XSport Challenge: da Glasgow a Limestre in bici per Dynamo Camp

Una maratona di solidarietà a pedali. Jury Chechi testimonial dell’iniziativa promossa da Pharmaguida a sostegno dei bambini malati gravi

di MARIANNA GRAZI
16 novembre 2023

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Quando lo sport si mette a servizio dei più piccoli. Di bambini con malattie gravi o croniche, in particolare. È così che la sfida diventa ancora più impegnativa e allo stesso tempo fondamentale. Si è chiusa il 15 novembre la XSPORT Challenge 2023, iniziativa benefica diventata internazionale che coinvolge un team di atleti italiani, che si sono messi in gioco per gareggiare in competizioni ciclistiche a sostegno della Onlus Dynamo Camp.
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I ciclisti, capitanati da Massimiliano Lelli e Jury Chechi, che hanno partecipato alle XSPORT Challenge arrivati a Limestre (PT)

A capitanare la squadra azzurra il campione olimpico Jury Chechi e dal ciclista Massimiliano Lelli che mercoledì hanno raggiunto i responsabili della onlus per consegnare l'assegno di oltre 10mila euro, raccolti per sostenere le attività di terapia ricreativa rivolte ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 17 anni. "Abbiamo portato a termine queste quattro tappe con la finale al Mondiale di Glasgow e abbiamo ricavato una somma che oggi doniamo a Dynamo Camp per il terzo anno consecutivo. Siamo molto contenti di contribuire, anche con una somma di piccola entità”.

La Terapia Ricreativa

Quest'ultima, situata in mezzo al verde di un'oasi Wwf a Limestre, in provincia di Pistoia, è diventata un modello di fondazione per il sociale, in quanto offre gratuitamente programmi ricreativi a bambini e adolescenti malati gravi o cronici, coinvolgendo anche le loro famiglie. I programmi sono strutturati secondo il modello della Terapia Ricreativa Dynamo, che propone momenti di svago e di divertimento, ma ha soprattutto il fine di stimolare le capacità dei bambini rafforzando, al contempo, la fiducia in loro stessi.
 
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L’attività sportiva e in generale quella all’aria aperta è importante per tante ragioni. Una fra tutte è perché comunque si parla di bambini che normalmente non hanno un accesso facilitato a questo tipo di attività o che hanno periodi in cui per loro è molto difficile fare sport", sottolinea Vito Nigro, direttore operativo. "Qui al camp uno dei due filoni, e uno è proprio quello sportivo: abbiamo l’arrampicata, il tiro con l’arco, la piscina, i giochi con i cani. Di conseguenza, attraverso queste attività, i bambini vanno oltre quelle che sono le loro aspettative. Per dirti, l’arrampicata è un po’ il simbolo della terapia ricreativa che è il nostro metodo. Per cui fare cose che per condizione mai avresti pensato di fare ti porta a fare un ragionamento ulteriore: quante altre cose pensavo di non poter fare e invece posso? Grazie all’attività sportiva e alle sfide che poniamo loro in quest’ambito questa cosa avviene e tanti fanno esperienze mai ipotizzate prima”. Per tutto il team della onlus, in questo ambizioso compito di far superare i propri limiti a questi ragazzi, avere un supporto non solo simbolico da parte di un’azienda come Pharmaguida e di grandi campioni pronti a mettersi in gioco per contribuire alla causa è importantissimo. “Con le sfide riusciamo a fare tanto. Jury parlava di piccola entità: in realtà non c’è una piccola o una grande somma, la cosa importante per noi è crederci, si può donare anche poco ma è fondamentale credere nel progetto, farne parte.
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I ciclisti con Vito Nigro e lo staff di Dynamo Camp

A noi fa piacere anche la donazione di chi non ci conosce, però il nostro metodo è improntato nel coinvolgere le persone. Si parla di sfide, di quelle coi ragazzi ma in questo caso va al di là: il continuo mettersi a confronto, essere coinvolti, vuol dire fare parte del progetto”.

Il contributo di Pharmaguida

L’iniziativa “XSPORT Challenge”, con l’hashtag #xsportchallenge, è stata realizzata grazie al contributo di Pharmaguida, azienda farmaceutica italiana che da circa 20 anni opera nel settore della salute, sempre attenta e vicina alle esigenze dei più giovani. Per il founder Nicola Guida "il diritto alla felicità non deve essere mai negato, soprattutto ai bambini meno fortunati. Attraverso lo sport, infatti, abbiamo trovato un modo diretto e divertente per regalare un sorriso a tutti i bambini seguiti da Dynamo e alle loro famiglie”.
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Enrico Guida, Direttore Marketing di Pharmaguida, azienda che ha scelto di sostenere questa importante iniziativa sociale

“Questo sodalizio è nato per promuovere la nostra linea sportiva – spiega quindi Enrico Guida –. Nati come azienda pediatrica e ginecologica, poi abbiamo deciso di espanderci. Quindi abbiamo scelto Jury come ambassador per promuovere la linea XSport (integratori in flaconcini e barrette) e ci siamo inventati le challenge che nei tre anni sono sempre un po’ cambiate. Abbiamo dato priorità al ciclismo, prima in ambito nazionale e poi internazionale quest’anno”.

La XSPORT Challenge 2023

Ogni tappa della XSPORT Challenge è stata raccontata sul sito ufficiale e sui canali social con l'hashtag #xsportchallenge. La novità di questa ultima edizione di XSPORT Challenge è stata  la partecipazione degli atleti in diverse competizioni ciclistiche internazionali, per lo più facenti parte del calendario UCI Gran Fondo World Series. “Per me scegliere di partecipare a XSPORT Challenge è stata una conseguenza naturale della passione per questo sport, il ciclismo, e dal piacere di mettersi in gioco in maniera assolutamente goliardica però anche nelle varie competizioni, divertendosi e cercando di superare i propri limiti – dice Jury Chechi –. L’idea era anche quella di confrontarci con altri, com’è successo con il Campionato del Mondo, vestire la maglia azzurra è sempre una bella emozione. Abbiamo quindi unito questa passione insieme al fare un qualcosa per Dynamo Camp che fa un lavoro straordinario per famiglie e bambini”. Gli fa eco il campione di ciclismo Massimiliano Lelli: “Da quando ho lasciato il mondo agonistico mi sono sempre impegnato per questo tipo di eventi, per dare una mano in ambito sociale.
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Jury Chechi, ex ginnasta olimpico, ha trovato nel ciclismo una nuova passione per contribuire anche nel sociale

Questi aspetti qua sono parti di me: parlando con Jury e con Enrico mi sono messo a disposizione, anche perché c’erano prove (come quella di Dubai) in cui c’era la responsabilità di qualificarsi e io in questi casi cerco di mettere in campo la mia esperienza. Devo dire che questi atleti sono molto forti e bravi, è stata quasi una passeggiata per me, ma alla fine penso che il messaggio dovesse essere tutt’altro, quello di essere a fianco per tre anni consecutivi a un progetto in cui crediamo e che alla fine abbiamo portato a termine”.

Un sogno per il futuro

"Siccome la cosa ci ha un po' gasato – conclude l'ex ginnasta ormai convertito anche ai pedali – dobbiamo trovare il modo di organizzare qualcosa anche per il prossimo anno. Il Mondiale nel 2024 è in Danimarca e ci piacerebbe trovare il modo di sfidarci e sfidare questo obiettivo e contribuire ancor di più alla causa".