
Megan David, la bimba di 4 mesi, di Rossano Veneto (Vicenza), morta schiacciata mentre dormiva nel ‘lettone’ dei genitori
Soffocata involontariamente, mentre risposava insieme al fratellino sul lettone dei genitori. Lo segnalano i primi esiti dell’autopsia effettuata sul corpicino della piccola Megan David, la bimba di appena 4 mesi trovata senza vita la notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana a Rossano Veneto. La notte della tragedia Megan stava dormendo assieme al fratellino, di 6 anni, a mamma Irina e papà Daniel.
"Fondamentali alcune indicazioni - riprende l'ostetrica - tra le quali: il coricamento in posizione supina, l’uso di una superficie di riposo solida e non inclinata, la condivisione della stanza ma non del letto, la prevenzione del surriscaldamento e il non impiego di lenzuola morbide che potrebbero ostruire le vie respiratorie". Tuttavia, se ad oggi ancora si verificano tragedie simili dovremmo considerare la reale distanza che esiste tra le indicazioni ufficiali, spesso poco praticabili nella quotidianità, e l’effettiva possibilità di ciascuna famiglia di metterle in pratica - sottolinea . A questo proposito si rende indispensabile fornire ai genitori informazioni complete e aggiornate su come gestire il sonno dei bambini in modo consapevole". "Anche eventualmente quello condiviso - riprende - , sottolineando che alcune pratiche aumentano ulteriormente i rischi del bedsharing come, ad esempio, dormire con un bambino di età inferiore ai 4 mesi, essere genitori fumatori, la presenza di altri figli nel letto e l’utilizzo di materassi morbidi e cuscini.” Alessandra Bellasio - UniMamma
L'atroce scoperta
Era stato proprio il padre ad accorgersi che c’era qualcosa che non andava nella piccola nel cuore della notte. Nonostante l’allarme e il pronto arrivo dei soccorritori per la piccola non c’era più nulla da fare.Il precedente
Una tragedia che ricorda quanto avvenuto all’ospedale Pertini di Roma l’8 gennaio 2023 quando un neonato di tre giorni era rimasto schiacciato dalla mamma: allora si era acceso il dibattito sul rooming in che ora ha trovato nuove regole per le strutture ospedaliere come annunciato dal ministro della salute.Il parere dell'esperta
“La tragica morte di Megan David, infante di quattro mesi, riporta alla luce il controverso e molto dibattuto tema della condivisione del letto“, interviene Alessandra Bellasio, ostetrica e divulgatrice sanitaria su UniMamma.it. “Spesso le famiglie, per necessità o scelte di altra natura, decidono di praticare il bedsharing (condivisione del letto). Per quanto l’American Academy of Pediatrics si sia espressa come rispettosa di questa scelta genitoriale non la raccomanda in alcuna circostanza e ribadisce come il luogo più sicuro per il sonno del bambino sia senza dubbio la culla"
Spesso le famiglie, per necessità o scelte di altra natura, decidono di praticare il bedsharing (condivisione del letto)
L’American Academy of Pediatrics
Se l’American Academy of Pediatrics si è espressa come rispettosa di questa scelta, gli addetti ai lavori non la raccomandano in alcuna circostanza, ribadendo come il luogo più sicuro per il sonno del bambino sia senza dubbio la culla. L’American Academy of Pediatrics ha fornito una serie di altre indicazioni.Come evitare i rischi del bedsharing
"Oltre al coricamento in posizione supina, l’uso di una superficie di riposo solida e non inclinata, la condivisione della stanza ma non del letto, la prevenzione del surriscaldamento e il non impiego di lenzuola morbide che potrebbero ostruire le vie respiratorie” evidenzia Alessandra Bellasio. “Tuttavia, se ad oggi ancora si verificano tragedie simili - osserva l'ostetrica, membro del Consiglio direttivo dell’Ordine delle ostetriche di Como, Lecco e Sondrio - dovremmo considerare la reale distanza che esiste tra le indicazioni ufficiali, spesso poco praticabili nella quotidianità, e l’effettiva possibilità di ciascuna famiglia di metterle in pratica". "A questo proposito si rende indispensabile fornire ai genitori informazioni complete e aggiornate su come gestire il sonno dei bambini in modo consapevole, anche eventualmente quello condiviso" conclude, sottolineando che alcune pratiche aumentano ulteriormente i rischi del bedsharing come, ad esempio, dormire con un bambino di età inferiore ai 4 mesi, essere genitori fumatori, la presenza di altri figli nel letto e l’utilizzo di materassi morbidi e cuscini”.
Alessandra Bellasio, ostetrica, consulente professionale in allattamento certificata Ibclc, insegnante di manovre di disostruzione pediatrica