"Io, diabetica e disabile all'80%, aggredita verbalmente in treno dal controllore"

La denuncia di Elisa Dal Bosco, sul treno con il suo cane allerta: "Mi ha multata e fatta scendere perché avevo il biglietto del treno successivo. Mi sono sentita male, ma lui ha continuato a inveire contro di me"

di MAURIZIO COSTANZO -
17 settembre 2023
Viaggio in treno

Viaggio in treno

Uno spiacevole episodio quello capitato a Teramo qualche giorno fa, su un treno regionale, a una donna diabetica. Elisa Dal Bosco stava andando all’università, dove frequenta un master in veterinaria, insieme al suo cane Jack, da cui è inseparabile anche per motivi di salute. Questo meticcio di Golden Retriver e Labrador, affidatole da Progetto Serena, non è infatti solo di compagnia, ma è un cane di allerta: avverte la giovane, che è diabetica e insulina dipendente da quando aveva nove anni, di una possibile crisi ipoglicemica. Grazie al suo fedele amico a quattro zampe, che ha una pettorina di riconoscimento essendo un cane ‘speciale’, la ragazza riesce a vivere una vita normale, perché quando rischia una crisi Jack la avvisa. E' all'associazione che Elisa Dal Bosco, con un video, racconta l'accaduto.

Un viaggio in treno spiacevole

Qualche giorno fa, però, la donna ha sbagliato treno, ha preso quello precedente che era in forte ritardo, ed è stato questo a farla confondere. Appena salita sul vagone, un controllore l’ha fermata chiedendole di mostrargli il biglietto, acquistato online. Ma a quel punto, stando al suo racconto, sarebbe stata aggredita verbalmente dal controllore, che le ha fatto presente di essere salita sul treno sbagliato con fare poco delicato e che il cane non era in regola. "Gli ho spiegato che Jack è un cane vitale - racconta - perché mi allerta di una possibile crisi ipoglicemica. Come infatti ad un certo punto ha fatto. Ero pronta a mostrare tutta la documentazione che lo attesta".

"Il controllore mi ha fatta scendere, senza la minima delicatezza"

Tuttavia il controllore, sempre secondo quanto riferito dalla donna, non avrebbe neppure dato uno sguardo alla documentazione, anzi, dopo aver chiesto i documenti, avrebbe predisposto il verbale. Come se non bastasse, alla fermata successiva le avrebbe detto di scendere per prendere il treno giusto. "Mi sono agitata, mi stavo sentendo male e per evitare di cadere mi sono appoggiata al suo braccio". L'uomo, secondo quanto riferito da Elisa Dal Bosco, l’avrebbe a quel punto accusata di averlo aggredito, dunque avrebbe continuato ad inveire contro di lei. "Ho un’invalidità dell’80%, motivo per cui gli ho anche chiesto di accompagnarmi".

"Sono diabetica da anni, mi sono sentita male"

Nel frattempo lei, provata e sopraffatta dall’agitazione e da un calo glicemico, si è anche sentita male ed è stata soccorsa da una signora, che l'ha tranquillizzata e l'ha aiutata a riprendersi. La ragazza ha raccontato che l’agente avrebbe omesso di soccorrerla e l’avrebbe persino accusata di inventarsi il malore. Da parte sua, a quanto pare, il controllore non si sarebbe scusato pubblicamente ma, anzi, avrebbe sporto denuncia nei suoi confronti, affermando di essere stato aggredito.
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Uno dei cani allerta di Progetto Serena

La signora che ha soccorso Elisa Dal Bosco ha invece testimoniato che la ragazza si era appoggiata al braccio dell’uomo non per aggredirlo, ma perché stava svenendo a causa di una crisi ipoglicemica. In realtà, come ha spiegato la polizia ferroviaria, per le tratte regionali il biglietto del treno successivo andava comunque bene, dunque Elisa avrebbe potuto continuare tranquillamente il suo viaggio e il controllore non avrebbe dovuto farle nessun verbale.

L'Associazione I Nodi d'Amore: "Un episodio assurdo"

Elisa, dopo l'accaduto, ha contattato il presidente dell’Associazione i Nodi d’Amore e il presidente Gravili che ha dichiarato: “Trovo assurdo che persone incompetenti - la multa non andava nemmeno fatta perché la tratta era comunque coperta dal biglietto in possesso di Elisa - e prive di umanità possano lavorare per una grande azienda come Trenitalia. Il signore in questione dovrebbe vergognarsi per come l'ha trattata e dovrebbe fornire scuse pubbliche alla signora Elisa, ma rischia di dover pagare danni morali per la mancanza di tatto e per l’omissione di soccorso”.