Kim Puch e la foto simbolo della guerra in Vietnam: la napalm girl riabbraccia Nick Ut

di LETIZIA CINI -
5 maggio 2022
La 'napalm girl' di Ut torna a dire no a ogni guerra

La 'napalm girl' di Ut torna a dire no a ogni guerra

L’8 giugno 1972 un aereo a caccia di vietcong sgancia le bombe al napalm sulla popolazione di Trang Brang. Il reporter Nick Ut immortala l’orrore della guerra nel corpo della bimba nuda in primo piano: quella bambina si chiama Kim Phuc ed ha 9 anni. Sarà lui a portarla in ospedale e a renderla 'immortale' con la forza di quella drammatica immagine, capace di raccontare molto più di un milione di parole. La bambina ritratta mentre fuggiva in lacrime dal suo villaggio vietnamita dopo un bombardamento al napalm è diventata infatti il simbolo stesso di quella guerra.

Kim Puch (59 anni), la 'napalm girl' ritratta da Nick Ut torna a dire no a ogni guerra (foto Ansa)

Lei, oggi 59enne, vive negli Stati Uniti e nel 2009 ha incontrato per la prima volta a Washington il 'suo’ fotografo che, grazie a quello scatto, vinse il Pulitzer. A cinquant’anni di distanza la sua foto torna ad agitare le nostre coscienze grazie a 'From Hell to Hollywood' ed i due protagonisti sono ancora fianco a fianco in occasione della mostra fotografica  che domani, venerdì 6 maggio alle 17, sarà inaugurata alla presenza di fotografo Nick Ut, Kim Phuc Phan Thi e i curatori della mostra Ly thi Thanh Thao e Sergio Mandelli (aperta al pubblico fino al 31 maggio all’interno dello spazio IsolaSet di Palazzo Lombardia, a Milano).

Nick Ut, il ricordo di quella drammatica mattina

Kim Puch (59 anni), la 'napalm girl' ritratta da Nick Ut (con lei nella foto Ansa) torna a dire no a ogni guerra

Un nuovo incontro, quindi, dopo quel drammatico primo giorno, che ora il fotografo ricorda così: “Ero sulla ‘Route 1’ alle 8 del mattino - racconta Nick Ut - ho visto tante bombe sganciate vicino al tempio dove si trovava Kim. Un elicottero ha sganciato due bombe su una pagoda. E subito dopo quelle al napalm. Ho pensato che non ci fossero sopravvissuti, poi ho visto tante persone uscire dal fumo nero: anziani, donne, bambini. E Kim che correva”. La stessa Kim appare sia in diverse delle immagini in mostra a Milano, scattate sia ai tempi del conflitto, sia in una fase successiva della sua vita, quando il fotoreporter la incontrò di nuovo ormai adulta.

L'emozione di Kim Phuc, 'Napalm girl'

Vietnam, Nick Ut che, grazie a quello scatto, vinse il Pulitzer

L'orrore della guerra: è con questo scatto datato 8 giungo 1972 che il fotografo Nick Ut vinse il Pulitzer

“Non so bene come io sia sopravvissuta e come io sia qui. - spiega Kim Phuc - . La mia storia è cominciata con un bombardamento e una foto. Io sono solo uno di quei bambini che hanno sofferto e soffrono nelle guerre. Un’icona. Come la mia foto. Sono diventata un simbolo della guerra a seguito di quello scatto. È cominciata così la mia vita di testimonianza. La prima volta che ho visto la mia foto, con me nuda, sono rimasta scioccata. Mi sono sentita così in imbarazzo, così vulnerabile. In seguito ho affrontato tanto dolore, traumi, incubi. L’arte della vita è vivere con amore, speranza e perdono perché solo questo può davvero cambiare il mondo”. “In questi giorni più che mai questa mostra è importante per ricordare all’umanità la tragedia della guerra - ha sottolineato il curatore Ly Thi Thanh Thao - . La foto di Kim Phuc torna, a distanza di 50 anni, ad agitare le nostre coscienze. Spero dunque che ‘From Hell to Hollywood’ possa rappresentare un contributo concreto di Regione Lombardia alla voce universale che oggi chiede insistentemente di far cessare la guerra in Ucraina”. Nel 2019  Kim Phuc è stata ospite per la prima volta nella tv italiana,  in esclusiva di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa: ambasciatrice Unesco, Phan Thi Kim Phúc, oggi 59enne con sei lauree honoris causa e numerosi riconoscimenti internazionali, raccontò la storia della sua vita, dalla quotidianità del villaggio di Trang Bang (Vietnam del Sud) a quel fatidico giorno, quando fu portata all’ospedale di Saigon dove fu curata per quattordici mesi e dimessa dopo diciassette interventi. Il 10 settembre 2019 ha pubblicato la sua autobiografia, Il fuoco addosso, edizione Scripsi. “

La mostra ‘From Hell to Hollywood’

Kim Puch (59 anni), la 'napalm girl' ritratta da Nick Ut (con lei nella foto Ansa) torna a dire no a ogni guerra

Sessantuno fotografie del fotoreporter dell’Associated Press Nick Ut, una delle più grandi agenzie fotografiche al mondo, saranno in mostra a Palazzo Lombardia dal 6 al 31 maggio. L’esposizione dal titolo ‘From Hell to Hollywood’ ripercorre la carriera di Ut a cinquant’anni dallo scatto che gli valse il Premio Pulitzer nel 1973, ‘Napalm girl’, simbolo della guerra in Vietnam. appuntamento che ripercorre l’intera carriera a cinquant’anni dallo scatto che gli valse il Premio Pulitzer nel 1973. Si tratta della famosa ‘Napalm girl’ foto simbolo della guerra in Vietnam. L’esposizione fotografica - nata dalla conoscenza personale della curatrice Ly Thi Thanh Thao con Kim Phuc Phan Thi risalente ai tempi dell’Università in Vietnam e fortemente voluto dall’assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli - procede lungo due filoni narrativi: da una parte si presentano gli orrori del conflitto vietnamita che prendono forma attraverso le immagini delle distruzioni, dei civili in fuga e degli eserciti in azione, culminanti con la sequenza che ha portato ad uno degli scatti più famosi della storia della fotografia. Dall’altra la modernità degli Stati Uniti, dove Nick Ut si è trasferito nel 1975, è rappresentata dalla contrapposizione tra i lustrini e luccichii di Los Angeles e una quotidianità popolata da homeless, proteste cittadine e incendi dolosi.

Le istituzioni: un messaggio contro la guerra

Nick Ut, uno degli scatti esposti a Milano alla mostra   ‘From Hell to Hollywood’, che ripercorre la carriera del fotografo a cinquant’anni dalla fotografia che gli valse il Premio Pulitzer nel 1973

“Regione Lombardia - ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana- ha voluto fortemente portare a Palazzo Lombardia il talento e il genio di Nick Ut per incoraggiare la conoscenza degli eventi che hanno segnato la storia recente e sollecitare una riflessione sull’insensata bestialità della guerra. A cinquant’anni di distanza udiamo ancora l’urlo straziante e disperato di quella bambina, divenuta simbolo dell’orrore della violenza. Oggi più che mai abbiamo il dovere di aprire gli occhi di fronte a quel grido di dolore, condannando ogni forma di conflitto e adoperandoci, ogni giorno, per la pace”. “Regione Lombardia - ha evidenziato l’assessore Stefano Bruno Galli - è onorata e orgogliosa di ospitare la prima mostra in Italia di questo straordinario fuoriclasse dell’attimo fuggente. Non appena si è presentata l’occasione, nemmeno una frazione di secondo di esitazione per decidere di organizzare la mostra. Si tratta di una retrospettiva che espone i più celebri scatti di Nick Ut. Per una semplice questione di spazio, non ambisce certo a rappresentare integralmente una carriera così lunga e densa, così significativa e ricca di immagini e di scenari. Se le foto della guerra in Vietnam hanno conferito a Nick Ut la fama mondiale il suo infaticabile e talentuoso occhio ha infatti continuato a viaggiare e a rendere testimonianza del mondo che si presentava davanti a lui”, ha concluso Galli.