Marina e Obidulla, l’amicizia che nasce dall’integrazione

Longo è ufficialmente la tutrice, poi diventata insegnate, quindi punto di riferimento del 20enne, arrivato dal Bangladesh prima di compiere 18 anni. Grazie al suo sostegno il giovane si è formato e sogna di aprire il proprio negozio di sartoria

di MAURIZIO COSTANZO -
22 ottobre 2024
La storia di Maria Longo e Obidulla Md

La storia di Maria Longo e Obidulla Md

Marina Longo, 53 anni, insegnante e musicista, è una tutrice volontaria. Obidulla Md, 20 anni, è originario del Bangladesh, ed è arrivato in Italia nel 2021 da solo quando ancora era minorenne. L’incontro tra Marina e Obidulla avviene a luglio del 2021 quando lei viene nominata tutrice del minore. Da quel momento inizia un lungo percorso di accompagnamento che gradualmente si trasforma in un rapporto di amicizia e di sostegno reciproco, tanto che al compimento della maggiore età, Marina continua ad essere un punto di riferimento fondamentale per Obidulla, con tutela sociale ufficialmente riconosciuta dal Tribunale per i minori.

La loro storia è una prova concreta della validità del Community Matching, ovvero dell’incontro tra comunità e rifugiati basato non solo sulle politiche di integrazione ma come vera e propria relazione tra diverse realtà che si arricchiscono grazie all’incontro. E sarà raccontata, come testimonianza reale, in occasione del terzo Festival di Oxfam Italia a Firenze, il 26 ottobre, nel corso del panel ‘Community Matching: comunità e rifugiati insieme per un futuro possibile’ all’Istituto degli Innocenti. 

La loro storia è un esempio di come la connessione tra individui possa superare barriere culturali e sociali, dato che nel conoscersi per entrambi si sono aperte nuove prospettive. Marina per Obidulla diventa così giorno dopo giorno non solo un'amica, ma anche una guida per orientarsi in una nuova cultura. Dalla ricerca di un lavoro alla conoscenza delle città e dei dintorni, alla comprensione della lingua, il supporto di Longo ha avuto un impatto significativo sulla sua integrazione nella comunità locale.

“All’inizio Obi parlava appena l’italiano e la comunicazione era molto limitata – racconta la donna –. Se fosse stato per lui si sarebbe messo subito al lavoro per poter sostenere la famiglia nel suo paese di origine, una famiglia umile che vive in un contesto complesso che ha posto tutte le sue speranze nel figlio che è riuscito ad arrivare in Italia dopo un difficile passaggio in Libia”. Marina Longo, invece, gli mostra un’altra strada: lo studio. Come insegnante e tutrice riesce a dare una nuova prospettiva a Obidulla, che allo stesso tempo si impegna e inizia a fare progressi con l’italiano, frequentando assiduamente corsi di lingua italiana, un corso di informatica di base, iscrivendosi al Centro Provinciale di Formazione per gli Adulti e frequentando un corso come pizzaiolo.

Col passare del tempo però Obidulla scopre la sua vera passione e abilità per la sartoria e la pelletteria e inizia un tirocinio come sarto a Firenze in una cooperativa. Arriva la maggior età ma Marina rimane al suo fianco, come tutrice sociale e la loro storia continua. Grazie alla tutrice amica inizia a conoscere meglio il territorio in cui vive e il nostro paese, città come Roma e Verona. Un percorso che lo porta non solo ad integrarsi sempre di più ma anche a mettersi in gioco per gli altri. “Obidulla non solo è un ragazzo molto rispettoso, sempre desideroso di conoscere e incontrare altre persone, ma è anche molto altruista – aggiunge Longo –. Un modo d’essere che oggi lo porta sempre di più ad aiutare anche altri rifugiati che sono arrivati in Italia dopo di lui”.

Inizialmente accolto nell’ambito del progetto SAI del Comune di Firenze per minori stranieri non accompagnato, Obidulla dal giugno del 2022 si trova all’interno del progetto SAI del Comune di San Casciano in Val di Pesa, dove è accolto ancora oggi in attesa di compiere 21 anni, momento in cui dovrà lasciare il SAI. Ha superato il corso di patente di guida e attualmente è in possesso del foglio rosa, che conserva con orgoglio. Da diversi mesi lavora in una dita del settore tessile con un contratto di apprendistato e ha appena iniziato a cercare un alloggio. Il suo sogno è aprire il proprio negozio di sartoria.