Polemiche sui social sulle palesi differenze tra i brand del fast fashion. Il post twittato da Sara, una ragazza che mette a confronto in foto due canotte identiche di due noti brand, con la medesima taglia indicata sul cartellino ma di dimensioni visibilmente differenti, riaccende i riflettori sulla questione dell'assenza di regolamentazione dell'attribuzione delle taglie sui cartellini.
Il post: prodotti simili, stessa taglia, vestibilità diverse
“Che taglia porti?” Un tempo rispondere ad una domanda così semplice non sarebbe stato un problema, non avrebbe creato titubanza, ma oggi giorno la questione sembra farsi sempre più delicata. A sollevare una nuova polemica sulle differenze – talvolta davvero notevoli e incomprensibili– che possono esistere tra una misura riportata sul cartellino di un marchio e la medesima riportata su quello di un altro, è stata Sara. Poche ore fa la ragazza ha infatti pubblicato su Twitter una foto che ritrae due top neri, uno di fianco all'altro, apparentemente dello stesso materiale e dello stesso modello, ma di dimensioni decisamente differenti. Eppure la misura indicata è la stessa. “La differenza tra una L di H&M e una L di Zara, ok“, è il commento pungente di Sara che possiamo leggere a didascalia della sua fotografia. In poco tempo il post è diventato virale e ha attirato decine di commenti da parte di utenti che raccontano di aver vissuto la medesima esperienza. “Ormai taglie completamente a caso”, commenta Edda; “Io non capirò mai le taglie di Zara. Porto una S e per me una XS veste come una M. Poi a volte lo stesso capo, stessa taglia (preso doppio) uno veste più largo e l'altro in modo giusto”, scrive Ily.La differenza tra una L di HM e una L di Zara ok pic.twitter.com/2joJg3JaO2
— Sara▽ (@sAEONIUM) September 6, 2023