Grazie alla terapia, Simone Biles torna in pedana più forte che mai. E lo fa nell’occasione più importante, per i Giochi olimpici. Da tempo acclamata come la più grande ginnasta di sempre, l’atleta statunitense sa bene cosa significhi vivere con la pressione e il peso delle aspettative addosso.
Biles è arrivata alle Olimpiadi di Parigi già con un record in tasca, quello di ginnasta femminile più anziana a gareggiare a questa manifestazione dagli anni Cinquanta. Ma la 27enne nata in Ohio e cresciuta in Texas con la famiglia adottiva (la madre l’ha abbandonata piccolissima perché non riusciva ad occuparsi di lei e dopo vari soggiorni in famiglia affidatarie è stata adottata dal nonno materno e dalla sua seconda moglie) vuole raggiungere un altro traguardo: concorrere al massimo delle sue capacità, continuando a godersi ogni momento della competizione.
Quando ieri sera si è aggiudicata l’oro nella gara a squadre con le compagne di nazionale è stato il suo sorriso, la sua gioia genuina nell’applaudire le altre, la soddisfazione di completare le sue figure a convincere il mondo intero che la Regina della ginnastica era davvero tornata, contro tutti i pronostici, contro tutti i suoi demoni.
Il ritiro per i twisties e il Tour della Redenzione
In effetti la manifestazioen a cinque cerchi segna un vero riscatto per Simone Biles, che nella scorsa edizione dei Giochi di Tokyo 2020 si era ritirata a causa di un fenomeno che viene comunemente chiamato “twisties”, un disturbo legato all’ansia comune tra i ginnasti. I twisties sono identificati come una disconnessione tra il cervello e il corpo, che disorientano gli atleti durante l’esecuzione di figure aerobiche. Possono essere causati da diversi fattori come stress, ansia e perfezionismo, e possono portare ad errori pericolosi come atterraggi sbagliati e lesioni dolorose.
Le Olimpiadi 2024, chiamati dal team USA come il “Tour della Redenzione”, vedono le quattro atlete statunitensi già presenti alle scorse – Carey, Chiles, Lee e la stessa Biles – uscire da un momento difficile della loro carriera, chi dopo un infortunio e chi dopo un periodo di stanchezza mentale. In questi due anni di pausa, Simone Biles ad esempio ha rivelato di aver messo la sua salute mentale al primo posto: “Essere in una buona condizione mentale è fondamentale per me, e vedere il mio terapista è una sorta di rito. Per questo sono qui oggi”, ha detto alla fine del mese scorso, al termine dei Trials di qualificazione. Dal suo ritiro, per sensibilizzare su questo tema e spegnere i pregiudizi, la fortissima ginnasta –che nel frattempo si è anche sposata – ha condiviso pubblicamente sulle sue piattaforme il suo percorso di cura.
Le critiche per l’acconciatura
È tornata in pedana, più serena che mai, ha gareggiato per i suoi colori, ha vinto. E ha convinto. Ma come spesso accade nemmeno questo successo incredibile è riuscito a spegnere gli haters: al centro delle critiche, durante la prova di qualificazione di domenica, è finita addirittura l’acconciatura semplice, fin troppo semplice per qualcuno, della stella americana. Mentre le colleghe avevano lustrini, gel o tiratissimi intrecci, lei si è limitata a fissare i capelli in un morbido chignon. Ed ecco che tutti i parrucchieri improvvisati, gli seperti di moda dell’ultima ora si sono riversati sui social per commentare questa ‘sciatteria’.
La risposta di Biles non si è fatta attendere: il 30 luglio, poche ore prima della finale, ha risposto ai commenti con una storia Instagram mostrando la sua acconciatura e un piccolo ventilatore bianco in mano. “Non commentate sui miei capelli per favore. Sono stati fatti su un autobus senza aria condizionata con 9,000 gradi”, ha scritto la campionessa. Spegnendo, per quanto possibile i bollenti spiriti dei leoni da tastiera, che invece di esultare con lei per il suo vittorioso ritorno, hanno voluto dire ancora una volta la loro in modo inopportuno e non richiesto. Anche questo è body shaming, dei più biechi per di più. Che lei ha zittito coi fatti.
Giovedì 1° agosto Simone Biles gareggerà nella finale dell’all-around femminile, nel weekend sarà protagonista nelle finali del volteggio, trave e corpo libero.