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MILANO MANIFESTAZIONE FAMIGLIE ARCOBALENO
"Siamo costretti a dover rispondere all'ennesimo attacco ideologico del monsignor Simone Giusti, vescovo di Livorno, che recentemente è intervenuto sui temi riguardanti il movimento Lgbtqia+, la sessualità, la contraccezione e i giovani in maniera scorretta, superficiale ed estremamente offensiva, senza averne cognizione di causa e prendendo parte ad un dibattito che in uno Stato laico dovrebbe riguardare le componenti politiche". Così Arcigay e Circolo Uaar di Livorno, primi firmatari di una nota sottoscritta da altre numerose realtà, rispondono al più feroce attacco degli ultimi anni alla Sinistra da parte della Chiesa livornese di monsignor Giusti. "Le battaglie che portiamo avanti rimangono e devono rimanere estranee al dogmatismo e alle ingerenze cattoliche sul nostro Paese e ci auguriamo e lottiamo per un futuro di autentica laicità e democrazia dove ognuno si possa muovere all’interno dei propri spazi e ambiti di competenza".
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Simone Giusti, vescovo di Livorno
Famiglie arcobaleno
Il vescovo labronico, infatti, ha soffiato sul fuoco del dibattito sulla genitorialità delle coppie omosessuali, facendo riferimento alla "mercificazione dei corpi e all'utero in affitto". Al che è arrivata subito la controffensiva di Arcigay e Circolo Uaar di Livorno che hanno risposto: "La Gestazione per altri è una pratica che, laddove ben regolamentata, dà a una donna la possibilità di scelta e autodeterminazione sul portare avanti una gravidanza per una coppia (sia questa omogenitoriale o eterogenitoriale) con totale consapevolezza e rispetto del proprio corpo e della propria integrità". "Non è forse vero che il timore più grande è proprio l’autodeterminazione dei corpi delle donne? Ci pare di sì, come si vede anche dalla becera lotta che viene portata avanti, anche proprio da Monsignor Gusti, sul tema dell’interruzione volontaria di gravidanza. Ci viene spontaneo, però, chiederci da dove emerga il dibattito sulla Gpa, dato che in Italia non è in corso un dibattito sulla sua regolamentazione, bensì sulla tutela delle famiglie omogenitoriali dai recenti vili attacchi".![movimento-lgbtq-vescovo-livorno](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/03/FAMIGLIE-ARCOBALENO-ALLA-MANIFESTAZIONE-MILANO-1024x683.jpg)
Una coppia di madri alla manifestazione a Milano per le famiglie arcobaleno. Almeno 10mila i partecipanti
Crimini d'odio
Con dati alla mano e a pochi giorni dalla Giornata contro l’omolesbobiatransfobia "possiamo fermamente affermare - proseguono le associazioni firmatarie - che l’ideologia gender, poiché inesistente, sia una falsa emergenza sociale, al contrario invece dei crimini d’odio basati sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere che in un anno risultano essere più di 150, al netto di tutti quegli episodi di discriminazione e violenza non denunciati e quindi non riportati". "Un altro dato interessante - evidenziano - è quello di Ilga Europe, associazione internazionale per i diritti Lgbt+, che classifica l'Italia al 34esimo posto tra i Paesi europei per le politiche a tutela delle persone Lgbtqia+: tra le ragioni di questo pessimo posizionamento vi è sicuramente l’assenza totale di una legge che punisca i crimini d’odio".![movimento-lgbtq-vescovo-livorno](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/04/3ad303d9578b17d330357835bf7b9aec.jpg)
Diritti Lgbt, Italia declassata al 34esimo posto in Europa