"A pochi giorni dal
Pride, Pavia mostra una faccia
omofoba e violenta". Lo afferma una nota diffusa oggi dall'associazione Coming-Out in merito all'episodio avvenuto in città, che ha suscitato diverse reazioni in Rete, tra esponenti politici (Sinistra Italiana una delle prime a prendere posizione) e associazioni Lgbtq+. "Due ragazzi sono stati violentemente insultati e inseguiti in stazione solo perché
si tenevano per mano - continua il comunicato -. Il video diffuso sui social è agghiacciante".
Due ragazzi gay si tengono per mano
L'aggressione alla coppia gay
Una
coppia gay è stata aggredita con
minacce e insulti davanti alla stazione di Pavia. L'aggressione è stata filmata da una delle due vittime, Luca (
@mr. Wegan), e postata sui social, con l'hashtag #pridemonth, in riferimento al mese di giugno, in cui storicamente si celebrano - con le parate dell'orgoglio - i diritti della comunità. "Oggi ho deciso di fare un giro a Pavia col mio ragazzo e questo è stato il benvenuto" scrive il giovane nel video che ritrae un uomo mentre lo insegue e a più riprese gli urla contro: "
Gay del ca**o, fro**o di merda vuoi vedere come ti ammazzo?". Non si ferma al semplice insulto, insomma, ma l'aggressore continua a minacciare il ragazzo che aveva iniziato a riprendere la scena con il cellulare.
L'omofobia nell'indifferenza
"Gay, femmina, mettiti la minigonna, vai a casa", continua. "Cosa fotografi? Ho paura di due bambini gay? Vuoi vedere come ti rubo il telefono e te lo spacco?". Poche decine di secondi in cui l'odio e l’omofobia di un estraneo verso questa coppia viene sputata fuori in modo inquietante. Una testimonianza agghiacciante, che per fortuna non è sfociata in violenza fisica, come purtroppo ancora troppo spesso accade nei confronti delle
persone Lgbtq+. Quello che lascia perplessi, piuttosto, è
l'indifferenza generale: lungo il percorso fatto dal ragazzo e dall'uomo erano presenti altre persone, come si vede nel video, ma nessuna ha fermato il violento o ha tentato di farlo.
Uno dei due ragazzi ha filmato la scena e ha postato il video sui social con l'hashtag #pridemonth
Le reazioni
"Ho sentito immediatamente uno dei due ragazzi, e siamo contenti che stiano bene - sottolinea
Davide Podavini, presidente di Coming-Aut Pavia -. Porteremo questo caso all'attenzione dello Sportello antidiscriminazioni e della Rete interistituzionale contro
l'omolesbobitransfobia", ha aggiunto. "Questo episodio è solo
uno dei tanti che avviene ogni giorno contro le persone LGBT+, con l'unica differenza che le vittime sono riuscite a riprenderlo ed hanno scelto di pubblicarlo" ha osservato
Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay - Lgbt+, Solidale Ambientalista Liberale.
Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay - Lgbt+, Solidale Ambientalista Liberale
"Pertanto, dato che proprio oggi (ieri, 7 giugno,
ndr)il Governo sta elaborando il decreto contro
la violenza sulle donne, che prevede anche l'utilizzo di video per garantire l'arresto immediato dell'aggressore, chiediamo alla Premier Giorgia Meloni, che
tale norma sia estesa a tutte le vittime di odio comprese le persone Lgbt+. Tale estensione - prosegue Marrazzo - tenderebbe a dare una minima certezza alle
vittime Lgbt+ che denunciano, in attesa di una legge contro l'omobitransfobia, per la quale questo Governo ha una serie di resistenze ideologiche, ma ci auguriamo che almeno su questi casi il Governo possa consideraci cittadini al pari degli altri". "Quanto accaduto in stazione a Pavia è
un atto gravissimo - aggiunge Luca Testoni, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana a Pavia -. Chi fosse l'aggressore non ci interessa, ci interessa sapere invece che ha potuto
agire indisturbato e senza la reazione di nessun cittadino presente in quel momento. Non ci riconosciamo in questo tipo di città".
La piaga dell'omofobia
Piaga sociale presente ormai da tempo in Italia, l'omofobia diventa di giorno in giorno più manifesta. Episodi simili, sono infatti sempre più frequenti ma il problema, in realtà, è un altro: l'aggressore ripreso nel video e tanti - troppi- come lui, possono sentirsi
protetti, se non legittimati, nelle sue azioni violente consapevoli delle posizioni assunte in questi mesi dal governo di centrodestra?
Un'immagine del Roma Pride 2022. Per l'appuntamento di quest'anno la Regione Lazio ha revocato pochi giorni fa il patrocinio
Questo episodio arriva a pochi giorni dalla decisone della regione Lazio di
revocare il patrocinio al Roma Pride, seguita a stretto giro dalla Lombardia per quello di Milano. Sintomo di un allontanamento, da parte della politica, verso le rivendicazioni urgenti quanto legittime della comunità Lgbtq+. O, peggio, di una giustificazione istituzionalizzata a certi atteggiamenti. "Ciò che mi fa arrabbiare è l’indifferenza delle persone che erano attorno, che non hanno detto nulla, non hanno cercato di aiutarci, né hanno detto nulla all’uomo, come se quanto stesse accadendo
fosse normale", dice Luca nel video. E purtroppo pare proprio che le sue paure siano già realtà.