Glitter, l'Ue ne vieta la vendita dal 15 ottobre: ecco perché

La nuova direttiva amplia lo stop al commercio di prodotti contenenti lustrini. Non mancano le polemiche e c'è chi fa scorta

di GIORGIA BORGIOLI -
14 ottobre 2023
belle-amiche-con-i-glitter

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La moda passa, ma i glitter sembrano restare impassibili ad ogni tipo di cambiamento, superando qualsiasi logica di tendenza e rimanendo attaccati (letteralmente) , anno dopo anno, alla pelle di giovani e meno giovani. Inventato per caso da Henry Ruschmann, un operaio di origine tedesca, da un macchinario per tagliare rifiuti in pezzi piccolissimi, il glitter fa la sua prima comparsa sulla terra nel 1934 in una fattoria del New Jersey. Insomma, di queste scagliette scintillanti se ne conosce l’inizio, ma non la fine… o forse sì?

Il divieto ai glitter

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I prodotti cosmetici contenenti brillantini rischiano di diffondere microplastiche

Risale infatti a pochi giorni fa la nuova direttiva della Commissione Europea di Bruxelles, con cui sarà vietato dal 15 ottobre il commercio di tutti i prodotti contenenti glitter. Già da qualche anno, la legge di Bilancio 2018 aveva infatti vietato il commercio di prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche dal 1° gennaio 2020. Con la recente stretta il divieto viene ampliato a tutti i lustrini sfusi, i prodotti di make up e skincare contenenti microsfere di plastica (esfolianti, fondotinta, smalti e rossetti), colle e biglietti di auguri.

L'impatto ambientale

Il fatto di non poter più brillare come prima non è, a primo impatto, una buona notizia ma se pensiamo al fatto che tonnellate di microplastiche vengono rinvenute negli oceani, che esse gravano sulla salute degli ecosistemi, e che solo in Europa ogni anno vengono rilasciate 42mila tonnellate di queste particelle inquinanti aggiunte intenzionalmente ai prodotti, allora, forse, splendere di meno vale davvero la pena. La stretta è infatti mirata a vietare la vendita di microplastiche e tutti i prodotti che le contengono e le liberano quando utilizzati, con l’obiettivo di contrastarne la dispersione nell’ambiente di almeno il 30% entro il 2030.

L'invasione delle microplastiche

Oggi le microplastiche non sono però presenti soltanto nelle acque dei nostri mari, ma anche nell’acqua potabile, nei cibi e persino nel sangue umano. Qualche anno fa, da uno studio di un gruppo di ricercatori della Vrije Universiteit Amsterdam, sono state rilevate in 8 volontari testati su 10; secondo tale studio, le particelle riuscirebbero a viaggiare nell’organismo fino a depositarsi negli organi, causando effetti sulla salute ancora indefiniti. Nonostante i preoccupanti dati riguardanti l’invasione del nostro pianeta da parte delle microplastiche, l’imminente entrata in vigore della direttiva europea sembra aver mosso non poche polemiche in diversi Paesi.
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Alcune persone stanno facendo scorta di glitter prima del divieto di vendita

In Germania, ad esempio, sono stati diversi i personaggi televisivi che, colpiti dalla notizia, si sono riversati a fare scorta di brillantini. Un ex partecipante della versione tedesca del Grande Fratello sembra addirittura aver acquistato 82 pacchetti di glitter, per un totale di 180 euro. Nonostante le critiche, l'Ue pare però non avere alcun dubbio riguardo il divieto, mirando a impedire il rilascio nell’ambiente di circa mezzo milione di tonnellate di microplastiche e anzi, le misure future prevedranno provvedimenti anche per materiali utilizzati per alcune superfici sportive, come campi di pallavolo e pallacanestro indoor, ma anche detergenti, ammorbidenti e giocattoli.