Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Liliana Segre invita Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah, Fedez risponde: “La senatrice venga a Muschio Selvaggio”

Liliana Segre invita Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah, Fedez risponde: “La senatrice venga a Muschio Selvaggio”

La senatrice a vita vuole incontrare l'imprenditrice e portarla nel luogo simbolo dell'Olocausto in Italia: "Il fatto che i ragazzi conoscano poco questo luogo e le storie che vi sono custodite è il mio cruccio"

Remy Morandi
18 Maggio 2022
liliana segre chiara ferragni

liliana segre chiara ferragni

Share on FacebookShare on Twitter

Gli influencer hanno tanti poteri, primo tra i quali quello di attrarre persone, milioni di persone. E non solo sui social. Una delle tante dimostrazioni, quella più eclatante, fu la visita di Chiara Ferragni alla Galleria degli Uffizi a Firenze due anni fa. Dopo le foto dell’imprenditrice scattate davanti all’Adorazione dei Magi e alle altre meraviglie del museo, nel weekend successivo alla visita di Chiara, gli Uffizi registrarono un boom di visitatori: +27% di giovani. E così, se Chiara è riuscita a far tornare i giovani al Museo, perché non potrebbe anche attrarre ragazze e ragazzi al Memoriale della Shoah? È l’idea che ha avuto, secondo quanto riportato da Repubblica, la senatrice a vita Liliana Segre che ha deciso di invitare proprio Chiara Ferragni a visitare quel luogo simbolo dedicato al ricordo delle vittime dell’Olocausto in Italia. Dopo l’invito della senatrice, Fedez ha risposto alla senatrice a vita su Twitter, invitandola al podcast Muschio Selvaggio.

Liliana Segre invita Chiara Ferragni a visitare il Memoriale della Shoah (Foto Ansa)

Liliana Segre: “Vorrei incontrare Chiara Ferragni e invitarla al Memoriale della Shoah”

Liliana Segre dunque invita Chiara Ferragni a visitare il Memoriale della Shoah di Milano. “Mi piacerebbe molto incontrarla e invitarla a visitare con me il Memoriale della Shoah”, ha dichiarato così la senatrice a vita durante la sua visita in via Ferrante Aporti, al Binario 21 interrato sotto alla Stazione Centrale, da dove partivano i treni diretti per i campi di Auschwitz-Birkenau.

Già una volta i dirigenti del Memoriale avevano provato a invitare Chiara Ferragni, ma evidentemente l’invito non è arrivato a destinazione. E così la senatrice a vita ci riprova, sperando di attrarre ragazze e ragazzi in modo che il ricordo non vada perduto: “Il fatto che i ragazzi conoscano poco questo luogo e le storie che vi sono custodite, è il mio cruccio. Questo mi addolora, quando mi tocca ricordare che cosa ho vissuto io e cosa hanno vissuto milioni di ebrei, condannati per la sola colpa di essere nati. Se i giovani non arrivano, è stato tutto inutile? Se Chiara Ferragni venisse qui con me, molti adolescenti si interesserebbero a questo argomento e verrebbero qui a vedere quel che è successo a me e a tanti altri, fra cui i tanti che non sono mai tornati dal viaggio verso l’orrore”. Queste le parole, riportate da Repubblica, della senatrice a vita Liliana Segre.

Liliana Segre accompagna l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Memoriale della Shoah, 21 novembre 2019 (Foto Ansa)

Liliana Segre è dunque convinta che far arrivare Chiara Ferragni in un luogo simbolo come quello del Memoriale della Shoah possa spingere i giovani a incuriosirsi anche sulla Memoria. “La conosco – spiega ancora la senatrice, secondo quanto riportato nell’articolo di Zita Dazzi -, so che vive a Milano e so quello che fa. Ho visto che si è impegnata col marito su diversi temi di importanza sociale, è sicuramente una donna attenta anche a argomenti diversi da quelli che riguardano il suo lavoro legato alla moda”. Per questo, dichiara la senatrice, “sarebbe interessante conoscerla e poter venire magari assieme qui, davanti a questa grande scritta ‘Indifferenza’ che io ho voluto fosse messa all’ingresso del Memoriale”.

Fedez risponde a Liliana Segre: “Venga al nostro podcast Muschio Selvaggio”

Sarei felice di invitare la Senatrice Liliana Segre al nostro podcast Muschio Selvaggio, spero possa accogliere il nostro invito 🙏🏻

— Fedez (@Fedez) May 18, 2022

Dopo l’invito della senatrice a Chiara Ferragni, Fedez ha risposto con un tweet: “Sarei felice di invitare la Senatrice Liliana Segre al nostro podcast Muschio Selvaggio, spero possa accogliere il nostro invito”. Il cantante ha quindi prontamente risposto al messaggio di Liliana Segre, provando a richiedere la sua presenza nel noto appuntamento podcast, realizzato dallo stesso marito di Chiara Ferragni con Luis Sal.

Chiara Ferragni e Fedez, l’Ambrogino d’Oro per il loro impegno nella lotta al Covid

Liliana Segre ha ragione quando dice che Chiara Ferragni si è impegnata con Fedez “su diversi temi di importanza sociale”. Era dicembre del 2020 quando i Ferragnez ricevettero l’Ambrogino d’Oro, il massimo riconoscimento cittadino di Milano. La coppia di influencer ottenne il premio durante l’emergenza Covid per la raccolta fondi grazie alla quale fu possibile realizzare una nuova terapia intensiva all’ospedale San Raffaele. “Durante la prima fase dell’emergenza sanitaria, hanno messo la notorietà al servizio della lotta al Covid-19 per provare a lenire le ferite della loro città. Con un racconto ironico sulla vita da famiglia milanese in quarantena, hanno sensibilizzato sull’importanza di osservare le regole per contenere il contagio”. Così si leggeva nelle motivazioni con cui Milano scelse di premiare i Ferragnez con l’Ambrogino d’Oro. “Con altruismo unito a senso pratico – proseguivano le motivazioni – hanno lanciato una raccolta fondi per l’ampliamento in tempi record del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele. A questo risultato straordinario si aggiunge l’impegno come volontari dell’iniziativa ‘Milano Aiuta’. Preparando la spesa e pedalando per la città per consegnare cibo alle famiglie in difficoltà, hanno mostrato quanto sia importante, anche con gesti semplici, porgere la mano ai più fragili nel segno di un autentico spirito ambrosiano”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da FEDEZ (@fedez)

Dopo aver ricevuto il premio, Chiara Ferragni e Fedez ringraziarono dicendo: “Tutti possiamo essere utili ma possiamo essere davvero utili solo se siamo tutti. Le persone sono contenitori di idee e le idee sono l’unica cosa che conta. Saranno loro che potranno tirarci fuori dal periodo difficile che stiamo affrontando. Questo premio non è nostro, è delle idee e dei progetti a cui abbiamo/avete partecipato. Non abbandoniamo i progetti, non abbandoniamo le idee, non abbandoniamo il nostro paese”.

“Le idee sono l’unica cosa che conta”, dicono i Ferragnez. Liliana Segre ha avuto l’idea di invitare Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah. Chissà se l’imprenditrice risponderà all’appello.

Potrebbe interessarti anche

Miah Cerrillo strage Texas
Attualità

Strage di Uvalde, una bambina si finge morta sporcandosi con il sangue dell’amica uccisa

27 Maggio 2022
nigeria strage chiesa
Attualità

Nigeria, quei bambini vittime della follia. Crisi climatica, religione e denaro dietro il massacro

6 Giugno 2022
Sport

Calcio, in Germania le persone transgender potranno scegliere se giocare con squadre maschili o femminili

23 Giugno 2022

Instagram

  • Se spesso sentiamo parlare di body shaming rivolto alle persone in carne, c’è chi invece ha passato anni a sentirsi dire di essere “Troppo magra”. 

Ma ora Ema Stokholma dice basta e spiega il motivo di quel corpo che sia i fan che gli haters si sentono in diritto di giudicare. La 38enne francese naturalizzata italiana ha voluto zittire una volta per tutte quelle dicerie sul suo conto, rivelando di soffrire di un disturbo legato all’alimentazione: soffre di inappetenza, ovvero di mancanza di appetito, da quando era bambina. 

“Inappetenza significa che posso tranquillamente scordarmi di mangiare per più di ventiquattro ore senza sentire i sintomi della fame, soprattutto se lavoro molto o sono in viaggio. Intanto sono sotto peso da sempre e questo non mi sta più bene, voglio prendermi cura del mio corpo e dosare bene le energie che non mangiando non riesco a gestire.
Da 38 anni per mangiare correttamente mi devo sforzare di pensarci, mettere la sveglia apposta e ritagliarmi il tempo perché il cibo è davvero la cosa che più rimando nella vita dando spazio ad altre attività”.

Di Marianna Grazi ✍

#lucenews #lucelanazione #emastokholma #dca #disturboalimentare #inappetenza
  • Le giovani americane, oggi per la prima volta, avranno meno diritti delle loro nonne. Non era mai accaduto nell’occidente contemporaneo.
“È stata fatta la volontà di Dio", dice Trump. E ascoltando con sgomento l’ex presidente del Paese che guida il mondo, ho pensato all’abnormità di parole che scavano voragini in ciò che noi occidentali abbiamo conquistato nell’ultimo secolo.

Perché il fondamento dei nostri tessuti sociali e politici è la laicità. È la laicità che ha garantito la nascita delle democrazie e il loro sviluppo, e che insieme alle democrazie ha accompagnato il lento progresso delle conquiste legate alle libertà personali. La laicità ha consentito al nostro mondo la possibilità di diventare – con tutti i limiti del caso – un mondo libero.

Laicità non significa rifiuto o negazione della religione, della fede, di Dio. Significa invece ribadire che la religione, la fede, Dio debbono restare in una sfera che attiene al proprio intimo, alle proprie personali e legittime e sacrosante convinzioni. Senza mescolarsi con lo Stato. Il fondamento della laicità prevede che si preservino i diritti – come quello all’aborto – salvaguardando sensibilità, credenze, ideologie, culture personali.

La laicità, quindi, tutela anche la religione. Anzi, le religioni. Non impone verità assolute, ma garantisce il diritto alla pluralità. Trump invece scomoda Dio e la sua volontà per parlare di una legge degli uomini. Sono parole, le sue, che ci trasportano in un’altra epoca, o perlomeno in un’altra parte del pianeta. Ci trasportano nell’Afghanistan dei Talebani, nell’Iran della Shari’a.

Stati teocratici, appunto, dove alla laicità si sostituisce la religione. Stati che, tra le altre cose, l’America combatte o ha combattuto proprio nel nome di quei “valori occidentali da esportare“. I valori che si fondano sulla laicità.

Così l’ex presidente che invoca Dio mostra tutta la penosa strumentalizzazione e il pericoloso cinismo che la politica più spregiudicata può fare delle libertà e dei diritti. È questo il vero pericolo della strana e difficile epoca che viviamo. È un pericolo per l’America e per tutti noi.

L
  • Quante aziende permettono ai propri dipendenti di portare con sé al lavoro il proprio animale da compagnia? 

Se negli Stati Uniti questa abitudine si sta facendo strada (anche grazie all’esempio di tre “colossi” dell’economia come Amazon, Nintendo e Purina), in Italia non c’è una normativa specifica che disciplini la presenza di animali sui luoghi di lavoro. 

Va detto che oramai 40 milioni di italiano hanno un qualche animale da compagnia, solo tra cani e gatti si contano circa 14 milioni di esemplari domestici, secondo le stime più accreditate. 

Benefici o rischi?

È noto che portare in ufficio il proprio animale da compagnia genera non pochi benefici sul piano della socialità e della produttività nelle aziende che lo permettono. In questo caso si assiste a una riduzione dello stress e dell’ansia da prestazione, a una miglioramento della prestazione lavorativa, a una riduzione del tasso di assenteismo e anche a un marcato rafforzamento socialità e gioco di squadra in ufficio.

Naturalmente esistono anche dei rischi, ma per questi le leggi parlano chiaro: in caso di danni arrecati a luoghi o persone, sarà il padrone del cane a esserne responsabile. 

E voi? Potete portare il vostro cane in ufficio con voi?

#lucenews #lucelanazione #petatwork #petatworkday #giornatamondialedelcaneinufficio #petlovers #26giugno
  • Avete una canzone da Pride Month? 🎶

Ecco 3 suggerimenti dedicati a chi si sente un po’ Grace Kelly, un po’ Raffaella Carrà. A ognuno il suo spirito guida per trovare la propria identità.

E non è tutto. Su Spotify troverai la playlist “Born to be a Light”, 10 canzoni in grado di accedere una Luce in ognun* di noi! ✨

#lucenews #lucelanazione #playlist #borntobealight #musicispower #spotifylover #pridemonth #librilgbtq #lgbtqitalia
Gli influencer hanno tanti poteri, primo tra i quali quello di attrarre persone, milioni di persone. E non solo sui social. Una delle tante dimostrazioni, quella più eclatante, fu la visita di Chiara Ferragni alla Galleria degli Uffizi a Firenze due anni fa. Dopo le foto dell'imprenditrice scattate davanti all'Adorazione dei Magi e alle altre meraviglie del museo, nel weekend successivo alla visita di Chiara, gli Uffizi registrarono un boom di visitatori: +27% di giovani. E così, se Chiara è riuscita a far tornare i giovani al Museo, perché non potrebbe anche attrarre ragazze e ragazzi al Memoriale della Shoah? È l'idea che ha avuto, secondo quanto riportato da Repubblica, la senatrice a vita Liliana Segre che ha deciso di invitare proprio Chiara Ferragni a visitare quel luogo simbolo dedicato al ricordo delle vittime dell'Olocausto in Italia. Dopo l'invito della senatrice, Fedez ha risposto alla senatrice a vita su Twitter, invitandola al podcast Muschio Selvaggio.
Liliana Segre invita Chiara Ferragni a visitare il Memoriale della Shoah (Foto Ansa)

Liliana Segre: "Vorrei incontrare Chiara Ferragni e invitarla al Memoriale della Shoah"

Liliana Segre dunque invita Chiara Ferragni a visitare il Memoriale della Shoah di Milano. "Mi piacerebbe molto incontrarla e invitarla a visitare con me il Memoriale della Shoah", ha dichiarato così la senatrice a vita durante la sua visita in via Ferrante Aporti, al Binario 21 interrato sotto alla Stazione Centrale, da dove partivano i treni diretti per i campi di Auschwitz-Birkenau. Già una volta i dirigenti del Memoriale avevano provato a invitare Chiara Ferragni, ma evidentemente l'invito non è arrivato a destinazione. E così la senatrice a vita ci riprova, sperando di attrarre ragazze e ragazzi in modo che il ricordo non vada perduto: "Il fatto che i ragazzi conoscano poco questo luogo e le storie che vi sono custodite, è il mio cruccio. Questo mi addolora, quando mi tocca ricordare che cosa ho vissuto io e cosa hanno vissuto milioni di ebrei, condannati per la sola colpa di essere nati. Se i giovani non arrivano, è stato tutto inutile? Se Chiara Ferragni venisse qui con me, molti adolescenti si interesserebbero a questo argomento e verrebbero qui a vedere quel che è successo a me e a tanti altri, fra cui i tanti che non sono mai tornati dal viaggio verso l'orrore". Queste le parole, riportate da Repubblica, della senatrice a vita Liliana Segre.
Liliana Segre accompagna l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Memoriale della Shoah, 21 novembre 2019 (Foto Ansa)
Liliana Segre è dunque convinta che far arrivare Chiara Ferragni in un luogo simbolo come quello del Memoriale della Shoah possa spingere i giovani a incuriosirsi anche sulla Memoria. "La conosco - spiega ancora la senatrice, secondo quanto riportato nell'articolo di Zita Dazzi -, so che vive a Milano e so quello che fa. Ho visto che si è impegnata col marito su diversi temi di importanza sociale, è sicuramente una donna attenta anche a argomenti diversi da quelli che riguardano il suo lavoro legato alla moda". Per questo, dichiara la senatrice, "sarebbe interessante conoscerla e poter venire magari assieme qui, davanti a questa grande scritta 'Indifferenza' che io ho voluto fosse messa all'ingresso del Memoriale".

Fedez risponde a Liliana Segre: "Venga al nostro podcast Muschio Selvaggio"

Sarei felice di invitare la Senatrice Liliana Segre al nostro podcast Muschio Selvaggio, spero possa accogliere il nostro invito 🙏🏻

— Fedez (@Fedez) May 18, 2022
Dopo l'invito della senatrice a Chiara Ferragni, Fedez ha risposto con un tweet: "Sarei felice di invitare la Senatrice Liliana Segre al nostro podcast Muschio Selvaggio, spero possa accogliere il nostro invito". Il cantante ha quindi prontamente risposto al messaggio di Liliana Segre, provando a richiedere la sua presenza nel noto appuntamento podcast, realizzato dallo stesso marito di Chiara Ferragni con Luis Sal.

Chiara Ferragni e Fedez, l'Ambrogino d'Oro per il loro impegno nella lotta al Covid

Liliana Segre ha ragione quando dice che Chiara Ferragni si è impegnata con Fedez "su diversi temi di importanza sociale". Era dicembre del 2020 quando i Ferragnez ricevettero l'Ambrogino d'Oro, il massimo riconoscimento cittadino di Milano. La coppia di influencer ottenne il premio durante l'emergenza Covid per la raccolta fondi grazie alla quale fu possibile realizzare una nuova terapia intensiva all'ospedale San Raffaele. "Durante la prima fase dell'emergenza sanitaria, hanno messo la notorietà al servizio della lotta al Covid-19 per provare a lenire le ferite della loro città. Con un racconto ironico sulla vita da famiglia milanese in quarantena, hanno sensibilizzato sull'importanza di osservare le regole per contenere il contagio". Così si leggeva nelle motivazioni con cui Milano scelse di premiare i Ferragnez con l'Ambrogino d'Oro. "Con altruismo unito a senso pratico - proseguivano le motivazioni - hanno lanciato una raccolta fondi per l'ampliamento in tempi record del reparto di terapia intensiva dell'Ospedale San Raffaele. A questo risultato straordinario si aggiunge l'impegno come volontari dell'iniziativa 'Milano Aiuta'. Preparando la spesa e pedalando per la città per consegnare cibo alle famiglie in difficoltà, hanno mostrato quanto sia importante, anche con gesti semplici, porgere la mano ai più fragili nel segno di un autentico spirito ambrosiano".
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da FEDEZ (@fedez)

Dopo aver ricevuto il premio, Chiara Ferragni e Fedez ringraziarono dicendo: "Tutti possiamo essere utili ma possiamo essere davvero utili solo se siamo tutti. Le persone sono contenitori di idee e le idee sono l'unica cosa che conta. Saranno loro che potranno tirarci fuori dal periodo difficile che stiamo affrontando. Questo premio non è nostro, è delle idee e dei progetti a cui abbiamo/avete partecipato. Non abbandoniamo i progetti, non abbandoniamo le idee, non abbandoniamo il nostro paese". "Le idee sono l'unica cosa che conta", dicono i Ferragnez. Liliana Segre ha avuto l'idea di invitare Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah. Chissà se l'imprenditrice risponderà all'appello.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto