Elisa Molinarolo, un salto oltre il body shaming: “Provo molta rabbia”

L’astista trentenne di Soave, sesta alle Olimpiadi con il record personale, è stata presa di mira sui social per il suo fisico e ha deciso di replicare. Sulla questione interviene anche Luca Zaia

di MARIANNA GRAZI -
22 agosto 2024
Elisa Molinarolo alle Olimpiadi di Parigi 2024

Elisa Molinarolo alle Olimpiadi di Parigi 2024

Non bastavano le polemiche sui ‘fallimenti’ di chi è arrivata o arrivo quarto, non bastava la sessualizzazione degli atleti (oltre a quella ormai consueta sulle donne sportive) no, si sentiva proprio la necessità di fare del puro e semplice bodyshaming.

“Certo che se avessi avuto un fisico da atleta avresti potuto fare molto meglio. Con quel culone sei impresentabile per una manifestazione olimpica”. Un commento al veleno rivolto all’atleta veronese Elisa Molinarolo, reduce dalla finale olimpica del salto in alto a Parigi 2024 qualche giorno fa, che stava esprimendo sui social la propria soddisfazione per il risultato raggiunto.

Peccato per quel fisico che agli haters appare troppo in carne per un’astista, che se avesse avuto qualche chilo e centimetro in meno sul fondoschiena chissà cosa avrebbe potuto fare. Un offesa al suo corpo ma soprattutto alla bellissima prestazione fatta ai Giochi, dove si è piazzata al sesto posto con il suo record personale (4.70) per di più. Ma come al solito, per i leoni da tastiera il cui unico sport è alzare ogni tanto il sedere dal divano per spostarsi al massimo verso il bagno, nemmeno aver raggiunto il primato personale e quindi aver onorato al massimo l’appuntamento più importante basta. 

Il commento offensivo e la replica dall'astista (Instagram / Gazzetta dello Sport)
Il commento offensivo e la replica dall'astista (Instagram / Gazzetta dello Sport)

Nei giorno successivi, poi, gli insulti sono continuati con epiteti e hashtag offensivi nei confronti della 30enne di Soave, che ha quindi deciso di non lasciar correre e di rispondere attraverso gli stessi social. La replica è stata poi ripresa da alcuni quotidiani, tra cui il Corriere del Veneto e la Gazzetta dello Sport, che hanno giustamente dato rilievo al problema sollevato dall’azzurra. 

“Non importa se sei alta, bassa, magra, formosa –  scrive Molinarolo – quel che è certo è che non andrai mai bene al leone da tastiera di turno”. E ancora: “Sono molto arrabbiata per quello che è stato scritto, per un motivo ben preciso: dall'altra parte dello schermo trova me, che negli anni mi sono presa i peggiori insulti per il fisico e ormai ‘ci ho fatto il callo’, sono diventata grande e sono consapevole del percorso che sto facendo con la mia nutrizionista. Ma se invece di esserci io – si domanda – ci fosse stata una persona fragile, in un momento di difficoltà, che litiga con lo specchio, quale sarebbe stato il risultato?”. 

Molinarolo
Molinarolo si è piazzata al sesto posto alle Olimpiadi con il record personale

Un interrogativo che pone a chi l’attacca, a chi non sa vedere il talento di un’atleta ma si ferma al suo aspetto fisico e che invece che giudicare nel suo privato – perché purtroppo quello non si può vietare, anche se di cattivo gusto – lo fa nella piazza pubblica dei social. La portacolori delle Fiamme Oro ha scelto di rispondere a tono ma come lei stessa ammette non tutte ne avrebbero la forza, non tutte le ragazze che si sentono costantemente messe sotto accusa per il loro fisico hanno la forza di reagire a quelle offese gratuite, non tutte hanno la freddezza di lasciar correre e spegnersi dopo un volatile momento di notorietà quelle parole così cattive. 

Un altro che non è rimasto indifferente è il governatore del Veneto Luca Zaia, che è intervenuto sulla questione affermando: “Medaglia d’oro dell'intelligenza e della forza d'animo per Elisa Molinarolo. La nostra brava astista ha colto un prestigioso sesto posto nella finale dell'asta ai Giochi di Parigi, ma il meglio di sé l'ha dato dopo, rispondendo per le rime a un leone da tastiera che, riferendosi al suo fisico, l'ha fatta oggetto di body shaming, definendo in modo volgare una sua parte anatomica. Problema grave e diffuso, rispetto al quale Elisa, che ringrazio anche per questo, ha dato una lezione esemplare di come reagire e mandato un messaggio forte alle ragazze e ragazzi meno forti di lei”.

“La reazione forte e matura di Elisa – ha aggiunto il presidente della Regione – ha anche un grande valore sociale, perché il suo pensiero è andato subito alle ragazze che sono più deboli e da queste pratiche incivili possono ricevere danni psicologici anche gravi. Ha indicato loro come si fa: fregarsene e andare dritte per la propria strada senza farsi intimorire né, tanto meno condizionare nei comportamenti della vita quotidiana. Ciò che invece purtroppo succede, ad esempio determinando disturbi del comportamento alimentare, che colpiscono giovani e giovanissimi anche di 10-11 anni. Lo abbiamo verificato direttamente giusto lunedì, con l'inaugurazione del Centro per i Disturbi Alimentare di Portogruaro”. E conclude: “Bravi medici ed equipe efficienti si occupano egregiamente delle cure, ma anche il messaggio di Elisa Molinarolo può essere una valida ‘medicina’”.