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La maestra Francesca Sivieri guida le lezioni da casa
Le critiche del sindacalista
Il 18 maggio finì il lockdown totale, ma le scuole rimasero chiuse e la maestra Francesca, con una coperta e un libro organizzò il raduno pomeridiano in un giardino. Le letture furono subito un successo, ma un dirigente del comparto scuola Firenze-Prato del sindacato Cisl sollevò perplessità sull'iniziativa volontaria e pure alcune maestre storsero il naso. Divampò una polemica a livello nazionale ma, piano piano, giunse la solidarietà di tante colleghe e genitori e l'esempio di Francesca fu seguito da maestri e maestre in altre città italiane."Pandemia, i bimbi sacrifcati"
Dal settembre scorso Francesca Sivieri insegna alla scuola materna di Migliana a Cantagallo, in Val Bisenzio: “La mia classe – racconta Francesca – è composta da 15 alunni di 5 anni. Per fortuna, grazie al decreto, c'è stata la possibilità di fare un giorno si e uno no in presenza con gruppi di 5 bambini. All'inizio i piccoli chiedevano come mai eravamo così pochi. Col tempo, però, si sono sentiti anche un po' privilegiati. Nella didattica in presenza dedico sempre molto spazio alla lettura e sto facendo con loro un progetto sulle competenze di base, quelle necessarie per affrontare la prima elementare”. E con la didattica a distanza come reagiscono i bambini dell'asilo? “L'infanzia – risponde la maestra – è la più sacrificata in questa pandemia: le famiglie si stanno arrangiando come possono e talvolta i bambini della materna hanno fratelli o sorelle alle elementari e quindi c'è da gestire più situazioni a casa. La presenza dell'adulto è fondamentale, per poter seguire”."Scuole sicure"
Le scuole nonostante l'applicazione di rigidi protocolli igienico-sanitari, investimenti economici per il rispetto delle regole continuano ad essere la nota dolente in Italia di un servizio educativo non sempre adeguato alle esigenze di apprendimento e socializzazione: “I bambini si adattano a tutto – prosegue Francesca Sivieri – ma hanno vissuto un anno difficile: senza scuola, senza socialità, senza sport e ci sarà da investire molto nel loro futuro. Con grande serenità seguono le regole di igienizzazione delle mani, rispettano il distanziamento, fanno l'intervallo in giardino per classi singole e nonostante tutto questo si sono chiuse le scuole quando all'interno dei plessi non c'è mai stato un vero pericolo”. La didattica a distanza, inoltre, penalizza moltissimo gli studenti stranieri anche se non è il caso della classe di Francesca: “In Val di Bisenzio c'è scarsa presenza di stranieri, io ho pochi alunni e tutti partecipano molto volentieri. Vedo che le famiglie hanno desiderio di integrarsi. Le mie colleghe a Prato, invece, hanno classi dimezzate e questo non è bello: si nega il diritto all'istruzione. Questi bambini sono bilingue e senza la partecipazione anche da casa si crea un divario che avrà conseguenze in futuro”.![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2021/04/sivieri1-300x200.jpg)
Francesca Sivieri durante una lazione in dad dalla sua abitazione con i bambini della materna
"La dad spenge il sorriso dei miei figli"
Francesca ha due figli: Pietro che frequenta la prima superiore all'istituto professionale Buzzi e Matteo in terza liceo classico e anche loro hanno seguito le lezioni a distanza, alternate a quelle in presenza, in base alle percentuali stabilite dal decreto per le superiori. Quando Francesca era a casa ha avuto la possibilità di osservare le loro video lezioni: “I miei figli – dice con molta amarezza – li ho visti e li vedo spenti. Non hanno avuto modo da settembre di fare gruppo, di vivere la classe. Partecipano alle lezioni on line ma è come se si fossero arresi a questo sistema che li vuole confinati a casa. Ho fatto due colloqui con i professori e sono rimasta male, delusa perché i docenti chiaramente non associano il nome dei ragazzi al loro volto. Io rispetto tutte le opinioni ma la scuola oggi deve servire ad altro”.![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2021/04/sivieri2-300x200.jpg)
La maestra Francesca Sivieri durante le letture nel parco vicino alla scuola effettuate del maggio 2020