Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Basta occhi maschili dietro la macchina da presa. Netflix e Accademia del Cinema lanciano l’ingresso delle donne nei film e nei serial

Basta occhi maschili dietro la macchina da presa. Netflix e Accademia del Cinema lanciano l’ingresso delle donne nei film e nei serial

Una giuria di Maestri e Maestre selezionerà le domande per la formazione di registe, montatrici, direttrici della fotografia e foniche. Per quattro, la proposta di lavorare in un film o serie tv Netflix. De Rosa: "Quando i personaggi femminili non sono portatori di azione oppure sono oggettivizzati, il regista è maschio"

Sofia Francioni
28 Giugno 2021
Share on FacebookShare on Twitter

Se nel cinema di oggi lo sguardo è prevalentemente maschile, quello di domani forse sarà più pluralistico. A indirizzare la settima arte su questa strada è l’iniziativa di Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Netflix, che lanciano “Becoming Maestre – Un trampolino di lancio per una nuova generazione di professioniste nel cinema e nella serialità”. Un percorso di tutoraggio ad alto livello che consentirà a venti candidate under 35 di diventare registe, direttrici della fotografia, montatrici, montatrici del suono e foniche di mix e che darà a quattro di loro la possibilità di ricevere una proposta di lavoro come assistenti su un film o serie Tv italiana in cui Netflix è coinvolta.

 

Maestre e Maestri in giuria

La selezione delle candidature (disponibili sul sito https://becomingmaestre.daviddidonatello.it/) sarà affidata a una giuria d’eccezione composta da Maestre e Maestri del cinema, che hanno vinto e/o ricevuto candidature ai Premi David di Donatello: Daniela Bassani, Luca Bigazzi, Esmeralda Calabria, Francesca Comencini, Ivan Cotroneo, Daria D’Antonio, Walter Fasano, Francesco Tumminello. A loro si aggiungeranno , per le fasi di selezione, Piera Detassis e Francesca Cima.
Il percorso “Becoming Maestre” della durata di 6 mesi, non full time, prevederà: sessioni di tutoraggio individuale e workshop di tutoraggio di gruppo (per ambito professionale), nelle quali le allieve avranno la possibilità di approfondire e sviluppare le competenze specifiche nella propria professione confrontandosi con le Maestre e i Maestri della propria disciplina; Masterclass collettive, che consentiranno alle allieve sia di approfondire la conoscenza dei mestieri che compongono la filiera della produzione cinematografica e seriale sia di fare rete, conoscendosi e interagendo tra loro, con la squadra di mentori e con altre grandi figure professionali del cinema e della serialità. A partecipare alle sessioni, inoltre, nel corso dei mesi saranno anche importanti personalità del cinema e della serialità, italiane e internazionali, che porteranno la loro testimonianza alle allieve di “Becoming Maestre”. Infine, il programma della masterclass comprenderà anche sessioni di coaching con esperti specializzati nella formazione.

 

Domizia De Rosa

Creatività più inclusiva: via con le donne

L’iniziativa è stata sviluppata come parte del fondo Netflix per la creatività inclusiva, istituito da Netflix che da quest’anno e per i prossimi 5 anni investirà 20 milioni di dollari annuali nella creazione di opportunità più inclusive dietro la macchina da presa e che, per il 2021, ha previsto di investire i primi 5 milioni di dollari in programmi volti a identificare donne di talento emergenti in tutto il mondo, fornendo loro il training necessario e aiutandole a trovare posti di lavoro. Per partecipare a “Becoming Maestre” è possibile inviare la propria candidatura fino al 31 luglio 2021 registrandosi al sito https://becomingmaestre.daviddidonatello.it/, dove sono disponibili anche i dettagli e i requisiti richiesti per partecipare alla selezione. Le sessioni di tutoraggio individuale, i workshop di tutoraggio per categoria e le masterclass collettive si svolgeranno indicativamente tra novembre 2021 e aprile 2022. Inoltre, tenendo conto dell’attuale situazione sanitaria, il percorso di formazione è al momento previsto di tipo ibrido con sessioni online e alcune  in presenza per favorire il networking e lo scambio di esperienze tra le candidate dei vari ambiti professionali e le Maestre e i Maestri.

 

“Nell’ultimo decennio solo il 9% dei film diretto da registe”

“Nel cinema lo sguardo dietro la macchina da presa è ancora prevalentemente maschile. Possiamo accorgercene mentre guardiamo un film, osservando i corpi femminili: se sono oggettivizzati e se i loro personaggi non sono portatori di azione, lo sguardo dietro la macchina da presa è maschile”.

A parlare è Domizia De Rosa, presidentessa e socia-fondatrice di Women in Film, Television & Media Italia, associazione che in Italia nasce nel 2018 per riportare in primo piano i temi della parità di genere nell’industria dell’audiovisivo e per creare un network che valorizzi la professionalità femminile in questo settore. “Ma oltre alle pellicole, se i film non dovessero bastare, per accorgerci della disparità nell’audiovisivo sarà sufficiente guardare ai dati”, anche quelli aggiornati al 2021. Nell’ultimo anno, infatti, dei 145 film sottoposti al giudizio dei giurati del David di Donatello, soltanto il 12% erano realizzati da registe. Nel 2020 erano invece il 13% sul totale dei film usciti al cinema e sulle piattaforme. “Da un’analisi storica, che abbiamo presentato al festival di Venezia, è risultato inoltre che nel decennio 2008-2018 di tutti i film usciti in sala soltanto il 9% è stato creato da registe”.

Una disparità di sguardi, che l’iniziativa Becoming Maestre cerca di riequilibrare, “molto grave se pensiamo che ciò che vediamo va a costruire il nostro immaginario – conclude De Rosa – Il cinema, la tv e gli altri media sono infatti sì un riflesso della nostra società, ma sono anche un modo cambiarla, per rafforzare certe convinzioni o instillare dubbi”.

Potrebbe interessarti anche

Un nuovo portale internet per facilitare le adozioni degli amici a quattro zampe
Lifestyle

Cani e gatti, adozioni più facili e consapevoli

25 Marzo 2023
La direttrice d’orchestra pratese Vanessa Benelli Mosell (35 anni)
Spettacolo

Vanessa Benelli Mosell: “In Italia la musica è cambiata”

24 Marzo 2023
L'indagine Dove Body Love 2023 rivela che i più colpiti dagli haters sui social e nella vita sono donne e giovani
Lifestyle

Skin shaming: la cura di sé è il miglior antidoto di benessere

28 Marzo 2023

Instagram

  • In Cina è nata un’app per mandare baci a distanza.

MUA è il dispositivo creato dalla startup cinese di proprietà di Zhao Jianbo che simula i baci. La macchina - il cui nome si ispira al tipico suono che si fa quando si manda un bacio - si compone di labbra finte in silicone che si collegano al cellulare e, attraverso uno scambio di dati, simulano il gesto d’amore. 

💖E tu? saresti disposto a usare Mua per dare un bacio?

#lucenews #lucelanazione #mua #cina #bacistellari ellari
  • Partigiana, romanziera e confidente di Sartre: vi dice qualcosa il nome Alba de Céspedes? Forse no, ed è del tutto normale. Perché la scrittrice e poetessa italo cubana è rimasta sconosciuta al grande pubblico per troppo tempo. Ma per fortuna di recente si stanno sempre più riscoprendo le esponenti femminili di uno dei movimenti letterari più entusiasmanti del XX secolo, il neorealismo italiano del dopoguerra. E se nel 2018 l’editore Daunt ha iniziato la sua vitale opera di promozione di Natalia Ginzburg, ora grazie a Pushkin ‘rinasce’ de Céspedes. Donne famose in vita e poi dimenticate, che tornano a far sentire la loro voce anche attraverso moderne colleghe di penna come Elena Ferrante, l
  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Se nel cinema di oggi lo sguardo è prevalentemente maschile, quello di domani forse sarà più pluralistico. A indirizzare la settima arte su questa strada è l’iniziativa di Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello e Netflix, che lanciano “Becoming Maestre - Un trampolino di lancio per una nuova generazione di professioniste nel cinema e nella serialità”. Un percorso di tutoraggio ad alto livello che consentirà a venti candidate under 35 di diventare registe, direttrici della fotografia, montatrici, montatrici del suono e foniche di mix e che darà a quattro di loro la possibilità di ricevere una proposta di lavoro come assistenti su un film o serie Tv italiana in cui Netflix è coinvolta.  

Maestre e Maestri in giuria

La selezione delle candidature (disponibili sul sito https://becomingmaestre.daviddidonatello.it/) sarà affidata a una giuria d’eccezione composta da Maestre e Maestri del cinema, che hanno vinto e/o ricevuto candidature ai Premi David di Donatello: Daniela Bassani, Luca Bigazzi, Esmeralda Calabria, Francesca Comencini, Ivan Cotroneo, Daria D’Antonio, Walter Fasano, Francesco Tumminello. A loro si aggiungeranno , per le fasi di selezione, Piera Detassis e Francesca Cima. Il percorso “Becoming Maestre” della durata di 6 mesi, non full time, prevederà: sessioni di tutoraggio individuale e workshop di tutoraggio di gruppo (per ambito professionale), nelle quali le allieve avranno la possibilità di approfondire e sviluppare le competenze specifiche nella propria professione confrontandosi con le Maestre e i Maestri della propria disciplina; Masterclass collettive, che consentiranno alle allieve sia di approfondire la conoscenza dei mestieri che compongono la filiera della produzione cinematografica e seriale sia di fare rete, conoscendosi e interagendo tra loro, con la squadra di mentori e con altre grandi figure professionali del cinema e della serialità. A partecipare alle sessioni, inoltre, nel corso dei mesi saranno anche importanti personalità del cinema e della serialità, italiane e internazionali, che porteranno la loro testimonianza alle allieve di “Becoming Maestre”. Infine, il programma della masterclass comprenderà anche sessioni di coaching con esperti specializzati nella formazione.  
Domizia De Rosa

Creatività più inclusiva: via con le donne

L’iniziativa è stata sviluppata come parte del fondo Netflix per la creatività inclusiva, istituito da Netflix che da quest’anno e per i prossimi 5 anni investirà 20 milioni di dollari annuali nella creazione di opportunità più inclusive dietro la macchina da presa e che, per il 2021, ha previsto di investire i primi 5 milioni di dollari in programmi volti a identificare donne di talento emergenti in tutto il mondo, fornendo loro il training necessario e aiutandole a trovare posti di lavoro. Per partecipare a “Becoming Maestre” è possibile inviare la propria candidatura fino al 31 luglio 2021 registrandosi al sito https://becomingmaestre.daviddidonatello.it/, dove sono disponibili anche i dettagli e i requisiti richiesti per partecipare alla selezione. Le sessioni di tutoraggio individuale, i workshop di tutoraggio per categoria e le masterclass collettive si svolgeranno indicativamente tra novembre 2021 e aprile 2022. Inoltre, tenendo conto dell’attuale situazione sanitaria, il percorso di formazione è al momento previsto di tipo ibrido con sessioni online e alcune  in presenza per favorire il networking e lo scambio di esperienze tra le candidate dei vari ambiti professionali e le Maestre e i Maestri.  

"Nell'ultimo decennio solo il 9% dei film diretto da registe"

“Nel cinema lo sguardo dietro la macchina da presa è ancora prevalentemente maschile. Possiamo accorgercene mentre guardiamo un film, osservando i corpi femminili: se sono oggettivizzati e se i loro personaggi non sono portatori di azione, lo sguardo dietro la macchina da presa è maschile”. A parlare è Domizia De Rosa, presidentessa e socia-fondatrice di Women in Film, Television & Media Italia, associazione che in Italia nasce nel 2018 per riportare in primo piano i temi della parità di genere nell’industria dell’audiovisivo e per creare un network che valorizzi la professionalità femminile in questo settore. “Ma oltre alle pellicole, se i film non dovessero bastare, per accorgerci della disparità nell’audiovisivo sarà sufficiente guardare ai dati”, anche quelli aggiornati al 2021. Nell’ultimo anno, infatti, dei 145 film sottoposti al giudizio dei giurati del David di Donatello, soltanto il 12% erano realizzati da registe. Nel 2020 erano invece il 13% sul totale dei film usciti al cinema e sulle piattaforme. “Da un’analisi storica, che abbiamo presentato al festival di Venezia, è risultato inoltre che nel decennio 2008-2018 di tutti i film usciti in sala soltanto il 9% è stato creato da registe”. Una disparità di sguardi, che l’iniziativa Becoming Maestre cerca di riequilibrare, “molto grave se pensiamo che ciò che vediamo va a costruire il nostro immaginario - conclude De Rosa - Il cinema, la tv e gli altri media sono infatti sì un riflesso della nostra società, ma sono anche un modo cambiarla, per rafforzare certe convinzioni o instillare dubbi”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto