I Gabbiani di Cittadella: la musica spalanca le ali delle opportunità

Questi talentosi giovani, con vari tipi di disabilità, guidati da Monica Berno e Giorgio Buttazzo, si cimentano nei video musicali e ora anche coi Tg

di DORIANO RABOTTI -
17 novembre 2023
GABBIANI E BUTTAZZO

GABBIANI E BUTTAZZO

Si dice spesso che la musica sia un linguaggio universale, a volte anche con retorica. Nel caso dei Gabbiani di Cittadella invece è la sacrosanta verità. Perché senza la musica non si sarebbe verificato il piccolo miracolo artistico e umano del quale questi ragazzi diversamente abili del comune padovano si sono resi protagonisti, negli ultimi anni. Superando una marea di difficoltà per esprimere la loro unicità.
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I ragazzi e le ragazze insieme al musicista che li guida nelle loro performance canore e non solo

Hanno avuto la fortuna di incontrare le persone giuste, certo: questo non capita a tutti. Nel loro caso, le persone giuste si chiamano Monica Berno, educatrice che da anni lavora nel settore, e Giorgio Buttazzo, musicista, anima dei Bermuda Acoustic Trio, con un passato di collaborazioni con Pierangelo Bertoli, Crozza, Celentano, la Gialappa’s e Zelig, solo per citare qualche nome.

Da Delfini a Gabbiani

La storia nasce da lontanissimo: Buttazzo aveva già lavorato a un progetto di musicoterapia per ragazzi disabili a Modena, con un gruppo chiamato "I Delfini", che aveva attirato l’attenzione di Monica. La quale convinse Giorgio a portare i video di quell’esperienza, per mostrarli alle associazioni di Cittadella: era il 25 gennaio del 2019, un industriale del luogo, Roberto Reffo, capì subito che poteva nascere un’opportunità per molte famiglie, e si mise a disposizione. I Gabbiani sono l’evoluzione naturale dei Delfini. “La prima sera c’erano otto genitori mandati da Paolo Zerbinati, che lavorava ad un progetto per l’Usl dell’Alto Padovano e li conosceva.
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I Gabbiani sul palco

Tre giorni dopo, al primo incontro, si presentarono quattro ragazzi, che diventarono dodici nel giro di tre sedute. Ci fermammo lì, erano già tanti per un’esperienza con solo un ‘conduttore’ e un educatore”, racconta Buttazzo. Ora i ragazzi sono diventati sessanta, divisi in diversi gruppi. Le patologie sono diverse, ma questo non ha impedito ai Gabbiani di fare ognuno la sua parte. Negli anni questi ragazzi si sono cimentati con la scrittura di canzoni, hanno realizzato videoclip e spettacoli dal vivo per far conoscere i loro progressi.

Musica, video e tg

Le ultime due uscite su youtube sono già virali. La prima è "La Ballata dell’inclusione", al quale partecipano 22 ragazzi con disabilità medie: “Nasce dalla richiesta della cooperativa Fratres di organizzare qualcosa per festeggiare i suoi primi quarant'anni di attività, l’abbiamo girato dopo un lavoro di tre mesi e diciotto incontri in cui abbiamo scritto tutti insieme la canzone. Non tutti possono cantare, ma tutti possono ballare, quindi abbiamo dedicato molto tempo a studiare una coreografia, poi abbiamo girato il video nel bellissimo parco della Villa Imperiale di Galliera”.

E poi c’è il tg dei Gabbiani, del quale è andata in onda la prima puntata a inizio novembre. Ma altre seguiranno: “Abbiamo iniziato per scherzo, fingendo un collegamento con un inviato, e poi abbiamo capito che i ragazzi potevano farlo benissimo.

I partecipanti si alterneranno alla conduzione, nella prima puntata abbiamo incontrato alcuni politici locali, nelle prossime ci saranno domande anche pepate…perché i ragazzi vogliono sapere che cosa può fare la politica per loro, e non sempre sarà possibile svicolare”.

Intanto, i Gabbiani stanno facendo tantissimo da soli, per loro stessi.