
Spesso associamo l’immagine della
casa a un luogo accogliente, sicuro, in cui possiamo essere e fare ciò che vogliamo senza timore di
venire giudicati. Ecco allora che la scelta del premier inglese
Boris Johnson assume un significato anche ideologico: inondare di
arcobaleno la facciata dello storico appartamento di
10 Downing Street, sede degli uffici del
governo nonché
residenza del primo ministro, per lanciare un messaggio: "Ciò che vogliamo per questo Paese è che sia un posto dove
puoi essere ciò che vuoi essere e
amare chiunque tu voglia amare. Ho una ragione molto semplice per pensare per pensare che sia la cosa giusta da fare, ed è nata da una lunga esperienza,

ovvero dalla gestione di una delle più grandi città del mondo” L’occasione è stata la celebrazione del
Pride Month, per cui Johnson ha invitato
attivisti lgbtq+ per un brindisi a base di champagne con l’accompagnamento di un
quartetto d’archi in sottofondo. L’obbiettivo del premier era quello di sottolineare “lo
straordinario contributo delle persone lgbtqai+ al nostro paese", oltre che rilasciare una dichiarazione d’intenti sui prossimi passi dell’Inghilterra riguardo i diritti di queste comunità. Johnson però
non è stato il primo ad avere l’idea di colorare la facciata di un edificio con i colori della
Pride flag, infatti qualche settimana fa
Nicholas Vazquez e Jesse Campbell, una coppia di Chicago (ne abbiamo parlato
qui), avevano dipinto di
“rainbow” l’ingresso della loro abitazione, veicolando il loro messaggio con un verso della canzone True Colors di Cyndi Lauper scritto sui gradini dell’ingresso
“Non avere paura di mostrare i tuoi veri colori”.