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Home » Lifestyle » Feste fra bimbi: da spreco e mini disastri ambientali a spunti di educazione per i più piccoli

Feste fra bimbi: da spreco e mini disastri ambientali a spunti di educazione per i più piccoli

Il decalopo per evitare surplus di cibo, eccesso di rifiuti non smaltibili: dagli inviti digitali, al noleggio di stoviglie alla cucina fatta in casa, al catering green

Domenico Guarino
4 Settembre 2021
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Palloncini, coriandoli, buffet, bottiglie e bicchieri usa e getta, e poi? A dispetto del fatto che i nostri figli saranno i futuri abitanti di questo pianeta, e dunque dovremmo far di tutto per lasciarlo pulito il più possibile, le feste dei bambini, se non gestite con attenzione, rischiano paradossalmente di diventare una delle occasioni di maggior spreco, con un impatto estremamente negativo sull’ambiente. Al contrario, se ben gestite, queste occasioni di svago, possono diventare un’occasione per cimentarsi con le buone pratiche di riduzione della nostra impronta ambientale, trasformandoli facilmente in momenti dedicati al valore della prevenzione.

A stilare il decalogo delle buone pratiche per le festicciole dei bambini,  ha pensato Stefania Calleri di Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Toscana.

Regioni “cattive”

“Ciascuno di noi, nel corso della giornata, produce un elevato quantitativo di rifiuti, tanto che, come riporta l’ultimo rapporto sui rifiuti urbani di Ispra, nel 2020, abbiamo raggiunto l’ammontare di circa 500 chilogrammi di rifiuti urbani a testa” dice Calleri. “In particolare i valori più alti di produzione pro capite sono stati registrati al Centro – Italia con 548 chilogrammi per abitante, mentre al Nord la produzione media è di circa a 518 chilogrammi per abitante, (+2 kg per abitante rispetto al 2018) e al Sud di 445 kg per abitante (- 4 kg). La produzione pro capite più elevata si conferma in Emilia Romagna, con 663 chilogrammi per abitante per anno, in crescita dello 0,3% rispetto al 2018. Le altre regioni con un pro capite superiore a quello medio nazionale sono Toscana, Valle d’Aosta, Liguria, Marche, Umbria, Lazio e Trentino Alto Adige”.

IL compleanno di un bambino

Il decalogo

Ecco allora che per ridurre questi volumi è utile intraprendere la strada della prevenzione, anche nelle cose apparentemente minori come le feste di compleanno, o gli happening dedicati ai più piccoli, con l’obiettivo e quindi di produrre meno rifiuti possibile.

1) Pianificazione

“Prima di tutto, dobbiamo pianificare, pensando a tutto nei minimi dettagli, dal numero di invitati al tipo di festa che si vuole fare, una festa a tema potrebbe, infatti, richiedere qualche accorgimento in più per essere eco-sostenibile” dice Calleri.

2) “Festa green” sugli inviti (sempre digitali)

“Nell’invito (meglio se digitale!) oltre a dire quando e dove si svolgerà la festa, mettiamo in evidenza che si tratta di una festa ‘amica dell’ambiente’”.

3) No usa e getta

Particolare attenzione deve essere poi prestata all’eliminazione di tutti gli oggetti usa e getta, che, purtroppo, sono molto utilizzati durante le feste. A questo proposito è utile ricordare che, dal 3 luglio 2021, è entrata in vigore la direttiva comunitaria, recepita dall’Italia, che bandisce alcuni prodotti in plastica usa e getta, (direttiva UE 2019/904, anche detta Sup – Single use plastic). Da questa data, quindi, non è più possibile utilizzare tutta una serie di prodotti monouso, quali posate, cannucce, piatti in plastica usa e getta, cotton fioc, bastoncini per palloncini realizzati in plastica, nonché alcuni contenitori alimentari in polistirolo espanso e tutti quei prodotti per i quali esistono in commercio alternative economiche più sostenibili.
Il consiglio è dunque quello di sostituire tutti i prodotti usa e getta con alternative durevoli, optiando per piatti, bicchieri, tazze in vetro, ceramica o materiale plastico.

4) Stoviglioteche

“Se non abbiamo le stoviglie per tutti e tutte, rivolgiamoci alle stoviglioteche, dove si possono prendere a noleggio, talvolta anche gratuitamente. Questo servizio, messo a disposizione anche da alcuni Comuni, come Firenze, offre stoviglie rigorosamente lavabili in materiali vari, sempre atossici e sicuri. In Italia, l’elenco è in continuo aggiornamento e ne nascono anche di private con un costo di noleggio” sottolinea Calleri.

5) Tovaglie durevoli

Idem per la tovaglia e i tovaglioli usa e getta, che possiamo sostituire con prodotti durevoli, meglio se in tessuti naturali; se non vogliamo stare a lavarli dopo la festa, e preferiamo una tovaglia e dei tovaglioli in materiale cartaceo, scegliamo quelli dotati di certificazione ambientale.

6) Bando ai palloncini

Vanno poi scelte sempre decorazioni che possono essere riutilizzate in altre occasioni. E, se pure a malincuore, bisogna bandire assolutamente dalla nostra festa i ‘mitici’ palloncini, perché, pur mettendo allegria, ancora la maggior parte di loro sono prodotti in materiale non biodegradabile e si trasformano in un pericolo per gli animali marini, che spesso li ingeriscono.

7) Cannucce lavabili

Da evitare ovviamente anche le cannucce usa e getta; e, se proprio non possiamo farne a meno, dotarsi di quelle durevoli, come ad esempio in alluminio, riutilizzabili e lavabili in lavastoviglie.

8) Quantità di cibo

Infine il capitolo relativo alle quantità di cibo, fattore decisivo importante se vogliamo realizzare una festa green.
“Sappiamo, infatti, che lo spreco alimentare rappresenta una questione etica, sociale, economica ed ambientale che si inserisce nei grandi temi della sostenibilità e della circolarità delle risorse. Le tonnellate di cibo buttato annualmente in Italia ammontano a quasi 2 milioni, anche se, negli ultimi anni, stiamo assistendo ad una decrescita, nel 2020 sono state salvate dallo spreco 222.125 tonnellate di alimenti, pari all’11,6% rispetto al 2019, con un risparmio nazionale di 376 milioni. Una tendenza che si conferma anche nei primi giorni del 2021, (settimana del 18/21 gennaio), come confermato da Waste Watcher International su rilevazioni Ipsos” dice Calleri.

9) Fatto in casa

E allora? Sostituiamo il cibo acquistato da offrire durante la festa con quello prodotto in casa, facendo spesa in modo sostenibile e la cucina sostenibile.

10) Catering eco-sostenibile

Insomma, regole semplici da seguire. Ma, conclude Calleri “se non possiamo, o non vogliamo, fare tutto in casa, rivolgiamoci a chi offre servizi di catering eco-sostenibili e attenti all’ambiente”.

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Instagram

  • Passa anche da un semplice tasto la possibilità per una donna, vittima di stalking, di salvarsi da chi vuole farle del male. Il tasto di uno smartwatch che, una volta premuto, lancia un’immediata richiesta di aiuto alle forze di polizia. E grazie a questo orologio, Marta (il nome è di fantasia) potrà ora vedere la sua vita cambiata in meglio. La donna aveva smesso di vivere, a causa della relazione asfissiante e malata con il suo ex marito violento che aveva promesso di sfregiarla con l’acido e poi ucciderla e seppelire il suo corpo in un terreno. Ma venerdì scorso a Marta è stato consegnato il primo di 45 smartwatch che saranno distribuiti ad altrettante vittime. L’orologio è collegato con la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Napoli: appena arriva l’Sos, la vittima viene geolocalizzata e arrivano i soccorsi.

E così Marta ha ripreso la sua vita interrotta per paura dell’ex e delle sue minacce. «Posso uscire più serena e tranquilla dopo mesi e mesi trascorsi rintanata in casa. Grazie a questo orologio mi sento protetta. È vero, devo rinunciare alla mia privacy, ma è un prezzo che sono disposta a pagare.»

Lo scorso 30 novembre i carabinieri del Comando provinciale di Napoli, la sezione fasce deboli della Procura partenopea coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, la Fondazione Vodafone Italia e la Soroptimist international club Napoli hanno annunciato l’avvio del progetto pilota "Mobile Angel", che prevede, appunto, la consegna di questo orologio salvavita alle vittime di maltrattamenti. Il progetto è stato esteso anche alle città di Milano e Torino. Lo smartwatch affidato a Marta è il primo nel Sud Italia. Il mobile angel, spiegano i Carabinieri, rientra in un progetto ad ampio respiro che ha come punto focale le vittime di violenza. Un contesto di tutela all’interno del quale è stata istituita anche la "stanza tutta per sé", un ambiente dove chi ha subìto vessazioni può sentirsi a suo agio nel raccontare il proprio vissuto. 

#lucenews #lucelanazione #mobileangel #napoli
  • Se nei giorni scorsi l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, papà single di Alba, bambina affetta da Sindrome di Down, aveva ri-scritto pubblicamente alla premier Giorgia Meloni per avere un confronto sull’idea di famiglia e sul tema delle adozioni, stavolta commenta quanto sta accadendo in Italia in relazione ai diritti dei figli delle famiglie arcobaleno. 

Ricordiamo, infatti, che lo scorso 12 marzo il Governo ha ordinato, in merito ad una richiesta pervenuta al Comune di Milano di una coppia dello stesso sesso, lo stop a procedere alla registrazione del loro figlio appena nato e impedendo, di fatto, la creazione di una famiglia omogenitoriale. Il veto della destra compatta boccia il certificato europeo di filiazione che propone agli Stati membri di garantire ai genitori residenti in Unione Europea il diritto ad essere riconosciuti come madri e padri dei propri figli nello stesso modo in tutti i Paesi Ue.

“In tutta Europa i figli di coppie gay avranno il riconoscimento degli stessi diritti degli altri bambini. In Italia il Senato, trascinato da Fratelli d’Italia, fortemente contrario, ha appena bocciato la proposta – dice Trapanese in un lungo post sulla sua pagina Instagram -. Quindi, i figli delle coppie omosessuali non sono, per il nostro Paese, figli come gli altri. Questo hanno deciso e detto chiaramente”. Così facendo, “resteranno bambini privi di tutele complete, i cui genitori dovranno affrontare battaglie giudiziarie, sfiniti da tempi lunghissimi, solo perché il loro bimbo venga considerato semplicemente un figlio”. 

Trapanese attacca chiaramente questa decisione: “L’Italia è l’unico paese europeo con un governo che lavora per togliere diritti invece che per aggiungerli. Se la prende con bambini che esistono e vivono la loro quotidianità serenamente in famiglie piene d’amore, desiderati sopra ogni cosa, ma considerati in Italia figli di un dio minore”. Per Trapanese “stiamo continuando a parlare di ciò che dovrebbe essere semplicemente attuato. I diritti non si discutono, si riconoscono e basta. Ma come fate a non rendervene conto?”.

#lucenews #diritti #coppieomogenitoriali
  • Il nuovo progetto presentato dal governatore Viktor Laiskodat a Kupang, in Indonesia, prevede l’entrata degli alunni a scuola alle 5.30 del mattino. Secondo l’alto funzionario il provvedimento servirebbe per rafforzare la disciplina dei bambini.

Solitamente nelle scuole del Paese le lezioni iniziavano tra le 7 e le 8 del mattino: anticipando l’orario d’ingresso i bambini sono apparsi esausti quando tornano a casa. La madre di una 16enne, infatti, è molto preoccupata da questa nuova iniziativa: “È estremamente difficile, ora devono uscire di casa mentre è ancora buio pesto. Non posso accettarlo. La loro sicurezza non è garantita quando è ancora notte. Inoltre mia figlia, ogni volta che arriva a casa, è esausta e si addormenta immediatamente.”

Sulla vicenda è intervenuto anche Marsel Robot, esperto di istruzione dell’Università di Nusa Cendana, che ha spiegato come a lungo termine la privazione del sonno potrebbe mettere in pericolo la salute degli studenti e causare un cambiamento nei loro comportamenti: “Non c’è alcuna correlazione con lo sforzo per migliorare la qualità dell’istruzione. Gli studenti dormiranno solo per poche ore e questo è un grave rischio per la loro salute. Inoltre, questo causerà loro stress e sfogheranno la loro tensione in attività magari incontrollabili”. Anche il Ministero per l’emancipazione delle donne e la Commissione indonesiana per la protezione dei minori hanno espresso richieste di revisione della politica. Il cambiamento delle regole di Kupang è stato anche contestato dai legislatori locali, che hanno chiesto al governo di annullare quella che hanno definito una politica infondata.

Tuttavia il governo centrale ha mantenuto il suo esperimento rincarando la dose ed estendendolo anche all’agenzia di istruzione locale, dove anche i dipendenti pubblici ora inizieranno la loro giornata alle 5.30 del mattino.

#lucenews #lucelanazione #indonesia #scuola
  • Quante ore dormi? È difficile addormentarsi? Ti svegli al minimo rumore o al mattino rimandi tutte le sveglie per dormire un po’ di più? Soffri d’insonnia?

Sono circa 13,4 milioni gli italiani che soffrono di insonnia, secondo le ultime rilevazioni di Aims - l
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Regioni "cattive"

“Ciascuno di noi, nel corso della giornata, produce un elevato quantitativo di rifiuti, tanto che, come riporta l’ultimo rapporto sui rifiuti urbani di Ispra, nel 2020, abbiamo raggiunto l’ammontare di circa 500 chilogrammi di rifiuti urbani a testa” dice Calleri. “In particolare i valori più alti di produzione pro capite sono stati registrati al Centro - Italia con 548 chilogrammi per abitante, mentre al Nord la produzione media è di circa a 518 chilogrammi per abitante, (+2 kg per abitante rispetto al 2018) e al Sud di 445 kg per abitante (- 4 kg). La produzione pro capite più elevata si conferma in Emilia Romagna, con 663 chilogrammi per abitante per anno, in crescita dello 0,3% rispetto al 2018. Le altre regioni con un pro capite superiore a quello medio nazionale sono Toscana, Valle d’Aosta, Liguria, Marche, Umbria, Lazio e Trentino Alto Adige”.
IL compleanno di un bambino

Il decalogo

Ecco allora che per ridurre questi volumi è utile intraprendere la strada della prevenzione, anche nelle cose apparentemente minori come le feste di compleanno, o gli happening dedicati ai più piccoli, con l’obiettivo e quindi di produrre meno rifiuti possibile.

1) Pianificazione

“Prima di tutto, dobbiamo pianificare, pensando a tutto nei minimi dettagli, dal numero di invitati al tipo di festa che si vuole fare, una festa a tema potrebbe, infatti, richiedere qualche accorgimento in più per essere eco-sostenibile” dice Calleri.

2) "Festa green" sugli inviti (sempre digitali)

“Nell’invito (meglio se digitale!) oltre a dire quando e dove si svolgerà la festa, mettiamo in evidenza che si tratta di una festa ‘amica dell’ambiente’”.

3) No usa e getta

Particolare attenzione deve essere poi prestata all’eliminazione di tutti gli oggetti usa e getta, che, purtroppo, sono molto utilizzati durante le feste. A questo proposito è utile ricordare che, dal 3 luglio 2021, è entrata in vigore la direttiva comunitaria, recepita dall’Italia, che bandisce alcuni prodotti in plastica usa e getta, (direttiva UE 2019/904, anche detta Sup - Single use plastic). Da questa data, quindi, non è più possibile utilizzare tutta una serie di prodotti monouso, quali posate, cannucce, piatti in plastica usa e getta, cotton fioc, bastoncini per palloncini realizzati in plastica, nonché alcuni contenitori alimentari in polistirolo espanso e tutti quei prodotti per i quali esistono in commercio alternative economiche più sostenibili. Il consiglio è dunque quello di sostituire tutti i prodotti usa e getta con alternative durevoli, optiando per piatti, bicchieri, tazze in vetro, ceramica o materiale plastico.

4) Stoviglioteche

“Se non abbiamo le stoviglie per tutti e tutte, rivolgiamoci alle stoviglioteche, dove si possono prendere a noleggio, talvolta anche gratuitamente. Questo servizio, messo a disposizione anche da alcuni Comuni, come Firenze, offre stoviglie rigorosamente lavabili in materiali vari, sempre atossici e sicuri. In Italia, l’elenco è in continuo aggiornamento e ne nascono anche di private con un costo di noleggio” sottolinea Calleri.

5) Tovaglie durevoli

Idem per la tovaglia e i tovaglioli usa e getta, che possiamo sostituire con prodotti durevoli, meglio se in tessuti naturali; se non vogliamo stare a lavarli dopo la festa, e preferiamo una tovaglia e dei tovaglioli in materiale cartaceo, scegliamo quelli dotati di certificazione ambientale.

6) Bando ai palloncini

Vanno poi scelte sempre decorazioni che possono essere riutilizzate in altre occasioni. E, se pure a malincuore, bisogna bandire assolutamente dalla nostra festa i ‘mitici’ palloncini, perché, pur mettendo allegria, ancora la maggior parte di loro sono prodotti in materiale non biodegradabile e si trasformano in un pericolo per gli animali marini, che spesso li ingeriscono.

7) Cannucce lavabili

Da evitare ovviamente anche le cannucce usa e getta; e, se proprio non possiamo farne a meno, dotarsi di quelle durevoli, come ad esempio in alluminio, riutilizzabili e lavabili in lavastoviglie.

8) Quantità di cibo

Infine il capitolo relativo alle quantità di cibo, fattore decisivo importante se vogliamo realizzare una festa green. “Sappiamo, infatti, che lo spreco alimentare rappresenta una questione etica, sociale, economica ed ambientale che si inserisce nei grandi temi della sostenibilità e della circolarità delle risorse. Le tonnellate di cibo buttato annualmente in Italia ammontano a quasi 2 milioni, anche se, negli ultimi anni, stiamo assistendo ad una decrescita, nel 2020 sono state salvate dallo spreco 222.125 tonnellate di alimenti, pari all’11,6% rispetto al 2019, con un risparmio nazionale di 376 milioni. Una tendenza che si conferma anche nei primi giorni del 2021, (settimana del 18/21 gennaio), come confermato da Waste Watcher International su rilevazioni Ipsos” dice Calleri.

9) Fatto in casa

E allora? Sostituiamo il cibo acquistato da offrire durante la festa con quello prodotto in casa, facendo spesa in modo sostenibile e la cucina sostenibile.

10) Catering eco-sostenibile

Insomma, regole semplici da seguire. Ma, conclude Calleri “se non possiamo, o non vogliamo, fare tutto in casa, rivolgiamoci a chi offre servizi di catering eco-sostenibili e attenti all’ambiente”.
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