Lascia i suoi soldi in eredità al canile. “Miglioreranno la qualità di vita degli ospiti”

Una signora di Milano, deceduta a novembre scorso, ha sottoscritto nel testamento una donazione pari al 90% dei suoi averi al canile comunale, che conta 150 ospiti. Nella delibera di giunta si legge: “Verrà rispettata pienamente la sua volontà”

25 maggio 2024
L'eredità al canile di Milano (foto di repertorio)

L'eredità al canile di Milano (foto di repertorio)

“Lascio al canile comunale di Milano un importo pari al 90% delle somme (liquide e investimenti di qualsiasi natura) esistenti presso gli istituti di credito alla data del mio decesso”. Con queste poche parole una signora, morta il 4 novembre scorso e senza eredi, ha dato atto alla sua generosità compiendo un gesto significativo nei confronti dei 150 cani ospiti del canile comunale di via Aquila.

La donna ha donato oltre 328mila euro. A riportare la notizia è il Corriere della Sera nelle pagine locali. “Un gesto di una bellezza estrema - ha commentato l'assessora comunale Elena Grandi - Oltretutto è una bella boccata d'ossigeno, abbiamo tantissimi progetti e un lascito così è molto importante”. "Avere risorse in più - ha aggiunto - ci consente di fornire più servizi e anche con una qualità più alta”.

Oggi la struttura ospita 150 cani e "la maggior parte appartiene a razze considerate pericolose, quindi sono animali che difficilmente verranno adottati. Molti di loro passeranno la loro vita al canile”. Nella delibera di giunta si legge che “il legato si acquista senza bisogno di accettazione” e che “l'amministrazione ha interesse a rispettare pienamente la volontà della signora, destinando la somma al canile municipale”.

Non è la prima volta che accade, era già accaduto in passato e sempre a Milano che si destinasse l'eredità al canile. L'ultimo caso è finito però in tribunale: si tratta della vicenda di una signora che aveva destinato 900 mila euro al canile e a tre associazioni. Ma dopo pochi mesi è emerso un secondo testamento con un'unica ereditiera. E ora starà al giudice decidere.