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Home » Lifestyle » Il sesso oggi, tra gender fluid, vecchi tabù e nuovi modi di amarsi. A colloquio col sessuologo Marco Rossi

Il sesso oggi, tra gender fluid, vecchi tabù e nuovi modi di amarsi. A colloquio col sessuologo Marco Rossi

Ha sdoganato il tema del sesso portandolo perfino in televisione. Da anni è uno dei massimi esperti sul tema. "È al centro dei nostri pensieri, che lo ammettiamo o meno. Ma le persone sono sempre meno informate"

Giancarlo Ricci
21 Maggio 2021
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Marco Rossi, classe 1965, è laureato in Medicina con specializzazione in Psichiatria. Dal 1995 è sessuologo clinico, presidente della Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale ed è anche responsabile scientifico e Docente del Master di Specializzazione in “Sessuologia Clinica e consulenza di coppia” della Associazione Psicologi Lombardia e SISES.
Ha creato a Milano il Centro di Medicina Sessuale (www.medicinasessuale.it) ed è stato uno dei primi a parlare di sesso alla televisione italiana, quando ancora era un argomento tabù per il piccolo schermo.

Non potevamo scegliere di meglio per parlare del sesso qui su Luce!

Dottor Rossi, la prima domanda è molto semplice: cos’è il sesso oggi?

“È una domanda da un milione di dollari, ma la prima cosa che mi viene di rispondere è: il sesso è tutto. È il motore della vita perché senza il sesso non avremmo la vita stessa, ma allo stesso tempo è parte integrante del vissuto delle persone. È uno dei principali interessi di ognuno di noi, che lo si ammetta o meno. Il sesso, e non facciamo gli ipocriti, è al primo posto dei nostri pensieri ed è anche uno dei grandi motori dell’economia. Pensate all’industria del porno su Internet, che in questi mesi di pandemia è cresciuta a dismisura. Per questo dico che il sesso è tutto. Perché lo ritroviamo in ogni istante della nostra vita, declinato in tanti modi ed in tante forme diverse. Il sesso è qualcosa in costante e continuo cambiamento. Io stesso, nella mia professione, a volte faccio ancora fatica a stare dietro alle tante forme che il sesso può avere”.

In questo preciso momento storico sul fronte sessuale emergono situazioni del tutto nuove ed a volte estreme: il gender fluid, la sessualità liquida. Si rompono i vecchi schemi e si cercano nuove definizioni. Che sta succedendo esattamente alla sessualità?

“Noi partiamo sempre da un presupposto di base e cioè che la sessualità sia fatta di due elementi ben distinti: il maschio e la femmina. Maschio e femmina, come generi, ci sono sempre stati, così come ci sono sempre state persone che hanno mostrato interesse per persone dello stesso sesso, o che non si sentono uomini pur avendone il corpo o donne pur nascendo con tutte le caratteristiche femminili. Quello che sta accadendo in questo momento, però, è che la velocità di comunicazione e la possibilità di confronto che ci sono tra le persone oggi, ben diverse da quelle che c’erano in passato, hanno portato all’estremo una volontà di affermazione rispetto all’idea di diversità da quel maschio e da quella femmina che c’è sempre stato e sempre ci sarà. Il problema è che la diversità è sempre esistita, va bene che esista ed è la ricchezza del sesso. Il sesso è bello proprio perché è tanto diversificato. Ma il voler affermare che qualunque sfumatura di diversità ha motivo di esistere solo perché la definiamo, è forse qualcosa di un po’ esagerato. Tutti siamo tra noi diversi. Io e lei siamo sicuramente diversi l’uno dall’altro. Abbiamo ancora bisogno di definirlo questo? La diversità è una ricchezza in generale. Nel sesso lo è ancor di più. Ora però sentiamo la forte necessità di definire molto nettamente qualsiasi sfumatura, anche la più piccola. Il diverso esiste da sempre ed è bello perché c’è, e non perché viene definito in un modo o nell’altro”.

Perché la diversità spaventa o attrae così tanto?

“Diciamo subito che il diverso spaventa quando non è conosciuto. Ciò che non si conosce, è normale che spaventi. Quindi, anche in questo senso, tutte le varie sfumature nell’ambito della sessualità quando non sono conosciute spaventano molto, perché fanno pensare sempre a qualcosa di perverso, e in quanto tale di sbagliato. La diversità però può anche essere molto attraente perché le nostre fantasie sessuali sono estremamente diverse, estremamente personali ed estremamente sfumate, quindi ogni persona può avere delle fantasie specifiche e trovare in queste fantasie qualcosa che lo attrae”.

A proposito di fantasie sessuali, una delle più frequenti (ma anche una di quelle di cui più ci si vergogna) è quella per le persone transessuali. Perché i trans scatenano queste fantasie e paure?

“Perché i transessuali sono qualcosa che racchiude in sé un po’ tutto. C’è un tutto e c’è un niente. Se sono un uomo posso desiderare di avere un rapporto con un trans dando sfogo ai miei istinti omosessuali senza però andare davvero con un uomo, restando sempre in quell’ambito femminile che non mi fa sentire ‘completamente’ omosessuale. Ma questo io lo trovo bello, è un momento per dare spazio alla propria sessualità in maniera completa, lasciandosi andare. C’è anche, però, un risvolto più oscuro della cosa ed è legato al fatto che andare con i transessuali viene spesso concepito come una trasgressione quasi estrema. Non a caso, molto spesso, chi ha rapporti sessuali con transessuali tende ad accompagnarli all’assunzione di droga, quasi a voler estremizzare il tutto. Diventa un momento di trasgressione totale. E questo non è un segnale positivo perché si sta vivendo la sessualità in maniera ‘dopata’, questo non va mai bene. Il sesso è bello quando è diverso, quando è tanto, quando è fantasioso, ma serve con la testa che funzioni”.

Internet e i social network che impatto hanno avuto sulla nostra sfera sessuale?

“Hanno cambiato, e in maniera importante, le modalità e la velocità del gioco seduttivo e dell’incontro. La prima cosa che è cambiata è la possibilità di avere una facilità di contatto. Noi siamo passati da una sessualità dove bisognava incontrare le persone in certi contesti specifici, al selezionare le persone dallo schermo di un telefonino cliccando sulla sua foto e incontrandolo dopo poche ore senza troppi convenevoli. Pensate al successo di app come Tinder o Grinder dove addirittura si possono scegliere persone il base al loro colore di capelli, status sociale o luogo fisico dove si trovano in quel momento esatto. È una specie di ‘Fast sex’. Ho voglia? Bene, apro l’applicazione e sicuramente qualcuno da poter incontrare lo trovo in pochi minuti”.

Si occupa di sesso da diversi anni: che cosa ha visto cambiare in meglio e in peggio negli ultimi anni?

“La cosa che ho visto sicuramente cambiare in peggio è l’ignoranza sul tema sesso. Le persone sono sempre meno informate. Nonostante internet, e tutto quello di cui abbiamo parlato finora, siamo poco informati sul sesso. I ragazzini, gli adolescenti, entrano in contatto col sesso sempre prima rispetto alle precedenti generazioni, ma ne sanno davvero poco. Non si fa ancora abbastanza educazione sessuale. È invece migliorata molto la possibilità terapeutica per chi ha qualche problema della sfera sessuale. Oggi è molto più facile curare chi ha qualche patologia legata al sesso. Pensate solo che una volta non esistevano Viagra e simili, che oggi invece permettono a molte persone di fare sesso anche in presenza di alcune problematiche che una volta erano un grosso limite. È più facile essere curati. Quello che invece non è assolutamente cambiato, nonostante tutta la complessità di quello di cui abbiamo parlato, è che fondamentalmente le persone cercano ancora nelle altre persone qualcosa che gli faccia battere il cuore. E questo per me è ancora la cosa più bella che esista perché ancora l’amore è ciò che trionfa, al di là di qualsiasi categorizzazione o suddivisione”.

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  • Stando alle ultime stime, in Italia vivono almeno 88mila donne vittima di mutilazioni genitali femminili, con tutti i gravi problemi fisici, funzionali, psicologici che ne derivano. In base ai dati diffusi dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e dall’Unicef, nel mondo ammonterebbero ad almeno 200 milioni donne e ragazze che hanno subito mutilazioni genitali. Nel 2023, circa 4,2 milioni di bambine e ragazze nel mondo sono a rischio di subire queste pratiche.

Attraverso la testimonianza di Ayaan Hirsi Ali, autrice de “L’infedele", proviamo a spiegare con le giuste parole in tutta la sua cruda realtà cosa racchiuda veramente:

“Mi afferrò e mi bloccò la parte superiore del corpo… Altre due donne mi tennero le gambe divaricate. L’uomo che era un cinconcisore tradizionale appartenente al clan dei fabbri, prese un paio di forbici. Con l’altra mano afferrò quel punto misterioso e cominciò a tirare… Sentii il rumore, come un macellaio che rifila il grasso da un pezzo di carne.”

Nella Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili il presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica Sicpre, il professor Francesco Stagno d’Alcontres, dichiara: 

“Spesso l’evento della mutilazione viene rimosso dai ricordi, mentre restano i dolori nei rapporti sessuali, le difficoltà nella minzione e durante il parto. La mutilazione genitale è un evento che modifica il corso della vita e noi lo dobbiamo contrastare sul piano della cultura e affrontare sul piano medico e scientifico”.

L’edizione 2023 del Summit Itinerante contro la mutilazioni genitali femminili, l’evento che si svolge in data odierna a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustininani, sede della Presidenza del Senato della Repubblica, vede il saluto di esponenti del Governo, la testimonianza di una vittima e la partecipazione di importanti personalità, tra cui gli esperti della chirurgia plastica italiana chiamati a raccolta dalla Sicpre.

Letizia Cini ✨

#lucenews #lucelanazione #giornatamutilazionigenitalifemminili #linfedele
  • "Vorrei ringraziare la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere". 👑

Con queste parole di ringraziamento, Queen Bay riscrive la storia dei Grammy Awards. Beyoncé ier sera ha battuto tutti i record: con la 32esima vittoria incassata, è la star più premiata della storia degli Oscar della musica.

Con altri quattro grammofoni d’oro, la star americana, icona mondiale e paladina dei diritti civili e della body positivity, ha così superato il primato del direttore d’orchestra Georg Solti scomparso nel ‘97 e che, fino a stanotte, era rimasto imbattuto per due decenni con 31 vittorie. Queen Bay ha voluto dedicare la vittoria alla comunità Lgbtq+.

#lucenews #lucelanazione #qn #beyoncé #grammyawards2023
  • Stava regalando libri alle ragazze quando è stato arrestato a Kabul, giovedì 3 febbraio. Ismail Mashal, un professore universitario afghano, 37 anni, in aperta critica con il bando posto dai Talebani all’istruzione femminile, andava in giro con un carretto pieno di volumi gratuiti che distribuiva a donne e bambine, quando le forze di sicurezza lo hanno accusato di “azioni provocatorie” dalle autorità che lo hanno portato in carcere. Lo riferisce la Bbc.

Alcuni testimoni hanno riferito che il professore è stato schiaffeggiato, preso a pugni e a calci dalle forze di sicurezza locali durante l’arresto. Tuttavia Abdul Haq Hammad, un funzionario del ministero dell’Informazione e della Cultura talebani, ha dichiarato che il docente è stato trattato bene mentre era in custodia. 

Mashal è salito alla ribalta dopo aver strappato i documenti accademici in diretta tv per protestare contro il divieto dei talebani all’istruzione universitaria e secondaria per le donne. Il video in diretta televisiva è diventato virale. 

Ex giornalista, il 37enne dirigeva un’università privata a Kabul, frequentata da 450 studentesse che seguivano i corsi di giornalismo, ingegneria e informatica, tutte discipline che il ministro dell’Istruzione afghano sosteneva non dovessero essere insegnate alle ragazze in quanto contrarie all’islam e la cultura afghana. Quando a dicembre i Talebani hanno annunciato che alle studentesse universitarie non sarebbe più stato permesso di tornare a studiare fino a nuovo ordine, il professor Mashal ha chiuso definitivamente la sua scuola, affermando che “l’istruzione o si offre a tutti o a nessuno“.

“L’unico potere che ho è la mia penna, anche se mi uccidono, anche se mi fanno a pezzi, non resterò in silenzio“, ha dichiarato il mese scorso il professore. Ha anche affermato che un maggior numero di uomini deve insorgere per protestare contro le restrizioni imposte alle donne. Durante il loro incontro a Kabul, Mahsal, padre di due figli, ha precisato che non temeva di essere arrestato o ucciso. Si è detto invece certo che alla fine i Talebani avrebbero cercato di metterlo a tacere, ma è rimasto convinto che fosse un prezzo onesto da pagare.

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La diversità però può anche essere molto attraente perché le nostre fantasie sessuali sono estremamente diverse, estremamente personali ed estremamente sfumate, quindi ogni persona può avere delle fantasie specifiche e trovare in queste fantasie qualcosa che lo attrae". A proposito di fantasie sessuali, una delle più frequenti (ma anche una di quelle di cui più ci si vergogna) è quella per le persone transessuali. Perché i trans scatenano queste fantasie e paure? "Perché i transessuali sono qualcosa che racchiude in sé un po’ tutto. C’è un tutto e c’è un niente. Se sono un uomo posso desiderare di avere un rapporto con un trans dando sfogo ai miei istinti omosessuali senza però andare davvero con un uomo, restando sempre in quell’ambito femminile che non mi fa sentire 'completamente' omosessuale. Ma questo io lo trovo bello, è un momento per dare spazio alla propria sessualità in maniera completa, lasciandosi andare. 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Noi siamo passati da una sessualità dove bisognava incontrare le persone in certi contesti specifici, al selezionare le persone dallo schermo di un telefonino cliccando sulla sua foto e incontrandolo dopo poche ore senza troppi convenevoli. Pensate al successo di app come Tinder o Grinder dove addirittura si possono scegliere persone il base al loro colore di capelli, status sociale o luogo fisico dove si trovano in quel momento esatto. È una specie di 'Fast sex'. Ho voglia? Bene, apro l’applicazione e sicuramente qualcuno da poter incontrare lo trovo in pochi minuti". Si occupa di sesso da diversi anni: che cosa ha visto cambiare in meglio e in peggio negli ultimi anni? "La cosa che ho visto sicuramente cambiare in peggio è l'ignoranza sul tema sesso. Le persone sono sempre meno informate. Nonostante internet, e tutto quello di cui abbiamo parlato finora, siamo poco informati sul sesso. 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