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È morto Piero Angela: addio al divulgatore italiano, amico dei giovani e delle persone Lgbt+

L'annuncio del figlio Alberto su Twitter: "Buon viaggio papà". Cordoglio sui social, Mattarella: "Provo grande dolore"

di MARIANNA GRAZI -
13 agosto 2022
morto Piero Angela

morto Piero Angela

Addio a Piero Angela. Il celebre e amato divulgatore è morto la scorsa notte a 93 anni, nella sua casa a Roma. La scienza raccontata in tv, sdoganata e messa a disposizione della massa. L'attenzione all'ambiente, ovviamente al centro del suo lavoro ma in modo mai banale, l'affetto rivolto ai giovani, spesso al centro delle sue parole come nell'ultimo messaggio, rivolto proprio alle generazioni future: "La morte? Non la temo, siamo stati morti per millenni". E ancora, il suo garbo e la sua compostezza gentile anche nell'affrontare questioni spinose per la società, come quella dei diritti delle persone Lgbt+. Su Twitter, il figlio Alberto questa mattina ha scritto "Buon viaggio papà", annunciando la scomparsa del padre.

Divulgatore con garbo: la scienza per tutti

Angela era nato a Torino il 22 dicembre 1928, in una famiglia antifascista. Dopo gli esordi come cronista radiofonico al giornale radio Rai, passò alla televisione diventando inviato e poi conduttore del telegiornale. Dagli anni Settanta aveva iniziato a realizzare programmi di divulgazione scientifica che culminarono nel 1981 con l'innovativa serie "Quark", seguito poi da "Superquark", entrambi di enorme successo. Con queste trasmissioni ha fondato una solida tradizione documentaristica nella televisione italiana e ad esse è legata la sua grande popolarità. Con il suo modo garbato di fare informazione, da maestro d'altri tempi con un occhio sempre puntato al futuro, è entrato nelle case di milioni di italiani, riuscendo a far presa su tutti, grandi e piccini. Infine, dal 2000, insieme con il figlio Alberto, aveva firmato il programma "Ulisse". Apertamente agnostico, nel 1989 fu tra i fondatori del Cicap, l'associazione per il controllo sulle pseudoscienze. Piero Angela ha scritto anche diversi libri, sempre di carattere divulgativo, tranne l'autobiografia "Il mio lungo viaggio" del 2017. Nel 2004 è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Piero Angela durante la vestizione a margine della cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa in Scienza e Tecnologia dei Materiali al termine della Lectio Magistralis dal titolo "Scienza, tecnologia e materiali: una costruzione infinita" presso la Sala degli Svizzeri di Villa Mondragone a Frascati (2016)

Profondo cordoglio e messaggi di addio sono arrivati dal mondo dello spettacolo, della politica e da tanti, tantissimi personaggi famosi che hanno voluto omaggiare anche con poche semplici parole il grande divulgatore. "Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente. Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare Piero Angela.

L'ultimo messaggio e un pensieri per i giovani

Nei giorni scorsi Piero Angela ha voluto lasciare al sito Internet del programma "SuperQuark" l'ultimo messaggio di saluto ai telespettatori. "Cari amici mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire" ha scritto facendo poi riferimento a una "lunga malattia" che però non gli ha impedito di realizzare tutte le sue trasmissioni e progetti. "È stata un'avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio".

Piero Angela con il figlio Alberto nello studio di "Superquark"

Ma con un occhio di riguardo al domani, Angela ha voluto lanciare negli anni importanti messaggi a chi ci sarà dopo di lui, ai giovani, in cui riponeva una grande fiducia. "La scienza ha questo di bello, che ti racconta sempre cose nuove - aveva detto in un'intervista tempo fa- ed è come avere una chiave che apre tante serrature. Come si fa a non essere curiosi? [...]Quello che i giovani di oggi hanno è che hanno perso in parte la speranza che avevamo noi. Quando io avevo la loro età, nel dopoguerra, sì era molto difficile la vita, ma si sapeva che il giorno dopo sarebbe stato meglio. Qui l'impressione è che il giorno dopo ci sia una crisi - spiegava amareggiato - e quello dopo ancora una crisi ancora peggiore. Credo che sia questo che avvelena sia i giovani che gli adulti". Anche partendo da questo contesto, nel 2020 aveva ideato "Prepararsi al Futuro", un programma in quattro puntate prodotto da Rai per il Sociale, nato dall'idea di "far incontrare gli studenti con grandi personaggi di ogni campo: scienziati, economisti, storici, demografi, tecnologi, filosofi. E aprire un dialogo sui grandi temi del mondo moderno. Un dialogo intergenerazionale per capire 'dove siamo' e per decidere meglio, con la guida di un gruppo di esperti, dove andare come singoli e come Paese".

Al fianco degli Lgbt+

morto piero angela

Giovani, ambiente ma anche temi sociali come le coppie Lgbt+: Piero Angela si è sempre schierato a fianco delle perone omosessuali

"Apprendiamo con dolore della scomparsa di Piero Angela, che più volte si è espresso contro l'omofobia, con un chiaro messaggio di ordinarietà e normalità delle coppie omosessuali. Nel 2016 Piero Angela accolse le parole in prima serata del professor Jannini che specificò come la vera malattia fosse l'omofobia, e non di certo l'omosessualità. Nel 2021 Angela ribadì il concetto intervistato da Fabio Fazio specificando l'assoluta normalità delle coppie di persone dello stesso sesso, senza alcun distinguo". Così in una nota Francesco Angeli, presidente Arcigay Roma. Il noto divulgatore infatti, in più occasioni si era schierato in difesa delle persone Lgbt+ e delle coppie dello stesso sesso. Lo scorso anno, presentando la prima delle 10 puntate di “Superquark+“ dedicate a "La scienza dell’amore" aveva specificato che non ci sarebbe stato distinguo, nella trattazione, tra coppie eterosessuali e omosessuali, queste ultime che "hanno potuto trovare una liberazione da una repressione terribile. Una cosa importante da capire: spesso l’omosessualità viene vista come un rapporto fisico e contronatura. ⁣In realtà le coppie omosessuali fanno esattamente lo stesso percorso: attrazione, innamoramento, gelosia, vita di coppia, figli. Hanno sentimenti, amori, passioni esattamente come le coppie eterosessuali. Bisogna capirlo bene perché talvolta non si capisce”.