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Home » Economia » Migrazioni e pari opportunità nel lavoro: l’impegno del forum di Global Compact Network

Migrazioni e pari opportunità nel lavoro: l’impegno del forum di Global Compact Network

Il 19 e 20 ottobre a Bari i lavori incentrati sulla garanzia di occupazione dignitosa alle popolazioni reduci da migrazioni: un obiettivo che riveste interesse per tutte le componenti sociali. Cinque tavoli tematici su Diritti umani, condizione dei rifugiati e inclusione

Domenico Guarino
18 Ottobre 2021
L'economia circolare per il rilancio green dell'industria: la chimica verde per la chiusura del ciclo dei rifiuti. Marco Frey, Coordinatore Laboratorio sulla Sostenibilità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna. 11 Ottobre 2021 PisaANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

L'economia circolare per il rilancio green dell'industria: la chimica verde per la chiusura del ciclo dei rifiuti. Marco Frey, Coordinatore Laboratorio sulla Sostenibilità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna. 11 Ottobre 2021 PisaANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

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Stimolare il confronto e l’approfondimento sul tema Migrazioni attraverso la garanzia di pari opportunità di assunzione, crescita e sviluppo, carriera, in vista degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che richiede agli attori politici, economici e sociali di impegnarsi in ogni parte del mondo per garantire condizioni di lavoro dignitoso a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici, riservando particolare attenzione alla situazione dei migranti.
E’ questo l’obiettivo della sesta edizione dell’Italian Business & SDGs Annual Forum, che quest’anno si svolgerà a Bari il 19 e 20 ottobre 2021 presso la Camera di Commercio in Corso Cavour, 2 (evento in presenza ma sarà possibile partecipare anche tramite collegamento in videoconferenza).

L’Italian Business & SDGs Annual Forum, promosso dall’UN Global Compact Network Italia con il supporto di Andriani S.p.A. Società Benef, mette nel mirino una tematica quantomai attuale e strategica per il futuro del nostro Paese, alle prese con l’uscita dalla pandemia. Sarà dunque un’occasione di dialogo e confronto tra rappresentanti del mondo delle aziende, delle Istituzioni, della società civile, di enti accademici e di ricerca, sul ruolo che il settore privato è chiamato a giocare.

Garantire condizioni di lavoro dignitoso a tutti i lavoratori in generale, e in particolare ai migranti, è infatti riconosciuto dall’Onu come specifica responsabilità delle imprese sia a livello di headquarter, che nelle catene di fornitura. Il lavoro dignitoso è, infatti, fondamentale per il raggiungimento di un futuro più prospero e sostenibile, poiché crea vantaggi non solo per i singoli lavoratori e per le loro famiglie ma per tutta l’economia locale, contribuendo a raggiungere anche altri obiettivi globali, quali: SDG 1 – Eliminazione della povertà, SDG 4 – Educazione di qualità, SDG 10 – Riduzione delle disuguaglianze, SDG 16 – Pace, Giustizia e Istituzioni forti.

 

Lavorano 150 milioni  di migranti su 244

 

Secondo le recenti stime globali dell’ILO – International Labour Organization – sull’immigrazione, dei 244 milioni di migranti internazionali oltre 150 milioni risultano impiegati nella forza lavoro globale. Una massa di persone in grado di generare un grande impatto sulle società ospitanti, che va valutato sia nel senso dei fenomeni in virtù dei quali viene messa in moto ( disuguaglianze sociali ed economiche, eventi climatici estremi, guerre, carestie, epidemie etc), sia sotto il profilo delle condizioni generate dall’accoglienza, sia per quello che riguarda il rapporto con le dinamiche occupazionali.

L’Un Global Compact, di cui il Network italiano è emanazione, stimola attraverso i suoi programmi e le sue attività una trasformazione delle imprese orientata a una crescente inclusività che si traduca, anche, ma non solo, in una maggior propensione a reclutare lavoratori migranti sulla base delle loro competenze specifiche; tutto ciò riservando particolare attenzione alle “soft skills” (competenze trasversali) connesse alla stessa esperienza migratoria e a valorizzare strategicamente l’espressione della diversità di cui essi sono portatori e in cui spesso risiede il loro potenziale”, afferma Marco Frey, presidente dell’Un Global Compact Network Italia.

I lavori del forum si apriranno il 19 con gli interventi istituzionali di Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia e Eugenio Di Sciascio, Vice Sindaco, Comune di Bari, accompagnati da Alessandro Ambrosi, Presidente della Camera di Commercio di Bari. Seguirà la presentazione dei risultati della Ricerca “Difficoltà e opportunità di inclusione degli stranieri in azienda” da parte di Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos, istituto che ha realizzato l’indagine per conto e in collaborazione con il Network italiano del Global Compact. Lo studio è orientato ad approfondire il tema dell’inclusione degli stranieri all’interno delle aziende attive sul territorio nazionale; l’eventuale impatto della pandemia di Covid-19 sull’impegno per il people management degli attori business coinvolti; la presenza al livello organizzativo di programmi di responsabilità sociale d’impresa volti alla valorizzazione delle differenze.

 

Cinque focus tematici

 

Si approfondiranno poi in chiave analitica i seguenti cinque focus tematici: – Diritti Umani e del Lavoro nel contesto agrifood italiano; – Le imprese e la due diligence sui Diritti Umani; – Imprese multiculturali, imprenditorialità migrante e migrazione circolare delle competenze; – Imprese e inclusione dei rifugiati; – Competenze e cultura interna per l’inclusione dei migranti.

Alla discussione prenderanno parte rappresentanti istituzionali del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’AICS – Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e di organizzazioni internazionali quali ILO, UNHCR, OIM. Interverranno, inoltre, esperti e professionisti dei temi della Corporate Sustainability e del People Management & Inclusion (Università degli Studi di Bari Aldo Moro e AIDP – Associazione italiana per la Direzione del Personale). Infine, Andriani S.p.A. Società Benefit, Enel, Alce Nero, Bolton Food/Oxfam Italia, New Cold System, FabCube, Brembo, Reale Group, Princes Industrie Alimentari condivideranno le loro pratiche aziendali virtuose.

Il dibattito sarà moderato da Daniela Bernacchi, segretario generale, Un Global Compact Network Italia. Il secondo giorno di Forum sarà completamente dedicato all’approfondimento in gruppi di lavoro multistakeholder ed alla definizione delle priorità strategiche e tematiche per l’anno 2022 dell’UN Global Compact Network Italia.

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L’adolescente originaria della regione dell’Arkhangelsk (che si trova a nord-ovest della Russia) da alcuni mesi si trova agli arresti domiciliari, nell’appartamento della madre a Severodvinsk. Un dispositivo di localizzazione, che le hanno applicato alla caviglia, ne traccia ogni spostamento: non è autorizzata ad accedere a Internet né a comunicare con l’esterno.

La ragazza è stata definita terrorista ed estremista e messa sullo stesso piano di talebani e appartenenti a Isis e al Qaeda. La sua colpa? Aver condiviso su Instagram una storia sull’esplosione del ponte di Crimea in ottobre scorso, criticando la Russia per aver invaso l’Ucraina. La studentessa Krivtsova, secondo quanto riporta la Cnn, “sta anche affrontando accuse penali per aver screditato l’esercito russo in un presunto repost critico della guerra in una chat studentesca sul social network russo Vk”. 

Le posizioni dell’allieva della scuola di scienze sociali dell’Università federale dell’Artico (Narfu) in merito all’invasione della Russia in Ucraina sono ben chiare, tanto che la giovane si è tatuata sulla caviglia la faccia del presidente russo Vladimir Putin su un corpo di un ragno. Accanto, la parole “il Grande Fratello ti sta guardando”.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #russia
Stimolare il confronto e l’approfondimento sul tema Migrazioni attraverso la garanzia di pari opportunità di assunzione, crescita e sviluppo, carriera, in vista degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che richiede agli attori politici, economici e sociali di impegnarsi in ogni parte del mondo per garantire condizioni di lavoro dignitoso a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici, riservando particolare attenzione alla situazione dei migranti. E' questo l’obiettivo della sesta edizione dell’Italian Business & SDGs Annual Forum, che quest’anno si svolgerà a Bari il 19 e 20 ottobre 2021 presso la Camera di Commercio in Corso Cavour, 2 (evento in presenza ma sarà possibile partecipare anche tramite collegamento in videoconferenza). L’Italian Business & SDGs Annual Forum, promosso dall’UN Global Compact Network Italia con il supporto di Andriani S.p.A. Società Benef, mette nel mirino una tematica quantomai attuale e strategica per il futuro del nostro Paese, alle prese con l’uscita dalla pandemia. Sarà dunque un’occasione di dialogo e confronto tra rappresentanti del mondo delle aziende, delle Istituzioni, della società civile, di enti accademici e di ricerca, sul ruolo che il settore privato è chiamato a giocare. Garantire condizioni di lavoro dignitoso a tutti i lavoratori in generale, e in particolare ai migranti, è infatti riconosciuto dall’Onu come specifica responsabilità delle imprese sia a livello di headquarter, che nelle catene di fornitura. Il lavoro dignitoso è, infatti, fondamentale per il raggiungimento di un futuro più prospero e sostenibile, poiché crea vantaggi non solo per i singoli lavoratori e per le loro famiglie ma per tutta l’economia locale, contribuendo a raggiungere anche altri obiettivi globali, quali: SDG 1 - Eliminazione della povertà, SDG 4 - Educazione di qualità, SDG 10 - Riduzione delle disuguaglianze, SDG 16 - Pace, Giustizia e Istituzioni forti.  

Lavorano 150 milioni  di migranti su 244

  Secondo le recenti stime globali dell’ILO – International Labour Organization – sull’immigrazione, dei 244 milioni di migranti internazionali oltre 150 milioni risultano impiegati nella forza lavoro globale. Una massa di persone in grado di generare un grande impatto sulle società ospitanti, che va valutato sia nel senso dei fenomeni in virtù dei quali viene messa in moto ( disuguaglianze sociali ed economiche, eventi climatici estremi, guerre, carestie, epidemie etc), sia sotto il profilo delle condizioni generate dall’accoglienza, sia per quello che riguarda il rapporto con le dinamiche occupazionali. L’Un Global Compact, di cui il Network italiano è emanazione, stimola attraverso i suoi programmi e le sue attività una trasformazione delle imprese orientata a una crescente inclusività che si traduca, anche, ma non solo, in una maggior propensione a reclutare lavoratori migranti sulla base delle loro competenze specifiche; tutto ciò riservando particolare attenzione alle “soft skills” (competenze trasversali) connesse alla stessa esperienza migratoria e a valorizzare strategicamente l’espressione della diversità di cui essi sono portatori e in cui spesso risiede il loro potenziale”, afferma Marco Frey, presidente dell’Un Global Compact Network Italia. I lavori del forum si apriranno il 19 con gli interventi istituzionali di Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia e Eugenio Di Sciascio, Vice Sindaco, Comune di Bari, accompagnati da Alessandro Ambrosi, Presidente della Camera di Commercio di Bari. Seguirà la presentazione dei risultati della Ricerca “Difficoltà e opportunità di inclusione degli stranieri in azienda” da parte di Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos, istituto che ha realizzato l’indagine per conto e in collaborazione con il Network italiano del Global Compact. Lo studio è orientato ad approfondire il tema dell’inclusione degli stranieri all’interno delle aziende attive sul territorio nazionale; l’eventuale impatto della pandemia di Covid-19 sull’impegno per il people management degli attori business coinvolti; la presenza al livello organizzativo di programmi di responsabilità sociale d’impresa volti alla valorizzazione delle differenze.  

Cinque focus tematici

  Si approfondiranno poi in chiave analitica i seguenti cinque focus tematici: – Diritti Umani e del Lavoro nel contesto agrifood italiano; – Le imprese e la due diligence sui Diritti Umani; – Imprese multiculturali, imprenditorialità migrante e migrazione circolare delle competenze; – Imprese e inclusione dei rifugiati; – Competenze e cultura interna per l’inclusione dei migranti. Alla discussione prenderanno parte rappresentanti istituzionali del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’AICS – Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e di organizzazioni internazionali quali ILO, UNHCR, OIM. Interverranno, inoltre, esperti e professionisti dei temi della Corporate Sustainability e del People Management & Inclusion (Università degli Studi di Bari Aldo Moro e AIDP – Associazione italiana per la Direzione del Personale). Infine, Andriani S.p.A. Società Benefit, Enel, Alce Nero, Bolton Food/Oxfam Italia, New Cold System, FabCube, Brembo, Reale Group, Princes Industrie Alimentari condivideranno le loro pratiche aziendali virtuose. Il dibattito sarà moderato da Daniela Bernacchi, segretario generale, Un Global Compact Network Italia. Il secondo giorno di Forum sarà completamente dedicato all’approfondimento in gruppi di lavoro multistakeholder ed alla definizione delle priorità strategiche e tematiche per l’anno 2022 dell’UN Global Compact Network Italia.
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