Basilica di Aquileia tra le più inclusive d’Europa

Visite guidate per persone cieche, ipovedenti, con disabilità fisiche e cognitive: “Chiunque deve poter godere di così tanta bellezza”

26 ottobre 2024
Basilica di Aquileia

Frame del video "Una Basilica inclusiva" con suor Veronica Donatello, responsabile CEI per la pastorale delle persone con disabilità

Antichi mosaici di età romana e altre opere di riconosciuto valore contenute nella Basilica di Aquileia (Udine), sito Unesco, sono da oggi fruibili a persone non vedenti/ipovedenti e alle persone con disabilità cognitiva. Accanto, guide per persone con disabilità intellettive sono reperibili gratuitamente all'ingresso o scaricabili online; servizi di video guide con linguaggio Lis per persone non udenti saranno resi disponibili entro la fine del 2024.

È l'esito del progetto "Basilica di Aquileia per tutti”, realizzato in collaborazione con l’equipe Museo per tutti - L'abilità onlus, sviluppato in 24 mesi di ricerche e iniziative per rendere la Basilica di Aquileia “una delle Chiese più inclusive d'Europa”. Lo hanno detto oggi i promotori dell'iniziativa presentando le azioni che si sono affiancate all'eliminazione delle barriere architettoniche interne alla Basilica, dove sono anche disponibili sedie a rotelle per persone in visita. La Fondazione Socoba, Società Conservazione della Basilica di Aquileia, grazie al contributo della Regione Fvg, ha illustrato gli interventi che hanno reso un simbolo della storia paleocristiana, la Basilica Patriarcale di Aquileia, edificata poco dopo l'Editto di Costantino che concesse la libertà di culto nel 313 d.C., “emblema e riferimento contemporaneo di accoglienza, inclusione, accessibilità”.

“Basilica per tutti: chiunque deve poter gustare tanta bellezza, e sentirsi parte del patrimonio di storia, arte e spiritualità di una città dalle radici millenarie” spiega Andrea Bellavite, Direttore della Fondazione Socoba. “Il risultato di un percorso biennale che si è rivelato per tutti noi processo di crescita e di formazione. Il mondo e la vita sono un caleidoscopio di colori e sfaccettature, la Basilica si è impegnata per includere la più grande varietà possibile di queste sfumature”, dice la coordinatrice di progetto Anna M.Viganò.