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La Pasqua che non ti aspetti, tra strane usanze e le tradizioni più curiose nel mondo

Dalla sfilata dei cappelli più bizzarri a New York alla frittata più grande del mondo, fino ai gavettoni profumati che in Ungheria suonano come una dichiarazione d’amore: ecco i modi più stravaganti di festeggiare

di MAURIZIO COSTANZO -
31 marzo 2024
New York, la Easter Bonnet Parade

New York, la Easter Bonnet Parade

Come capita spesso anche nelle favole, dove persino il più terribile incantesimo sparisce grazie a un altro incantesimo più potente, così, narrano i Vangeli, è realmente accaduto alla fine terrena delle cose, sconfitta dall’eterna gioia della Resurrezione. Per questo la Pasqua, emblema di salvezza e speranza per i cristiani, è una ricorrenza molto sentita nel mondo, divenuta occasione di festa, non solo sacra, ma anche profana. Sono diverse infatti le tradizioni popolari che caratterizzano questo periodo. Ecco quelle più insolite, divertenti e stravaganti.

Francia: la frittata più grande del mondo

La frittata più grande al mondo
La frittata più grande al mondo

È un rito che si ripete di anno in anno nella città di Haux, nella Francia del sud. L’appuntamento è a Pasquetta, quando la Confraternita dell’Omelette Gigante si riunisce per rompere ben 15mila uova e cucinare una frittata sproporzionata, che viene poi offerta alle migliaia di turisti che, riuniti nella piazza principale, si affollano partecipando ai festeggiamenti. Tradizione vuole che tutto risalga a Napoleone, che andava matto per le uova. Quando fece tappa ad Haux si dice che, per sfamare le truppe, diede ordine di far preparare proprio un’enorme frittata.

A Corfù si lanciano oggetti dalle finestre come a Capodanno

Chi crede che la pericolosa (e fortunatamente sempre meno diffusa) usanza di tirare i piatti in strada sia un rito esclusivo del nostro Capodanno, dovrà ricredersi. La mattina del sabato santo infatti i cittadini di Corfù, in Grecia, sono soliti lanciare giù dalle finestre padelle, piatti e altri oggetti di terracotta, persino pentole piene d'acqua. Lo farebbero, dicono i ben informati, per allontanare gli spiriti maligni. Da parte loro i visitatori vivono divertiti l’usanza (decisamente rumorosa) del ‘lancio della pentola’, recuperando i cocci e portandoseli a casa. Si dice portino fortuna.

In Finlandia le streghe di Halloween diventano… di Pasqua

Le streghe di Pasqua in Finlandia
Le streghe di Pasqua in Finlandia

Indossano sciarpe e abiti colorati, si dipingono le lentiggini sul viso: è così che i bambini, ma soprattutto le bambine, si travestono da ‘streghe di Pasqua’. Nella Finlandia orientale questo rito si svolge la domenica delle Palme, mentre nella Finlandia occidentale il sabato santo. Le piccole streghe sono soliti portare ramoscelli di salice decorati con carta crespa e piume colorate. Un po' come succede ad Halloween, vanno di casa in casa bussando di porta in porta per offrire, in cambio di dolcetti, i rametti come benedizione e buon auspicio.

Alle Bermuda tutti in spiaggia a far volare gli aquiloni

Una tradizione davvero colorata e insolita quella che si svolge per Pasqua sull’isola di Bermuda. I festeggiamenti iniziano con il KiteFest del venerdì santo e si concludono la domenica: per l’occasione abitanti e turisti si ritrovano tutti sulla spiaggia di Horseshoe Bay, dove fanno volare gli aquiloni che hanno precedentemente creato e dipinto in casa, appositamente addobbati a festa con disegni geometrici e colori vivaci. E non mancano i premi: all’aquilone più grande come a quello più piccolo, a quello più innovativo o che è stato capace di volare più in alto. E non può mandare il riconoscimento al miglior aquilone tradizionale delle Bermuda. Ogni anno anche sulla spiaggia di Châtelaillon, ridente cittadina balneare situata a ovest della Francia, si tiene il Festival degli aquiloni e del vento: per tre giorni è possibile assistere a spettacoli rivolti a tutta la famiglia, dimostrazioni di volo di aquiloni di ogni genere e apprendere come farli volare.

Una Pasqua coi fiocchi (in testa) a New York

Partecipanti alla Easter Parade di New York
Partecipanti alla Easter Parade di New York

Per una domenica di Pasqua letteralmente coi fiocchi (in testa), chi si trova a New York non può non fare un salto sulla 5th Avenue, dove si svolge una parata davvero particolare. Centinaia di persone sfilano esibendo i cappelli più insoliti e particolari, adornati ad esempio con pile di uova, orecchie da coniglio e addobbate persino con tanto di gabbie per uccelli. Ovviamente, in tema primaverile, sui copricapi non mancano composizioni floreali, ma c’è anche chi arriva ad ‘indossare’ animali vivi come coniglietti e pulcini che scodinzolano gioiosamente sulla testa dei partecipanti. Che, travestiti nei modi più improbabili, cominciano a sfilare alle 11 della mattina per proseguire fino al tardo pomeriggio facendo sfoggio dell’eccentricità tipica dei newyorkesi.

La Easter Bonnet Parade è una tradizione che risale al 1870, spuntata a New York insieme a copricapi stravaganti e bizzarre cuffie che hanno subito attirato l’attenzione. Ma gli ‘easter bonnet’, ossia i cappellini fioriti che vengono sfoggiati a Pasqua, da un po' di tempo a questa parte non sono solo al centro di allegre sfilate nella Grande Mela, perché stanno facendo capolino anche in alcune scuole d’Europa e in Italia, dove le maestre invitano bimbi e genitori a procurarsi berretti fioriti e festosi, rigorosamente in tema pasquale, anche realizzandoli con le proprie mani.

In Germania l’albero si addobba anche a Pasqua

Chi l’ha detto che l’albero si addobba solamente a Natale? Ne sanno qualcosa in Germania, dove è oramai una tradizione consolidata e diffusa addobbare l’albero anche a Pasqua. Certo, niente ninnoli e lucine colorate.  Piuttosto uova decorate e dipinte a mano, oltre a ghirlande e nastri altrettanto festosi. Le famiglie sono solite decorare alberi, siano essi grandi o in miniatura, e per chi proprio nonne ha nemmeno uno nel proprio giardino, si accontenta di un cespuglio o di una pianta di casa. L’albero delle uova di Pasqua ha un nome preciso: Ostereierbaum. Il più famoso è un albero di mele che si trova a Saalfeld, che la famiglia Kraft dal 1965 adorna con oltre 10mila decorazioni, aggiungendo ogni anno 700 nuovi ornamenti. L’albero di Pasqua richiede più tempo rispetto al più famoso albero di Natale: parola dei coniugi Kraft, che impiegano ben due settimane di lavoro per renderlo sgargiante di uova e colori.

Una Pasqua da ‘brividi’ in Norvegia

In Norvegia a Pasqua è tradizione guardare film thriller
In Norvegia a Pasqua è tradizione guardare film thriller

Colori pastello e sorprese che sgusciano da dolcissime uova di cioccolato. Prati di margherite e cesti per i pic-nic di Pasquetta. Se tutti gli ingredienti della domenica e del Lunedì dell’Angelo sono pensati per comunicare e infondere dolcezza e serenità, in Norvegia durante la Pasqua si vive un momento alquanto insolito per il periodo, letteralmente ‘da brividi’.

Si tratta del Påskekrimmen. Nelle famiglie norvegesi si è soliti leggere libri gialli, ascoltare storie di crimini, oppure guardare tutti insieme film thriller durante le vacanze. Un’usanza nata, come speso capita, per caso. Un editore, nel 1923, approfittando delle festività, decise di promuovere sulle prime pagine dei giornali il suo nuovo romanzo poliziesco. Pur essendo una trovata pubblicitaria, gli annunci erano talmente belli che i lettori si affezionarono a tal punto a quest’idea, da farla diventare ben presto tradizione. Gli amanti del metal trovano a Oslo la meta perfetta, dal momento che ogni anno la città ospita l’Inferno Metal Festival, il più grande festival della Norvegia dedicato a questo genere musicale. Per quattro giorni più di 40 band provenienti da tutto il mondo si esibiscono in performance dal vivo ed è possibile partecipare ad incontri e convention su vari temi musicali che si svolgono in diversi locali della città.

In Ungheria il gavettone profuma d’amore

Se in Polonia l’usanza scherzosa per celebrare la Pasqua cade di lunedì e consiste nel lanciare alle ragazze gavettoni d’acqua, in Ungheria la pratica si fa più interessante: a Pasquetta i ragazzi lanciano sulle ragazze acqua profumata o vere e proprie essenze. Si tratta di un gesto di buon auspicio con cui si augura alle giovani un futuro radioso. Originariamente era una sorta di vera e propria dichiarazione d’amore.

Lo Scoppio del carro a Firenze e il volo premonitore della Colombina

Scoppio del Carro, la domenica di Pasqua torna l'antica tradizione popolare fiorentina
Scoppio del Carro, la domenica di Pasqua torna l'antica tradizione popolare fiorentina

In Italia una tra le tradizioni più particolari e suggestive, quella dello “Scoppio del Carro”, si tiene a Firenze, proprio la mattina della domenica di Pasqua. Un carro decorato detto ‘Brindellone’ viene scortato da musici, armati, figuranti in costumi d’epoca, e sbandieratori del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina. Il carro è trainato per le strade della città da una coppia di buoi ornati con ghirlande. Prima dell’inizio della messa, l'arcivescovo di Firenze accende una miccia che, attraverso un meccanismo a fune, vola dall’altare maggiore fino a raggiungere il ‘carro di fuoco’ pieno zeppo di fuochi d’artificio, provocandone lo ‘scoppio’, dando il via a uno straordinario spettacolo pirotecnico.

Lo scoppio del carro è una cerimonia che riveste un significato particolare anche per motivi storici e devozionali. Basti pensare agli auspici tratti per secoli dal volo della Colombina, sulla cui corsa si è sempre fantasticato circa l’imminente buon esito della stagione dei raccolti, e non solo. Se qualcosa s’inceppa e il volo della colombina non fila perfettamente liscio, viene considerato un cattivo presagio, segno di imminenti sciagure in arrivo.

Solo superstizione? Qualcosa andò storto nel 1966, l’anno della terribile alluvione di Firenze. La colombina si inceppò poi nel 2018: dopo pochi mesi il mondo calò nell’incubo Covid. Occhi puntati sul Brindellone dunque, e dita incrociate in tasca. Per la serie: “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”. Parola di Eduardo De Filippo.