Svuota la vetrina: anche i social aiutano a salvare le librerie

Da Nord a Sud Italia, grazie a un’iniziativa privata diventata virale, si è sparsa la ‘moda’ di acquistare tutti i libri esposti

di DOMENICO GUARINO -
23 ottobre 2024
Daniela Nicolò svuota la vetrina

Daniela Nicolò svuota la vetrina (Instagram)

Come tutte le storie belle anche questa potrebbe cominciare con un ‘C'era una volta’. Dunque, c’era una volta una redattrice di testi universitari che amava tanto leggere, e leggeva tanti libri. Solo che era molto triste perché vedeva che le librerie, soprattutto quelle piccole, continuavano a chiudere. Più passava i giorni, più librerie chiudevano, più lei era triste. Finché, in una calda giornata di agosto, lesse di un cavaliere che aveva acquistato tutti i testi esposti nella libreria Hoepli di Milano, spendendo quasi 10mila euro.

Svuota la vetrina
Svuota la vetrina è diventato un trend virale dai social alla realtà (Instagram)

E allora pensò che quel gesto doveva essere fatto conoscere. Anzi. Pensò che dovesse essere lei stessa a dargli seguito. Nasce da qui l’idea di entrare in una libreria e comprare tutti i volumi in vetrina. Si reca a ‘i Baffi’, che “ha una vetrina simpatica e piccola – quindi alla sua portata! – e appartiene a una giovane donna che viene dal Sud e ha scelto di restare a Milano”, e compra tutti i libri esposti. Tra la sorpresa della libraia e dei clienti. E la storia potrebbe chiudersi, come tutte quelle belle, con un ‘E vissero tutti felici e contenti’. Una favola direte voi? No, la realtà. Che, attraverso i social in soli due mesi è diventata un fenomeno virale che percorre tutto il Paese: da Milano, a Osimo, a Pomigliano d'Arco.

La nostra eroina si chiama (esiste davvero) Daniela Nicolò e ha cerato una valanga dal nome bello “Svuota la vetrina” con un 'idea tanto semplice quanto dirompente: svuotare le vetrine di tutte le librerie indipendenti, salvarle e al tempo stesso dare uno scossone a suon di cultura. Per questo motivo ha creato anche un profilo su Instagram “Svuota la vetrina” con la libraia Celia Manzi. “Spero che i gruppi di lettura svuotino le vetrine della propria libreria di riferimento, che le imprese facciano beneficenza comprando libri per l’infanzia e regalandoli agli asili, che vip, influencer e celebrity si accapiglino per svuotare le vetrine immortalandosi fra cataste di libri. Fantastico di girare per le città del mondo e vedere le vetrine delle librerie tutte vuote” dice Daniela.

Che spiega “quando ho letto sul Corriere che un misterioso cliente aveva svuotato un’intera vetrina della libreria Hoepli, ho pensato: Che meraviglia assoluta! Poi ho fantasticato su quanto sarebbe stato bello poter copiare quella munifica persona”. “Ho svuotato la vetrina perché le librerie vanno aiutate – sottolinea ancora Nicolò in un post – e perché in Italia si legge pochissimo, ma i lettori non possono aumentare se le librerie chiudono”. Un entusiasmo contagioso il suo che ha raccolto subito proseliti.

Il 22 settembre è successo a Osimo in provincia di Ancona, alla libreria la Fonderia come testimoniato dalle due libraie Alessandra e Monica, le due libraie “una cara cliente, che ha scelto di rimanere anonima, è entrata in libreria con un gran sorriso e portato a casa con un entusiasmo contagioso un variegato bottino. È stata una piacevole occasione per ripensare all'importanza delle librerie fisiche che sono luogo di scambio e incontro e che per un click e una grande dose di comodità possono essere dimenticate e sottovalutate”. Mentre sabato 12 ottobre la vetrina della libreria Wojtek di Pomigliano d'Arco è stata ‘ripulita’ dal suo affezionato gruppo di lettura. “La vetrina non bastava, hanno svuotato anche qualche scaffale” ci legge sulla pagina IG di svuota la vetrina.

Vedremo come proseguirà la storia. Talvolta dai sogni (dalle vision direbbe qualcuno) nascondo dei cambiamenti che trasformano la realtà. Vedremo.