Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Giornata mondiale della Felicità: tra chi la cerca e chi l’ha già trovata, la classifica dei Paesi dove si vive meglio

Giornata mondiale della Felicità: tra chi la cerca e chi l’ha già trovata, la classifica dei Paesi dove si vive meglio

La Finlandia è il paese più felice al mondo per il quinto anno consecutivo. Top ten quasi tutta nord europea. L'Italia invece non entra nelle prime 20 posizioni, fermandosi al 31° posto dietro l'Uruguay

Marianna Grazi
20 Marzo 2022
Una bambina che ride è il simbolo della giornata mondiale della felicità che premia ancora una volta la Finlandia come paese più felice al mondo

Una bambina che ride è il simbolo della giornata mondiale della felicità che premia ancora una volta la Finlandia come paese più felice al mondo

Share on FacebookShare on Twitter

Equinozio di primavera e… Giornata Mondiale della Felicità. Ebbene sì, il 20 marzo, da 10 anni a questa parte, si celebra quello che, per gran parte delle persone, costituisce il fine ultimo della vita, aspirazione massima, obiettivo tanto evanescente e fuggevole quanto, spesso, concreto e talmente evidente da risultare quasi banale: la felicità. E no, la data della Giornata in cui si celebra in tutto il mondo non è certo una casualità, bensì prospero simbolo di rinascita della natura, madre Terra e madre di quegli attimi di gioia estatica che solo il nostro Pianeta è capace di regalare.

Nel giorno dell’equinozio di primavera si festeggia anche la Giornata mondiale della Felicità

Qualcuno dice sia irraggiungibile. In questi anni di pandemia ne abbiamo riscoperto la presenza in tante semplici cose, magari azioni o gesti dimenticati, nell’osservare le essenziali, piccole gioie della vita di ogni giorno con gli occhi innocenti e sorpresi di un bambino, che sa apprezzare ogni minima cosa. Qualcun altro nemmeno ci pensa troppo, c’è poi chi la sogna, chi la brama, chi non potrebbe fare a meno di inseguirla. Ma per tutti noi rimane un bellissimo e imperscrutabile segreto.

Finlandia in cima alla classifica dei Paesi più felici al mondo per il quinto anno consecutivo

I Paesi più felici al mondo

Se c’è una Giornata Mondiale della Felicità non poteva certo mancare una classifica di quelli che sono i Paesi considerati più felici al mondo. E per il quinto anno di fila in cima alla lista c’è la Finlandia: “Molte cose sono innegabilmente positive qui: la natura bellissima, un buon governo, molte cose sono in ordine – dice un imprenditore di Helsinki –. Dopo cinque anni in cui siamo sempre in vetta, ci stiamo abituando” aggiunge con il sorriso. Il World Happiness Report 2022, una pubblicazione del Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, ha annunciato la classifica il 18 marzo scorso: a spiccare, in cima, ci i Paesi del nord Europa.

L’organismo dell’Onu basa il suo report sui dati di sondaggi raccolti in circa 150 Paesi, che si basa sulla valutazione che danno le persone alla propria esistenza, sul PIL nazionale, i tassi di criminalità, l’aspettativa di vita e altri indicatori chiave come il sostegno sociale, la libertà nel poter prendere decisioni e così via. Per ogni voce viene dato un punteggio da 0 a 1o.
La Finlandia, che spicca ormai da anni in cima alla lista, risulta infatti premiata grazie ai dati che riguardano l’assistenza sanitaria pubblica, i bassi tassi di criminalità e corruzione, e le incantevoli bellezze naturali.

Nei primi 10 Paesi più felici al mondo ci sono 8 stati del nord Europa

Al secondo posto, nella classifica di quest’anno, c’è la Danimarca, seguita dall’Islanda che completa il podio tutto nord europeo. Ma tra i primi 10 ci sono anche altri stati del vecchio continente: dal 4° al 8° posto troviamo infatti Svizzera, Paesi Bassi, Lussemburgo, Svezia e Norvegia. Israele è al numero 9 e la Nuova Zelanda a completare la top 10. Tra i big troviamo poi gli Stati Uniti, saliti di tre posizioni rispetto al 2021, che si trovano oggi al 16° posto, davanti alla Gran Bretagna, mentre la Francia ha conquistato il ventesimo. L’Italia invece è al 31esimo, dietro persino all’Uruguay, subito sopra, e davanti al Kosovo, 32esimo. Ultimo in assoluto l’Afghanistan, considerata la nazione più infelice, dopo Libano, Zimbabwe, Ruanda e Botswana. Russia e Ucraina, attualmente in guerra tra loro, occupano rispettivamente l’80esima e 98esima posizione, anche se la classifica è stata stilata prima dello scoppio della guerra.

La classifica del World Happiness Report 2022 considera i sondaggi effettuati in 150 stati

Finlandia: Paese felice ma razzista

Oltre ai fattori come il Pil, i sondaggi sul benessere, la sanità, i livelli di criminalità ecc. che vanno ad essere analizzati ogni anno per stilare la classifica, quest’anno gli autori hanno anche utilizzato i dati dei social media per confrontare le emozioni delle persone prima e dopo la pandemia di Covid-19. Quello che ne è emerso sono “forti aumenti di ansia e tristezza” in 18 paesi, ma una diminuzione dei sentimenti di rabbia. “La lezione del World Happiness Report nel corso degli anni è che il sostegno sociale, la generosità reciproca e l’onestà del governo sono cruciali per il benessere – scrive il coautore del rapporto Jeffrey Sachs –. I leader mondiali dovrebbero prestare attenzione”.

La Finlandia, secondo il 63% delle persone di colore/di origine africana, sarebbe un Paese  razzista

Per quanto riguarda la Finlandia, Paese più felice al mondo per il quinto anno consecutivo, la maggioranza dei 5,5 milioni di cittadini si descrive come taciturna e incline alla malinconia, ammettendo anche di guardare con sospetto alle manifestazioni pubbliche di gioia. Ma il paese è noto anche per i suoi servizi pubblici ben funzionanti, la fiducia diffusa nell’autorità e i bassi livelli di criminalità e disuguaglianza. Anche se, osservando da un altro punto di vista, c’è chi sulla disuguaglianza avrebbe da ridire: circa il 63% delle persone di colore/di origine africana in Finlandia riferisce di aver subito persecuzioni razziste, mettendo il Paese nordico al primo posto in uno studio sul razzismo nell’UE.

 

Potrebbe interessarti anche

Raffaella Milandri e Audrey Black Eagle
Lifestyle

Si laurea in Antropologia in abito Crow dei nativi americani

24 Marzo 2023
Nessun angolo della Terra è libero dall’inquinamento atmosferico (Ansa)
Scienze e culture

L’inquinamento atmosferico ricopre (quasi) tutta la Terra

23 Marzo 2023
Giornata mondiale della poesia
Attualità

La poesia, un viaggio per tutti: i versi di Dante in Lis

21 Marzo 2023

Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Equinozio di primavera e... Giornata Mondiale della Felicità. Ebbene sì, il 20 marzo, da 10 anni a questa parte, si celebra quello che, per gran parte delle persone, costituisce il fine ultimo della vita, aspirazione massima, obiettivo tanto evanescente e fuggevole quanto, spesso, concreto e talmente evidente da risultare quasi banale: la felicità. E no, la data della Giornata in cui si celebra in tutto il mondo non è certo una casualità, bensì prospero simbolo di rinascita della natura, madre Terra e madre di quegli attimi di gioia estatica che solo il nostro Pianeta è capace di regalare.
Nel giorno dell'equinozio di primavera si festeggia anche la Giornata mondiale della Felicità
Qualcuno dice sia irraggiungibile. In questi anni di pandemia ne abbiamo riscoperto la presenza in tante semplici cose, magari azioni o gesti dimenticati, nell’osservare le essenziali, piccole gioie della vita di ogni giorno con gli occhi innocenti e sorpresi di un bambino, che sa apprezzare ogni minima cosa. Qualcun altro nemmeno ci pensa troppo, c'è poi chi la sogna, chi la brama, chi non potrebbe fare a meno di inseguirla. Ma per tutti noi rimane un bellissimo e imperscrutabile segreto.
Finlandia in cima alla classifica dei Paesi più felici al mondo per il quinto anno consecutivo

I Paesi più felici al mondo

Se c'è una Giornata Mondiale della Felicità non poteva certo mancare una classifica di quelli che sono i Paesi considerati più felici al mondo. E per il quinto anno di fila in cima alla lista c'è la Finlandia: "Molte cose sono innegabilmente positive qui: la natura bellissima, un buon governo, molte cose sono in ordine – dice un imprenditore di Helsinki –. Dopo cinque anni in cui siamo sempre in vetta, ci stiamo abituando" aggiunge con il sorriso. Il World Happiness Report 2022, una pubblicazione del Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, ha annunciato la classifica il 18 marzo scorso: a spiccare, in cima, ci i Paesi del nord Europa.
L'organismo dell'Onu basa il suo report sui dati di sondaggi raccolti in circa 150 Paesi, che si basa sulla valutazione che danno le persone alla propria esistenza, sul PIL nazionale, i tassi di criminalità, l'aspettativa di vita e altri indicatori chiave come il sostegno sociale, la libertà nel poter prendere decisioni e così via. Per ogni voce viene dato un punteggio da 0 a 1o. La Finlandia, che spicca ormai da anni in cima alla lista, risulta infatti premiata grazie ai dati che riguardano l'assistenza sanitaria pubblica, i bassi tassi di criminalità e corruzione, e le incantevoli bellezze naturali.
Nei primi 10 Paesi più felici al mondo ci sono 8 stati del nord Europa
Al secondo posto, nella classifica di quest'anno, c'è la Danimarca, seguita dall'Islanda che completa il podio tutto nord europeo. Ma tra i primi 10 ci sono anche altri stati del vecchio continente: dal 4° al 8° posto troviamo infatti Svizzera, Paesi Bassi, Lussemburgo, Svezia e Norvegia. Israele è al numero 9 e la Nuova Zelanda a completare la top 10. Tra i big troviamo poi gli Stati Uniti, saliti di tre posizioni rispetto al 2021, che si trovano oggi al 16° posto, davanti alla Gran Bretagna, mentre la Francia ha conquistato il ventesimo. L'Italia invece è al 31esimo, dietro persino all'Uruguay, subito sopra, e davanti al Kosovo, 32esimo. Ultimo in assoluto l'Afghanistan, considerata la nazione più infelice, dopo Libano, Zimbabwe, Ruanda e Botswana. Russia e Ucraina, attualmente in guerra tra loro, occupano rispettivamente l'80esima e 98esima posizione, anche se la classifica è stata stilata prima dello scoppio della guerra.
La classifica del World Happiness Report 2022 considera i sondaggi effettuati in 150 stati

Finlandia: Paese felice ma razzista

Oltre ai fattori come il Pil, i sondaggi sul benessere, la sanità, i livelli di criminalità ecc. che vanno ad essere analizzati ogni anno per stilare la classifica, quest'anno gli autori hanno anche utilizzato i dati dei social media per confrontare le emozioni delle persone prima e dopo la pandemia di Covid-19. Quello che ne è emerso sono "forti aumenti di ansia e tristezza" in 18 paesi, ma una diminuzione dei sentimenti di rabbia. "La lezione del World Happiness Report nel corso degli anni è che il sostegno sociale, la generosità reciproca e l'onestà del governo sono cruciali per il benessere – scrive il coautore del rapporto Jeffrey Sachs –. I leader mondiali dovrebbero prestare attenzione".
La Finlandia, secondo il 63% delle persone di colore/di origine africana, sarebbe un Paese  razzista
Per quanto riguarda la Finlandia, Paese più felice al mondo per il quinto anno consecutivo, la maggioranza dei 5,5 milioni di cittadini si descrive come taciturna e incline alla malinconia, ammettendo anche di guardare con sospetto alle manifestazioni pubbliche di gioia. Ma il paese è noto anche per i suoi servizi pubblici ben funzionanti, la fiducia diffusa nell'autorità e i bassi livelli di criminalità e disuguaglianza. Anche se, osservando da un altro punto di vista, c'è chi sulla disuguaglianza avrebbe da ridire: circa il 63% delle persone di colore/di origine africana in Finlandia riferisce di aver subito persecuzioni razziste, mettendo il Paese nordico al primo posto in uno studio sul razzismo nell'UE.  
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto