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"Una nazista vive qui". Imbrattata la porta di casa di un'attivista russa contro la guerra. Darya Kheikinen posta le foto: "Io non ho paura"

di REMY MORANDI -
29 marzo 2022
"Una nazista vive qui". Imbrattata la porta di casa di un'attivista russa contro la guerra

"Una nazista vive qui". Imbrattata la porta di casa di un'attivista russa contro la guerra

Dopo aver salito gli undici piani del suo palazzo a San Pietroburgo, Darya Kheikinen, una giovane attivista russa che lotta per la fine della guerra in Ucraina, ha visto che qualcuno le aveva imbrattato la porta di casa: "Una nazista vive qui", le avevano scritto con vernice rossa sul portone, sul quale erano stati affissi anche alcuni fogli e cartelli che dicevano: "Non perdoneremo il nazismo" e "Un traditore della madrepatria vive qui". Ma non solo: sullo zerbino i vandali le avevano scaricato anche un sacco di letame. Finita qui? Niente affatto, perché il giorno dopo quelle persone sono tornate, le hanno imbrattato di nuovo la porta e le hanno scaricato davanti all'entrata di casa un altro mucchio di letame.
Daria Heikinen

"Una nazista vive qui". Imbrattata la porta di casa di una giovane attivista russa che lotta contro la guerra in Ucraina (Foto tratta dal profilo Instagram di Darya Kheikinen)

La storia è raccontata dalla stessa attivista russa, che su Instagram ha pubblicato le foto del portone e degli atti vandalici subiti. Darya Kheikinen, la fondatrice di 'Mayak', un movimento socio-politico di opposizione, da quando è iniziata la guerra in Ucraina lo scorso 24 febbraio non ha mai smesso di lottare per chiedere la fine di quel conflitto. Nel suo movimento Darya e gli altri attivisti non si occupano solo di Ucraina, ma anche di diritti umani, diritti all'assistenza sanitaria e altri temi sociali. Domenica 27 marzo Darya Kheikinen è tornata a casa e "per la seconda volta consecutiva", come racconta lei stessa su Instagram, qualche vandalo sostenitore della propaganda del Cremlino le aveva imbrattato la porta di casa con vernice rossa e verde e "aveva incollato sul portone di casa dei fogli con le scritte: 'Sappiamo cosa hai fatto!', 'Il nazismo non si dimentica' e 'Una nazista finlandese vive qui!'". "Inoltre - racconta ancora la giovane attivista - i vandali hanno riempito le serrature di schiuma e di nuovo hanno lasciato un mucchio di letame sotto la porta".
Daria Heikinen

Le scritte e il mucchio di letame scaricato davanti alla porta di casa di Darya Kheikinen (Foto tratta dal profilo Instagram di Darya Kheikinen)

A differenza di quello che le era successo il giorno prima, questa volta i vandali hanno riportato sui fogli affissi al portone il cognome dell'attivista. "Posso presumere che ciò sia dovuto al fatto che mi sono rifiutata di mangiare me*** in silenzio", ha detto Darya Kheikinen su Instagram, riferendosi al fatto che anche il giorno prima, quando per la prima volta i vandali le avevano imbrattato il portone di casa, l'attivista non è rimasta in silenzio e ha denunciato l'accaduto con un altro post su Instagram. "Quel post però è stato bloccato da Instagram perché incitava alla violenza", fa sapere l'attivista. Darya Kheikinen non ha idea di chi sia il responsabile di quegli atti vandalici, visto che - come ha dichiarato lei stessa alla Bbc - "le uniche persone che conoscono il mio indirizzo sono i miei genitori e la polizia". "Probabilmente tutto ciò è successo - ha ancora spiegato l'attivista alla Bbc - a causa delle mie dichiarazioni pubbliche contro la guerra e viste le mie opinioni di opposizione" alla propaganda del Cremlino. E infatti, il riferimento al nazismo che si è trovata sul portone riflette proprio le affermazioni di Mosca e del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin secondo il quale "il governo ucraino è guidato da nazisti" e "l'operazione militare speciale" in Ucraina si è resa necessaria per "denazificare" il Paese.
 
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Darya Kheikinen però non ha paura. "Non posso dire che mi abbia spaventato. In realtà, lo trovo divertente. Immagina un idiota che trascina un sacco di letame su per le scale fino all'undicesimo piano, e lo fa per due sere di seguito!", ha commentato l'attivista alla Bbc. Sotto al suo post su Instagram sono tanti i commenti e i messaggi di vicinanza. "Sono ucraino e sono con te", scrive qualcuno. "Non temere, siamo con te e per te", le scrive un'amica. "Darya, sei la mia nuova eroina - scrive Natalia - Guardo i giovani russi così belli e coraggiosi come te e ho lacrime di gioia. Grazie mille. Le nostre famiglie in Russia non ci ascoltano. Ma so che persone come te costruiranno una Russia nuova e libera! Sei una vera eroina! Mi inchino a te". Concludiamo con un altro commento riportato sotto al post di Instagram della giovane attivista russa: "Nel secolo scorso, in un Paese vicino, sulle porte di casa veniva scritto 'Hier leben Juden!' ('Qui vivono gli ebrei', in italiano). Altro secolo, altre parole. Ma la motivazione dei vandali è la stessa".