L'impronta ecologica dei super ricchi: quanto inquinano i Paperoni?

A fare le spese di stili di vita diametralmente opposti, tra voli coi jet privati e lotta per avere qualcosa da mangiare, è il 66% della popolazione complessiva: i più poveri

di DOMENICO GUARINO -
2 dicembre 2023
Kawsar-Omer-Abdi-fuggire-da-crisi-climatiche

Kawsar-Omer-Abdi-fuggire-da-crisi-climatiche

Quanto inquinano i ricchi Paperoni? E quanto i poveri? Millecinquecento anni. Quindici secoli. Quasi quanto il tempo trascorso dalla fine dell’Impero Romano d’Occidente ad oggi. Sono gli anni che servirebbero al 66% più povero del mondo, ovvero circa 5 miliardi di persone, per produrre la stessa quantità di gas serra che l’1% più ricco produce in appena 12 mesi, che è pari al 16% delle emissioni globali, ovvero più di tutte quelle dei trasporti su gomma.

L'impronta ecologica dei super ricchi

Uno dei dati choc contenuti nell’ultimo rapporto dell’organizzazione no profit “Climate Equality: A Planet for the 99%” elaborato da Oxfam.
ricchi-emissioni-gas-serra-oxfam

I super ricchi sono responsabili in un anno delle emissioni pari al 66% della popolazione mondiale complessiva (Oxfam)

Dai dati, aggiornati al 2019 elaborati dallo Stockholm Environment Institute, in merito alla produzione di emissioni globali a seconda della fascia di reddito, emerge che in un anno, l’1% più ricco, ovvero appena 77 milioni di persone, produce la stessa quantità di gas a effetto serra dei 3/4 della popolazione complessiva. Numeri impietosi che ci dicono quanto sia pesante la disuguaglianza climatica e sottolineano come siamo ancora lontani da una transizione realmente equa e giusta per tutti. Anche perché l’inquinamento di quella esigua minoranza, ovviamente, genera delle conseguenze che paga il resto dell’umanità, cui spetta sostenere le spese di un conto abnorme al quale ha contribuito solo in minimissima parte.

Jet privati dei super ricchi

Dagli anni ‘90, sottolinea il rapporto, rispetto alla metà più povera del Pianeta, i super-ricchi hanno sperperato il doppio del volume di carbonio che ci restava prima di arrivare a un aumento delle temperature globali di 1,5 gradi. Secondo Oxfam numeri del genere, direttamente e indirettamente, sono all’origine di almeno 1,3 milioni di morti premature legate all’eccesso di caldo tra il 2020 e il 2030.
ricchi-emissioni-gas-serra-oxfam

Il jet di Kylie Jenner (Instagram)

A determinare questo divario sono ovviamente le differenze tra gli stili di vita. Solo per fare un piccolo esempio, il Guardian ha calcolato che, dall’inizio del 2022, "i jet privati appartenenti a 200 celebrità, amministratori delegati, oligarchi e miliardari hanno trascorso complessivamente 11 anni in volo". L’impronta di carbonio generata da tutti questi voli, ovvero ben 44.739 viaggi "sarebbe l’equivalente delle emissioni totali di quasi 40.000 persone". Il quotidiano britannico ha utilizzato dati pubblici per monitorare gli spostamenti degli aerei di proprietà di celebrità e uomini d'affari, tra cui Elon Musk, i Rolling Stones, la famiglia Murdoch e Kylie Jenner, per 21 mesi: quasi 300 jet che hanno emesso circa 415.518 tonnellate di Co2. Inoltre è stato calcolato che circa il 40% dei voli privati non trasporta passeggeri, poiché questi mezzi vengono spostati per prelevare le persone.

Quanto pesa la disuguaglianza climatica

Anche grazie a queste abitudini, si determina che, secondo i calcoli di Oxfam, ogni anno le emissioni dell’1% più ricco cancellano le emissioni risparmiate nel mondo grazie all’energia rinnovabile generata da 1 milione di turbine eoliche.
ricchi-emissioni-gas-serra-oxfam

A Dubai è in corso la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici

Per altro questa disuguaglianza climatica non è diminuita col tempo: "I super-ricchi stanno saccheggiando e inquinando il pianeta fino al punto di distruggerlo, lasciando l’umanità soffocata dal caldo estremo, dalle inondazioni e dalla siccità", ha affermato Amitabh Behar, direttore esecutivo ad interim di Oxfam International. “Per anni abbiamo combattuto per porre fine all’era dei combustibili fossili per salvare milioni di vite e il nostro pianeta. È più chiaro che mai che ciò sarà impossibile finché anche noi non porremo fine all’era della ricchezza estrema”, ha concluso Behar.