uno degli ultimi capoluoghi toscani ad aver cambiato colore politico e tra gli ultimi comuni ad aver abbandonato la Rete Ready. Come aveva fatto anche Siena nel 2018, il Comune di Lucca, con la vittoria del centrodestra, ha deciso di non rinnovare l’accordo a un anno dalle elezioni, uscendo di fatto da un giro di fondi e iniziative regionali dedicate alla lotta alle discriminazioni.

In questa ottica, la scelta di organizzare qui il Pride potrebbe essere una chiara provocazione a quella posizione lì, una risposta servita fredda a chi per certe tematiche ha dimostrato uno scarso interesse. Per la serie: ignorare una folla di gente sarà impossibile.