Maturità 2023. Belpoliti, l’elogio dell’attesa ai tempi di whatsapp

Tra le tracce della prova d'esame presenti nel plico digitale del ministero dell’Istruzione, anche quella sul tema social network e (dis)connessioni contemporanee

di MARGHERITA AMBROGETTI DAMIANI -
21 giugno 2023
MATURITÀ OGGI AL VIA PER 536MILA STUDENTI

MATURITÀ OGGI AL VIA PER 536MILA STUDENTI

Maturità 2023: Belpoliti e l’elogio dell’attesa ai tempi di whatsapp di Belpoliti e le (dis)connessioni contemporanee. Da “Ti mando un vocale di dieci minuti soltanto per dirti quanto sono felice” al disagio psico-sociologico figlio delle spunte blu il passo è stato brevissimo. A fare i conti con questa complessità contemporanea legata a doppio filo con la transizione digitale ancora culturalmente da compiere sono stati questa mattina i maturandi 2023. Tra le tracce presenti nel plico digitale del ministero dell’Istruzione e del merito c’era anche quella sull’attesa ai tempi dei social network, a partire dal pezzo Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp, pubblicato da Marco Belpoliti, saggista, autore e professore all’università di Bergamo, su Repubblica nel 2018.
maturita-2023-belpoliti-tracce

Maturità 2023: Belpoliti e l’elogio dell’attesa ai tempi di whatsapp di Belpoliti e le (dis)connessioni contemporanee

Un articolo che si concentra sui concetti di attesa e aspettativa in una società in cui i social network e le applicazioni di messaggistica istantanea hanno profondamente cambiato il nostro modo di comunicare e di creare relazioni. Un mutamento tanto epocale quanto rapido e ancora non del tutto metabolizzato. Dal telefono con il filo alle reaction sulle storie di Instagram il passo è apparso brevissimo ma ha totalmente stravolto il ruolo di ciascuno di noi nel mondo (reale e digitale). Non a caso, tra i disagi contemporanei più comuni sono da annoverare ansie e sofferenze scaturite da una mancata risposta in tempo reale a una mail o a un messaggio. Dinamiche che fino a qualche anno fa non sarebbero state neanche pensabili. E, sia chiaro, la faccenda non è solo generazionale.
maturita-2023-belpoliti-tracce

Dal telefono con il filo alle reaction sulle storie di Instagram il passo è apparso brevissimo ma ha totalmente stravolto il ruolo di ciascuno di noi nel mondo (reale e digitale)

Gli effetti di questa rivoluzione dalle dimensioni ancora non pienamente comprensibili ha travolto anche chi è nato e cresciuto in un mondo analogico, che spediva lettere con tanto di francobollo, aveva un contratto telefonico “a consumo”, utilizzava gettoni e cabine telefoniche, si dava appuntamenti di settimana in settimana “al solito posto” e non avrebbe mai neanche lontanamente potuto immaginare di preferire “condividere che vivere” un momento da ricordare. Tutto questo ha irrimediabilmente influito sull’interpretazione del concetto di tempo. Negli anni Venti del duemila tutto è più veloce, compresso, fugace, passeggero. Quasi inutile da attendere. “L’attesa del piacere è essa stessa il piacere” è un paradigma che non funziona più. Il suo posto è stato brutalmente occupato dal molto più pragmatico “tutto e subito” che, però, compromette fortissimamente la vera essenza delle cose. Ciò vale per la comunicazione e le relazioni ma non solo. Le piattaforme digitali, ad esempio, hanno reso la fruizione della musica totalmente diversa da quella del passato. Quarantacinque giri e musicassette sono stati mandati in pensione da luoghi virtuali in cui andare oltre la riproduzione di un singolo è cosa ardua. Il rituale dell’acquisto è diventato roba da dinosauri e la musica giusta è quella che funziona bene per TikTok. Scartare la confezione, scegliere quando ascoltare un album, farlo con concentrazione, viverlo come un viaggio è un’esperienza che la generazione Z non ha riesce nemmeno a contemplare.
maturita-2023-belpoliti-tracce

Le nuove tecnologie hanno reso il mondo a portata di clic

Era meglio prima?

Il nostalgico “era meglio prima” è comunque assai difficile da giustificare. Indubbiamente, le nuove tecnologie hanno reso il mondo a portata di clic, hanno abbattuto le distanze spazio-temporali e ci hanno messo nella condizione di esistere a prescindere dal luogo in cui ci troviamo. Dimostrazione plastica ne è stata la nostra vita in lockdown in piena fase Covid. Il punto che Belpoliti ben rapprenta, però, è più profondo: come si rimettono insieme i pezzi di una società che non sa più distinguere il reale dal digitale, che non riesce a comprendere che il paradigma relazionale (tangibile) non rispetta le regole del web, che il magnifico mondo di internet ci ha resi schiavi di un inganno della mente secondo il quale o qualcosa esiste subito o non esiste? Un vero enigma, soprattutto per i maturandi 2023 che del “mondo di prima” hanno solo qualche reperto archeologico.
maturita-2023-belpoliti-tracce

Maturità 2023: Belpoliti e l’elogio dell’attesa ai tempi di whatsapp di Belpoliti e le (dis)connessioni contemporanee

Di sicuro, sarebbe necessario un investimento in termini culturali e formativi attraverso cui consentire ai giovani e giovanissimi di conoscere la storia di questo strumento potentissimo e in larga parte ancora non noto nelle sue dinamiche più profonde. Solo attraverso la conoscenza sarà loro possibile capire che correre dietro al fantasma di una connessione internet sempre più veloce è un bene nel male e viceversa. Su questo fronte la strada da fare è ancora moltissima e ha parecchio a che fare con la faccenda dell’inclusione (e del suo contrario). Nel 1999, l’icona nazional-pop Claudio Baglioni pubblicò “Viaggiatore sulla coda del tempo”, un album che ben racconta il punto di vista di un uomo nato negli anni Cinquanta alle prese con un mondo che cambia, che si chiede se “Chissà se queste macchine che parlano per noi ci avvicinano o ci allontanano”. Riascoltatelo e ponetevi la stessa domanda. Grazie a Spotify vi basteranno due tap sul vostro smartphone e non più di cinque secondi netti.