Taxi rifiutato a un uomo in sedia a rotelle: “Mi hanno detto ‘non porto disabili’”

A Torino la denuncia di un uomo di 61 anni dalle pagine de La Stampa. Dopo tre tentativi e due rifiuti Tonino Muriana è riuscito a tornare a casa ma lamentando: “È un’ingiustizia e non è la prima volta”

15 ottobre 2024
Taxi rifiutato a un uomo in sedia a rotelle

Taxi rifiutato a un uomo in sedia a rotelle

“Mi ha detto che non poteva portare sul suo taxi persone disabili”. Questo quanto denuncia Tonino Muriana, un uomo di 61anni, siciliano d’origine ma residente a Moncalieri, alle porte di Torino, dove si occupa di turismo accessibile. Una formula che lo riguarda da vicino, che sperimenta nel bene e nel male in prima persona, visto che dal 2009 è in sedia a rotelle. E questo episodio, l’ennesimo di questo genere, dimostra quanto ancora ci sia da fare per rendere il nostro Paese veramente accessibile per chi ha una disabilità o un qualche tipo di impedimento motorio. Non solo quando si tratta di barriere fisiche ma questo caso dimostra che il probelma è anche a livello culturale. 

Come ha raccontato al quotidiano La Stampa, all’inizio di ottobre Muriana doveva tornare a casa dopo aver pranzato con un'amica al centro commerciale Lingotto. Così si era avvicinato a due taxi parcheggiati. "Ho chiesto chi tra loro potesse accompagnarmi –racconta Muriana –. Il primo mi ha risposto che era disponibile, ma aveva la macchina con la seduta alta: io non posso stendere le gambe, come facevo una volta, e quindi posso salire solo su vetture con una seduta bassa”.

Così si è rivolto al secondo tassista “Una Toyota Prius, una macchina che per me andava benissimo – racconta il 61enne –. Sapevo che aveva le dimensioni giuste anche per la carrozzina”. Chiede al tassista di salire, ma l'uomo gli avrebbe risposto che non poteva portare sul suo taxi persone disabili. L'amica si offre di aiutare a caricare la carrozzina sul taxi, ma c'è nuovamente il rifiuto “Non trasporto disabili”.

Su consiglio di altro tassista l’uomo chiama la centrale e chiede un’altra vettura, la terza. Il primo che arriva, però, si sarebbe rifiutato anch’esso di farlo salire davanti, poi arriva un'altra auto e l'uomo può fare finalmente ritorno a casa. "È stata un'ingiustizia – lamenta dalle pagine del quotidiano –, una discriminazione e non è la prima volta”.

Roberto Sulpizi, presidente di Taxi Torino, saputo dalla vicenda ha chiamato Tonino Muriana per scusarsi per l'accaduto e se è detto mortificato