Dalle vette della Apuane all’azzurro del cielo che si declina nei colori dell'arcobaleno. “Nel blu dipinto di blu” cantava e canta ancora oggi il grande Domenico Modugno, la cui voce risuona (dalla radio) nello studio di Massa dove Maria Rita Vita dipinge ed esprime la sua arte creando sculture in marmo e accessori in seta.
Maria Rita, artista volitiva e mamma, con il cielo nel cuore, mette nelle sue opere non solo il talento ma l’amore per quello spazio immenso e incontaminato. E ora è stata scelta dall'Aeronautica Militare per realizzare, nel cinquantesimo anniversario del Corso Pegaso Terzo, il logo del corpo, un quadro e un cippo marmoreo. Unica donna in un ambiente prevalentemente maschile, Vita racconta a Luce! come ha vissuto questa nuova esperienza, così particolare ma sicuramente stimolante.
Maria Rita come è stata scelta e quali emozioni ha provato?
“Questa esperienza è stata magnifica, e lo dico senza retorica. È stata anche inaspettata: i vertici dell'Aeronautica hanno visto le mie opere e si sono messi in contatto con me circa un anno fa”.
Ha realizzato un dipinto a olio che rappresenta Pegaso, il logo dell'Aeronautica, un cippo in marmo e anche degli accessori in seta, cravatte e foulard in edizione limitata. Dove ha preso l’ispirazione per realizzare queste opere?
“Ho avuto il privilegio e la possibilità di volare nella massima sicurezza, perché l’Aeronautica Militare è un corpo di eccellenza, sulla costa massese, sulle cave e sopra Roma. Ho trovato l’ispirazione dal cielo. Il mio Pegaso ha le ali aperte e abbraccia il cielo: quelle ali rappresentano metaforicamente le mie braccia, quando ho abbracciato mio figlio Sergio per la prima volta. Spero di aver trasmesso ai cittadini che vedono il quadro, a Roma nei locali di Villa Pegaso, quelle stesse emozioni che regalano gli uomini dell’Aeronautica quando sfrecciano in cielo. Il cippo è stato realizzato con il marmo delle Apuane ed è a Pozzuioli”.
Lei ha realizzato anche il logo del Corpo: Pegaso alato, stilizzato, chiuso in un cerchio. Una figura che ricorda Giotto e un richiamo alla perfezione. Perché questa scelta?
"E' stata di grande aiuto la mia esperienza di artista: ho creato un azzurro particolare, come del resto sono speciali gli uomini dell'Aeronautica”.